Nella lunga lettera pubblicata martedì 10 marzo, il Signor Dino Valente sostiene, in sostanza, che soltanto l'identità culturale, riconosciuta come minoranza linguistica, può mantenere aperte le scuole, l'ufficio postale e altro a Resia.
domenica 15 marzo 2009
RESIA: IDENTITA' E MINORANZE
SOLITE AFFERMAZIONI
Sul Messaggero Veneto del 10 marzo 2009 è uscito un articolo a firma di Valente Dino. Leggiamolo insieme.
RESIA
Una minoranza che va tutelata
Abbiamo letto in questi giorni, sulle pagine dì questo giornale, la preoccupazione del sindaco di Resia, Sergio Barbarino, sull'eventuale ridimensionamento e in futuro ,la chiusura delle scuole di Resia se fossero applicate alla lettera le nuove disposizioni del ministero dell'Istruzione, sulla riorganizzazione, dei plessi scolastici, in particolare nelle aree marginali e di montagna.
venerdì 13 marzo 2009
Baudouin de Courtenay e la Lingua Resiana
In questi giorni ho trovato un articolo dal titolo " FAR VIVERE IL DIALETTO RESIANO " sul sito del Novi Matajur, dove viene presentato un piccolo volume (l'ennesimo), che evidenzia come, secondo loro, il Resiano è semplicemente un dialetto Sloveno.
Leggiamolo insieme.
L’Accademia slovena delle scienze e delle arti ha pubblicato un agile volumetto intitolato “Resiano un dialetto sloveno”. Il libro è stato curato da Jože Toporišič, insigne linguista sloveno
giovedì 12 marzo 2009
Allievi di ZITIRA E BUNKULA 5° elementare, scuola di Resia Ud 2009.
Il primo in alto a sinistra è il maestro Giovanni Micelli, al suo fianco l'Assessore alla Cultura Cristina Buttolo, mentre è da segnalare il primo in basso a sinistra, uno dei migliori suonatori di Resia Giuseppe Costanza.
Foto concessa da Micelli Giovanni
sabato 7 marzo 2009
PRATO DI RESIA - RAVANZA - 1914
lunedì 2 marzo 2009
Val Resia 1917
SENZA PAROLE
Trinariciuti nostalgici di Tito bloccano la manifestazione alla Foiba di Corgnale
Il tricolore con la stella rossa, la bustina di partigiani di Tito, slogan d’altri tempi e insulti a «Berlusconi fascista» sono l’incredibile messinscena che ha bloccato un gruppo di esuli italiani colpevoli di voler deporre dei fiori su una foiba. La gazzarra è scoppiata ieri mattina a 12 chilometri da Trieste, nei pressi del paese sloveno di Lokev (Corgnale di Divaccia). Alla fine gli esuli istriani, fiumani e dalmati, hanno dovuto far marcia indietro senza poter raggiungere la foiba. Una delle tante cavità carsiche dove nel 1945, a guerra finita, furono trucidati non solo italiani, ma pure sloveni
.per saperne di più clicca----> http://www.unioneistriani.it/3t/user/pages/main/main.php?user_section=pub-attivita-dell-unione&dtct_id=1
Dov’ è finito il milione degli sloveni ?
Il milione
degli sloveni
a 11 Comuni
A seguito della pubblicazione su questa pagina della lettera del 17 corrente riguardante la incontrollata spese di un milione per la tutela della inesistente minoranza slovena nelle Valli del Natisone, Torre e Resia,