Nel cuore del Parco Naturale delle Prealpi Giulie, un sito di incomparabile bellezza naturale, è Malga Coot, una delle più antiche dell’Alta Val Resia. Sorge in un’area prativa ai 1.280 metri di quoti che, ai piedi del massiccio del monte Canin, agli occhi appare ingentilita dalle miriadi di fiori alpestri. Il semplice raggiungere il luogo è di per se già molto appagante, figurarsi poi, la sorpresa, specie per i bambini, l’arrivare sotto lo sguardo degli stambecchi che vigilano dall’alto, in un luogo dove la natura è incontaminata e la presenza di 23 mucche, 4 suini, una cavalla e 5 caprette, danno l’idea della semplicità della vita di una volta.
Con l’arrivo del Parco tutta l’area montana rientra in un progetto di riqualificazione e conservazione, mirato al recupero di pascoli d’alpeggio come delle importanti razze di animali domestici bovini e ovini, sull’orlo dell’estinzione, legate alla storia rurale della Val Resia. Come sono oggetto di salvaguardia anche gli animali selvatici, in primis, camosci, cervi, stambecchi e caprioli, come pure la coturnice, il re di quaglie, il gallo cedrone e altre specie. Alla malga, nella struttura accanto alla tipica casera, si lavora il latte munto giornalmente per fare formaggio, burro e ricotta.
«Quest’anno, con il tardato arrivo della stagione estiva, produrremo il primo formaggio fresco in malga a fine mese – spiega Simona Siega, la gestrice tarvisiana che ha scelto di lavorare e vivere a contatto con la natura -, ma il nostro agriturismo è, comunque, particolarmente fornito di prodotti genuini di nostra produzione artigianale, dal salame, salsiccia, pancetta arrotolata od estesa, ossocollo, costa arrotolata, il tutto senza conservanti».
La malga ha una disponibilità di 6 posti letto in un’unica stanza per eventuali richieste di alloggio. «Comunque siamo in un’area ben dotata di posti letto – informa Simona Siega -, a un’ora di cammino c’è casera Canin con disponibilità di posti e con una camminata di un’ora e 20 minuti si raggiunge il bivacco Cai Manzano che dispone di 12 posti letto per i pernottamenti». Malga Coot è, dunque, un punto d’appoggio per i tanti gitanti che visitano il Parco dedicandosi alle salutari camminate, in particolare per gli escursionisti che frequentano il versante ovest del Gruppo del Canin, che offre percorsi d’ogni sorta di difficoltà.
Come si raggiunge Malga Coot? Chi, dal Friuli o dal Veneto, arriva con l’autostrada, deve uscire a Carnia e poi prendere la Pontebbana che lo porterà verso il Canale del Ferro. A Resiutta si svolta a destra e prendendo la strada provinciale si sale per la Val Resia verso il paesino di Stolvizza. Quindi si supera il paese degli arrotini per seguire la segnaletica per Coritis e Malga Coot, che in circa 6 km porta all’area di parcheggio. Poi, non resta che godere di una bella passeggiata nel bosco per raggiungere la malga. Informazioni ai numeri 331-6520462 oppure, al Parco delle Prealpi Giulie, 0433 53483 – 0433 53534.
Tratto dal Messaggero Veneto del 24 luglio 2013
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