All’inizio di quest’anno la nuova amministrazione comunale di Resia ha provveduto a sostituire i vecchi cartelli stradali in resiano, scrivendo sui nuovi i nomi delle località in una grafia priva di qualsiasi fondamento scientifico, coniata con il proposito di allontanarla quanto più dalla grafia slovena. Secondo tutti i linguisti, infatti, il resiano è un dialetto della lingua slovena e la grafia ora ripudiata dal Comune era stata proposta dai professori Han Steenwijk dell’Università di Padova e Roberto Dapit dell’ateneo friulano, entrambi vere autorità nel campo della slavistica e profondi conoscitori della parlata resiana.
Nella sua relazione alla riunione del gruppo di lavoro Onu, la Slovenia ha richiamato l’attenzione su tutte le carenze a suo avviso dello Stato italiano e della Regione Friuli-Venezia Giulia nella tutela della minoranza Slovena. In primo piano è stata posta la questione del sostegno finanziario alle organizzazioni educative, culturali e sportive della comunità slovena in Italia. Lubiana ha evidenziato che lo stanziamento è fermo al livello di 18 anni fa e non è stato adeguato neanche al tasso d’inflazione annuale.
In chiave positiva il ministero degli Esteri sloveno ha sottolineato la buona condizione dei rapporti di partenariato tra Italia e Slovenia ai quali collaborano attivamente le minoranze slovena in Italia e italiana in Slovenia.
Tratto dal Portale Diocesano: