ROSAJANSKI DOLUNO - Dulïna se nalaža tu-w Reġuni Friuli-Venezia Giulia. Göra Ćanïnawa na dilä di mërä ta-mi to Laško anu to Buško nazijun.


IL SITO DEDICATO A TUTTO IL POPOLO RESIANO CHE TENACEMENTE CONTINUA A DIFENDERE LINGUA,CULTURA E TRADIZIONE


Il Popolo Resiano, lotta contro l'imposizione all'appartenenza alla Minoranza Nazionale Slovena

mercoledì 12 giugno 2024

Anna Micelli rieletta sindaco di Resia: “La montagna vive se ci vivono le persone”

Le parole di Anna Micelli dopo la rielezione a sindaco di Resia. Nel suo secondo mandato come sindaco di Resia, Anna Micelli continuerà a “cercare soluzioni ai problemi della comunità e del territorio”. Non solo: la conferma alla guida del centro friulano e delle sue frazioni arriva quando si potranno finalmente inaugurare i progetti messi in cantiere nel precedente quinquennio. “La priorità è la scuola: entro fine giugno ci sarà la posa della prima pietra del nuovo complesso scolastico. Per la comunità resiana vuol dire servizi e opportunità alle famiglie. In un territorio che conta una valle di 119 chilometri quadrati 60 chilometri di strade comunali, garantire il servizio scolastico è un messaggio di fiducia e speranza”, ha detto Micelli. Il nuovo edificio scolastico sarà realizzato ex novo con ogni criterio di antisismicità: un progetto che presenta maggiori costi-benefici rispetto al recupero dell’esistente.
E dopo la scuola, il lavoro: “Stiamo finalizzando gli accordi con Eurolls per l’apertura di una nuova unità produttiva che porterà ulteriori assunzioni”. La multinazionale dell’acciaio ha già uno stabilimento a Resia: “E’ una sfida che sta proseguendo con successo, nonostante le difficoltà logistiche”. Il riferimento è alla situazione ancora critica della viabilità locale, con la strada provinciale che, dopo il devastante incendio del 2022. Il rimedio, anche in questo caso, è arrivato nel precedente mandato della sindaco: “Abbiamo installato totem di soccorso, dotati di tecnologia satellitare, per garantire le comunicazioni urgenti nei luoghi dove il segnale cellulare non arriva. I test dei dispositivi sono andati molto bene, presto saranno pienamente operativi”. "La montagna vive se ci vivono le persone: ogni servizio è importante”, afferma Micelli, che continua a promuovere lo stile di vita di un contesto unico, perfetto per le famiglie come per l’imprenditorialità. Micelli è stata confermata con il 100% dei voti (512), da candidata sindaco della lista “Vota Resia” che, in questa tornata elettorale, non ha visto altre liste concorrenti.

Tratto dal sito FRIULI OGGI.IT

Volevo completare questo scritto sulla riconferma dell'attuale Sindaco di Resia, augurando a Lei e ai suoi collaboratori un buon lavoro, e auspicando una maggiore attenzione alla Nostra Identità.

Ci aspettiamo nei prossimi cinque anni, maggior attenzione e collaborazione con quelle associazioni che si battono per il riconoscimento della Lingua Resiana. GRAZIE

lunedì 29 aprile 2024

Val Resia: Onoriamo i Nostri Antenati

Il popolo Resiano. Un popolo quasi sconosciuto agli stessi italiani. Un popolo di cui si parla, per poco, soltanto in occasione di grandi calamità: la guerra mondiale, i terremoti di maggio e settembre del 1976. Un popolo mite e fiero, operoso e risparmiatore, costruttivo e silenzioso, che non si fa mai notare. Riflettiamo. Per nascere abbiamo bisogno di: 2 genitori, 4 nonni, 8 bisnonni, 16 trisnonni, 32 tetra - nonni, 64 penta - nonni, 128 esa - nonni, 256 etta - nonni, 512 otta - nonni, 1024 enna - nonni, 2048 deca - nonni. Solo il totale delle ultime 11 generazioni, sono stati necessari 4.094 ancestrali, tutto questo in circa 300 anni prima che tu o io nascessimo. Fermati un attimo e pensa. Da dove vengono? Quante lotte hanno combattuto? Quanto sono stati affamati? Quante guerre hanno vissuto? A quante vicissitudini sono sopravvissuti i nostri antenati? D'altra parte, quanto amore, forza, gioie e incoraggiamento ci hanno lasciato? Quanta della loro forza per sopravvivere, ognuno di loro aveva e ha lasciato dentro di noi, in modo che siamo vivi oggi. Esistiamo solo grazie a tutto ciò che ognuno di loro ha vissuto. È nostro dovere onorare i nostri antenati.

