Il presidente della Slovenia Danilo Türk ha invitato l'Italia a migliorare il suo rapporto verso la minoranza slovena e a rispettare gli accordi e gli impegni presi per la sua tutela e finanziamento.
«Nell'Europa unita esistono ancora barriere mentali e pregiudizi, per quanto non ci sia ragione per la loro persistenza dato che l'Europa è volta a costruire uno spazio culturale comune», ha detto Türk domenica sera a Caporetto, intervenendo a un tradizionale incontro annuale tra le comunità slovene che vivono sulle due sponde dell'Isonzo, in Italia e in Slovenia.
Il presidente sloveno ha criticato la mancanza della toponomastica slovena nella Val Resia strigliando le orecchie alle stesse autorità slovene che dimenticano molto spesso la minoranza slovena che vive in quell’area del Friuli.
Poi è passato al tema dei media chiedendo la visibilità in tutte le aree dove vive la minoranza dei programmi televisivi in lingua slovena e si è chiesto se «è stato realmente fatto qualche cosa per superare il passato». «Il fascismo ha fatto male a molte persone - ha precisato - anche allo scrittore sloveno Boris Pahor. A cuasa della mancanza di volontà di ammettere su un documento ufficiale che il fascismo è stato un male per gli sloveni e per gli italiani a Pahor è stata negata la cittadinanza onoraria di Trieste». «Evidentemente - ha sostenuto Türk - gli accordi di Schengen non hanno ancora tolto da alcune menti vecchi pregiudizi».
«I nostri due Paesi hanno instaurato buoni e intensi rapporti d'amicizia e non c'è più ragione per la sfiducia di un tempo, per i pregiudizi derivati dalla storia, ma in questo campo siamo ancora in ritardo», ha spiegato. Il presidente sloveno ha fatto quindi appello alle autorità italiane perché facciano maggiori sforzi riguardo alla tutela e alla concretizzazione dei diritti della minoranza slovena in Italia, minacciati secondo Türk dalla diminuzione degli stanziamenti finanziari sia per il 2009, sia per l’anno in corso.
Tratto dal sito
Significa che siamo sulla strada giusta!
RispondiEliminaProseguiamo nella salvaguardia della nostra IDENTITA'.
a questo punto mi sembrerebbe giusto ritornare tutti i soldi (contributi) per una legge che non appartiene ai Resiani.
RispondiEliminanon ha senso non volerla ma prendere i soldi che arrivano grazie ad essa
e tutti adesso ascolteranno le tue parole :-)
RispondiEliminavedremo le nuove liste appena sarà possibile.
quando ci sono soldi di mezzo nessuno guarda in faccia nessuno,
a questo punto la nuova amministrazione dovrebbe mandare una lettera di rinuncia da parte dei cittadini Resiani visto che non si riconosce in questa legge.
purtroppo sono tutti discorsi da osteria