sabato 8 aprile 2017
martedì 4 aprile 2017
Resiani: Solidarietà al Popolo Russo
In particolare un abbraccio al Console Carlo Andrea Dall'Ava e alla sua Assistente Elena Toukchoumskaia e a tutto il personale del Consolato Onorario della Federazione Russa di Udine.
sabato 1 aprile 2017
Risoluzione del Parlamento europeo dell'11 settembre 2013 sulle lingue europee a rischio di estinzione e la diversità linguistica nell'Unione europea (2013/2007(INI))
Entschließung des Europäischen Parlaments vom 11. September 2013 zu vom Aussterben bedrohten europäischen
Sprachen und die Sprachenvielfalt in der Europäischen Union (2013/2007(INI))
Sprachen und die Sprachenvielfalt in der Europäischen Union (2013/2007(INI))
Il Parlamento europeo,
– visti gli articoli 2 e 3, paragrafo 3, del trattato sull'Unione europea,
– visti gli articoli 21, paragrafo 1, e 22 della Carta dei diritti fondamentali,
– visto lo studio Euromosaic della Commissione europea che prende atto della scomparsa delle lingue europee perché i dispositivi attualmente in vigore non consentono di tutelarle,
– vista la Convenzione dell'Unesco del 17 ottobre 2003 per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale, che comprende le tradizioni e le espressioni orali, tra cui la lingua come vettore del patrimonio culturale immateriale,
– vista la Convenzione dell'Unesco, del 20 ottobre 2005, sulla protezione e la promozione della diversità delle espressioni culturali,
– visto l'Atlante mondiale delle lingue in pericolo dell'Unesco (Resiano),
venerdì 31 marzo 2017
Cimitero Militare a Resia
Ricevo e volentieri Pubblico
Articolo a cura di Tosoni Franco
Articolo a cura di Tosoni Franco
Articolo apparso sul Bollettino Parrocchiale – Marzo-Aprile 1970 a firma di Aldo Madotto.
Vorrei sottolineare due passaggi di questo articolo.
“I resti dei 58 Caduti saranno esumati nel prossimo mese di maggio, depositati in cassette-ossario, e traslati nel Cimitero Militare di Palmanova, dove troveranno definitiva sistemazione”
“Il fatto di questa traslazione è degno di ammirazione: tutti questi caduti sparsi un po' dovunque in tutte le parti del Friuli, troveranno finalmente sepoltura più degna.”
Troveranno sepoltura più degna perché la terra di Resia, dove avevano combattuto e caduti in questa prima Guerra Mondiale, forse non era degna di accettarli e onorarli? Con questo atto è stata cancellata una parte della nostra storia sui fatti accaduti durante la Grande Guerra, a testimonianza dei valori qui espressi dei Caduti di entrambi gli schieramenti; italiani e austroungarici.
Ripensando a questo articolo e a quella manifestazione
Ricevo e volentieri pubblico
Articolo a firma di Franco Tosoni
“Rezija ma, ti si makoj ma” - 6 febbraio 1982
Non mi rendo ancora perfettamente conto se il titolo ha rispecchiato, in quella occasione, siamo precisamente il 6 febbraio 1982, esattamente il pensiero di ogni resiano o se era una presa per i fondelli per alcuni e la verità per altri, o era un appiglio per prendere in giro tutta la valle. Era inutile, penso, manifestare con questo titolo se poi si è dichiarato: “….Resia è solo nostra, è vero, ma non dobbiamo tenerla tutta per noi. La nostra cultura deve essere conosciuta, vista e sentita. Questa cultura non deve conoscere confini, deve spaziare da est a ovest, da nord a sud….” Io aggiungo, soprattutto a est, e adesso si vedono i risultati e le conseguenze. “Rezija ma, ti si makoj ma”, doveva essere il tema della manifestazione, organizzato per far conoscere ai resiani (?) poesie e canti composti negli ultimi tre anni da alcuni autori resiani, ma non è stato così perché con la presenza sostanziale slovena si è voluto liberamente e intenzionalmente favorire più gli ospiti che i locali, come volevasi dimostrare, appresso, con la manifestazione ripetuta il giorno dopo a Trieste presso il Teatro sloveno.
Articolo a firma di Franco Tosoni
“Rezija ma, ti si makoj ma” - 6 febbraio 1982
Non mi rendo ancora perfettamente conto se il titolo ha rispecchiato, in quella occasione, siamo precisamente il 6 febbraio 1982, esattamente il pensiero di ogni resiano o se era una presa per i fondelli per alcuni e la verità per altri, o era un appiglio per prendere in giro tutta la valle. Era inutile, penso, manifestare con questo titolo se poi si è dichiarato: “….Resia è solo nostra, è vero, ma non dobbiamo tenerla tutta per noi. La nostra cultura deve essere conosciuta, vista e sentita. Questa cultura non deve conoscere confini, deve spaziare da est a ovest, da nord a sud….” Io aggiungo, soprattutto a est, e adesso si vedono i risultati e le conseguenze. “Rezija ma, ti si makoj ma”, doveva essere il tema della manifestazione, organizzato per far conoscere ai resiani (?) poesie e canti composti negli ultimi tre anni da alcuni autori resiani, ma non è stato così perché con la presenza sostanziale slovena si è voluto liberamente e intenzionalmente favorire più gli ospiti che i locali, come volevasi dimostrare, appresso, con la manifestazione ripetuta il giorno dopo a Trieste presso il Teatro sloveno.