venerdì 8 marzo 2024

LINGUA RESIANA: l'Associazione ITVR ricorre all'Onu contro l'Italia

Associazione chiede misure per tutela identità e lingua resiana

(ANSA) - STRASBURGO, 08 MAR - L'associazione identità e tutela Val Resia è ricorsa all'alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani, basato a Ginevra, contro le autorità italiane.

L'ong sostiene che lo Stato sta violando i diritti degli abitanti di questa zona del Friuli Venezia Giulia perché non riconosce e protegge l'identità e la lingua resiane, e le mette in pericolo con le misure prese per promuovere la cultura e lingua slovene.

Ginevra ha già inviato una lettera al Governo chiedendo informazioni, soprattutto sulle ragioni per cui la cultura e la lingua resiane non sono mai state inserite tra quelle difese dalla legge 482 del 1999 che contiene le norme sulla tutela delle minoranze linguistiche storiche. Sinora Roma non ha risposto.

Nel ricorso l'associazione spiega che la sua battaglia non è contro la cultura e la lingua slovena, che la maggior parte degli abitanti della Valle non riconoscono come proprie, ma ha invece lo scopo di ottenere un riconoscimento dell'identità e della lingua resiane pari a quello che hanno quelle slovene.

Nella documentazione inviata a Ginevra si evidenzia che la Valle ha una storia e cultura distinte da quelle delle zone limitrofe anche perché è stata per lungo tempo isolata dal resto del mondo.

Oggi il resiano è parlato da circa mille-duemila persone, ed è stato inserito dall'Unesco tra le lingue che rischiano si estinguersi. (ANSA).

ITVR INFORMA: «La nostra lingua non è riconosciuta»: l’ong della Val Resia ricorre all’Onu contro l’Italia

L’associazione chiede misure per tutela ed identità: «Lo Stato sta violando i diritti degli abitanti di questa zona del Friuli Venezia Giulia»

L'associazione “Identità e tutela Val Resia” è ricorsa all'alto commissariato delle Nazioni unite per i diritti umani, che ha sede a Ginevra, contro le autorità italiane. L'ong sostiene che lo Stato sta violando i diritti degli abitanti di questa zona del Friuli Venezia Giulia perché non riconosce e protegge l'identità e la lingua resiane e le mette in pericolo con le misure prese per promuovere la cultura e lingua slovene.

Ginevra ha già inviato una lettera al Governo chiedendo informazioni, soprattutto sulle ragioni per cui la cultura e la lingua resiane non sono mai state inserite tra quelle difese dalla legge 482 del 1999 che contiene le norme sulla tutela delle minoranze linguistiche storiche.

Sinora Roma non ha risposto. Nel ricorso l'associazione spiega che la sua battaglia non è contro la cultura e la lingua slovena, che la maggior parte degli abitanti della Valle non riconoscono come proprie, ma ha invece lo scopo di ottenere un riconoscimento dell'identità e della lingua resiane pari a quello che hanno quelle slovene.

Nella documentazione inviata a Ginevra si evidenzia che la Valle ha una storia e cultura distinte da quelle delle zone limitrofe anche perché è stata per lungo tempo isolata dal resto del mondo. Oggi il resiano è parlato da circa mille-duemila persone ed è stato inserito dall'Unesco tra le lingue che rischiano si estinguersi.

Tratto dal Messaggero Veneto dell'8 marzo 2024