Non mi disturba che ci siano associazioni Slovene a Resia ma mi infastidisce essere etichettato chi non sono grazie ad una legge che ha permesso ad una minoranza di imporre una scelta ad un intero paese, una scelta peraltro in contrasto con i recenti risultati scientifici. Possiamo solo dire che possono metterci in testa il cappello che vogliono, possono imporci la bandiera che preferiscono, possono imbonirci con le motivazioni più assurde, ma con una realtà dovranno e dobbiamo fare i conti, il nostro DNA. Grazie a questo, Noi Resiani, abbiamo una cosa ben chiara, "sappiamo chi non siamo". E' una realtà scientifica e non deduzioni dettate dalla parlata o dal costume che nel tempo è sicuramente cambiato perchè volenti o nolenti lo abbiamo acquisito per il solo fatto di esserci insediati in quest'area oltre mille anni fa. La strada da percorrere per sapere chi siamo è ancora lunga e chissà se mai la compiremo tutta. Abbiamo un impegno verso i nostri avi, NON tradirli. Non possiamo e non dobbiamo svendere la nostra cultura e le nostre tradizioni ma non dobbiamo nemmeno perderle. Se prestiamo attenzione alla nostra parlata ci rendiamo conto che si sta riempendo di termini italiani resianizzati. E' sempre più facile resianizzare un termine italiano che sforzarsi a cercare quello Resiano. Sarebbe bello che ci sforzassimo, quando componiamo una la frase, di utilizzare meno vocaboli italiani possibile anche a costo di modificare la frase senza ovviamente modificarne il concetto. Proviamoci. Ogni vocabolo recuperato, ci permette di essere un pò più Resiani. Sbuhèn. Tiziano Butünöu, Rośaièn od Solbiźè
Orpo! Peggio della gramigna... Più si spiega, si dimostra, si racconta, si aiuta a capire e più si moltiplicano le interpretazioni equivoche, le etichette e le catalogazioni.
Aspetto il vocabolario (per capire qualche parola): io sono battuto in partenza, essendo un meticcio foresto...(carnico-emiliano).
Non mi disturba che ci siano associazioni Slovene a Resia ma mi infastidisce essere etichettato chi non sono grazie ad una legge che ha permesso ad una minoranza di imporre una scelta ad un intero paese, una scelta peraltro in contrasto con i recenti risultati scientifici.
RispondiEliminaPossiamo solo dire che possono metterci in testa il cappello che vogliono, possono imporci la bandiera che preferiscono, possono imbonirci con le motivazioni più assurde, ma con una realtà dovranno e dobbiamo fare i conti, il nostro DNA.
Grazie a questo, Noi Resiani, abbiamo una cosa ben chiara, "sappiamo chi non siamo".
E' una realtà scientifica e non deduzioni dettate dalla parlata o dal costume che nel tempo è sicuramente cambiato perchè volenti o nolenti lo abbiamo acquisito per il solo fatto di esserci insediati in quest'area oltre mille anni fa.
La strada da percorrere per sapere chi siamo è ancora lunga e chissà se mai la compiremo tutta.
Abbiamo un impegno verso i nostri avi, NON tradirli.
Non possiamo e non dobbiamo svendere la nostra cultura e le nostre tradizioni ma non dobbiamo nemmeno perderle.
Se prestiamo attenzione alla nostra parlata ci rendiamo conto che si sta riempendo di termini italiani resianizzati.
E' sempre più facile resianizzare un termine italiano che sforzarsi a cercare quello Resiano.
Sarebbe bello che ci sforzassimo, quando componiamo una la frase, di utilizzare meno vocaboli italiani possibile anche a costo di modificare la frase senza ovviamente modificarne il concetto.
Proviamoci.
Ogni vocabolo recuperato, ci permette di essere un pò più Resiani.
Sbuhèn.
Tiziano Butünöu, Rośaièn od Solbiźè
Speriamo che a Resia ce ne siano tanti come te.
RispondiEliminaAlba Di Lenardo
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RispondiEliminaè di prossima pubblicazione il vocabolario
RispondiEliminaOrpo! Peggio della gramigna...
RispondiEliminaPiù si spiega, si dimostra, si racconta, si aiuta a capire e più si moltiplicano le interpretazioni equivoche, le etichette e le catalogazioni.
Aspetto il vocabolario (per capire qualche parola): io sono battuto in partenza, essendo un meticcio foresto...(carnico-emiliano).