giovedì 23 marzo 2017
Resia 1914 - 1918
domenica 12 marzo 2017
giovedì 2 marzo 2017
GLI SLOVENI SI SPACCANO SUL CENSIMENTO
Gabrovec (Pd, Ssk): «Censimento irrilevante ai fini della tutela di una minoranza»
„Gabrovec (Pd, Ssk): «Censimento irrilevante ai fini della tutela di una minoranza»
Gabrovec (Pd, Ssk): «Censimento irrilevante ai fini della tutela di una minoranza»
„«I diritti sono sanciti a prescindere dalla consistenza numerica della comunità»
“
Gabrovec (Pd, Ssk): «Censimento irrilevante ai fini della tutela di una minoranza»
„
«Personalmente - prosegue Gabrovec - non mi straccio le vesti dinnanzi all'ipotesi di ricognizione della consistenza numerica degli appartenenti alla minoranza slovena del Fvg, anche perché, seppur in assenza di qualsivoglia censimento, le autorità italiane hanno sempre stilato numeri più o meno approssimativi».
„Gabrovec (Pd, Ssk): «Censimento irrilevante ai fini della tutela di una minoranza»
Gabrovec (Pd, Ssk): «Censimento irrilevante ai fini della tutela di una minoranza»
„«I diritti sono sanciti a prescindere dalla consistenza numerica della comunità»
“
Gabrovec (Pd, Ssk): «Censimento irrilevante ai fini della tutela di una minoranza»
„
«Il censimento è irrilevante ai fini della tutela di una minoranza autoctona riconosciuta».
È quanto sostiene Igor Gabrovec (foto), esponente del Pd/Ssk in Consiglio regionale, minoranza slovena.
all'indomani delle affermazioni di alcuni esponenti di FI che hanno accolto con grande favore le parole del consigliere in forza alla componente slovena del Pd Stefano Ukmar, il quale, in relazione alla rappresentanza delle minoranze linguistiche nel Parlamento nazionale, legava la sorte di una eventuale garanzia ex legibus di seggi alla necessità di arrivare al censimento della«Personalmente - prosegue Gabrovec - non mi straccio le vesti dinnanzi all'ipotesi di ricognizione della consistenza numerica degli appartenenti alla minoranza slovena del Fvg, anche perché, seppur in assenza di qualsivoglia censimento, le autorità italiane hanno sempre stilato numeri più o meno approssimativi».
mercoledì 1 marzo 2017
GLI SLOVENI IN REGIONE: PRONTI AL CENSIMENTO
Finora si erano sempre opposti
Bistrattato, a tratti perfino odiato e massacrato,l'Italicum potrebbe - pur indirettamente - portare a casa un risultato storico,quantomeno a Nord Est. Il prima censimento della minoranza slovena all'interno dei confini del Fvg. Nel caso diventasse realtà, si tratterebbe di una vera e propria svolta storica per la nostra regione.
Minoranze Linguistiche
Svolta slovena: pronti al censimento
Apertura storica del consigliere Ukmar (Pd) dopo decenni in cui è sempre stata rifiutata la "conta"
Bistrattato, da molti perfino odiato e massacrato dalla Consulta, l'Italicum potrebbe - pur indirettamente - essere il mezzo ideale per ottenere un risultato storico, quantomeno a Nord Est: varare il primo censimento della minoranza slovena all'interno dei confini del Fvg.
Quella che ,nel caso diventasse realtà, si trasformerebbe in una vera e propria svolta storica per la regione avviene,infatti, mentre in Consiglio si sta discutendo della mozione - Claudio Violino la prima firma posta in calce - con cui si chiede al Parlamento il riconoscimento di una rappresentanza politica delle minoranze linguistiche del Fvg,cioè, volgarmente, una modifica dell'Italicum. E' a metà mattinata che prende la parola "Sono un cittadino Italiano di Nazionalità Slovena"- tuona - e dico che ci serve un censimento degli sloveni in Fvg per creare un apposito albo regionale e chiedere a Roma le necessarie modifiche costituzionali per garantirne la rappresentanza".
Stefano Ukmar ( foto ), consigliere del Pd ma soprattutto espressione diretta degli sloveni del Fvg,che spiegando lo stato dell'arte a Lubiana - dove in Parlamento è garantita la rappresentanza a italiani e ungheresi - "spara" la proposta
Bistrattato, a tratti perfino odiato e massacrato,l'Italicum potrebbe - pur indirettamente - portare a casa un risultato storico,quantomeno a Nord Est. Il prima censimento della minoranza slovena all'interno dei confini del Fvg. Nel caso diventasse realtà, si tratterebbe di una vera e propria svolta storica per la nostra regione.
Minoranze Linguistiche
Svolta slovena: pronti al censimento
Apertura storica del consigliere Ukmar (Pd) dopo decenni in cui è sempre stata rifiutata la "conta"
Bistrattato, da molti perfino odiato e massacrato dalla Consulta, l'Italicum potrebbe - pur indirettamente - essere il mezzo ideale per ottenere un risultato storico, quantomeno a Nord Est: varare il primo censimento della minoranza slovena all'interno dei confini del Fvg.
Quella che ,nel caso diventasse realtà, si trasformerebbe in una vera e propria svolta storica per la regione avviene,infatti, mentre in Consiglio si sta discutendo della mozione - Claudio Violino la prima firma posta in calce - con cui si chiede al Parlamento il riconoscimento di una rappresentanza politica delle minoranze linguistiche del Fvg,cioè, volgarmente, una modifica dell'Italicum. E' a metà mattinata che prende la parola "Sono un cittadino Italiano di Nazionalità Slovena"- tuona - e dico che ci serve un censimento degli sloveni in Fvg per creare un apposito albo regionale e chiedere a Roma le necessarie modifiche costituzionali per garantirne la rappresentanza".
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