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Il Popolo Resiano, lotta contro l'imposizione all'appartenenza alla Minoranza Nazionale Slovena

lunedì 26 febbraio 2007

Impiegati a scuola di sloveno , è polemica

Messaggero Veneto sabato 24 febbraio 2007


L'identità nazionale di Resia sta diventando un vero e propio caso politico , denunce, interrogazioni parlamentari e accuse di voler svilire l'italianità del paese , stanno smuovendo gli animi della piccola comunità del Canal del Ferro. Dopo le rimostranze presentate dal consigliere comunale Franco Pacilio , che si era lamentato per alcuni casi di violazione della sua corrispondenza personale , ora ad intervenire è un altro consigliere , Carlo Altomonte , che attacca il sindaco Sergio Barbarino per aver avviato un corso di lingua slovena per i dipendenti comunali . Alla richiesta di delucidazioni in merito - ha affermato Altomonte - Barbarino ha riferito che il corso sarebbe stato finanziato con contributi provenienti dalla legge che tutela le minoranze linguistiche slovene , e non con risorse del Comune. In futuro coinvolgerà anche gli impiegati dell'ufficio postale , della banca , della farmacia del Parco delle Prealpi Giulie e alla fine anche il parroco?  Per Altomonte , in ottomperanza alle benedette leggi 482/38 e all'imminente 205 , tra breve sventolerà sul municipio anche la bandiera slovena che sancirà che Resia è slovena.  E' il momento che la popolazione faccia sentire la propia disapprovazione perchè - ha concluso - nulla è più umiliante del sentirsi stranieri in Patria. Una vicenda , quella dei corsi di sloveno, approdata nei giorni scorsi anche in parlamento : l'onorevole Antonio Borghesi , deputato dell'Italia dei Valori , ha infatto presentato un'interrogazione parlamentare ai ministri degli Esteri e dell'Interno . Resia è un  piccolo paese del Friuli al confine con la slovenia . Da anni - ha spiegato Borghesi - è in atto un tentativo di svilire l'identità della comunità di lingua italiana. Ai dipendenti pubblici si insegna solo lo sloveno , mentre nulla si fa per mantenere viva l'identità italiana del luogo. I pochi che si oppongono a questo stato di cose - ha precisato Borghesi - vengono vessati , isolati e intimiditi . Respinge ogni accusa il sindaco Barbarino : Queste affermazioni non fanno altro che svilire la nostra valle , creando un clima di terrore. I corsi di sloveno rivolti ai dipendenti comunali  sono indispensabili in quanto abbiamo numerosi rapporti con le istituzioni della vicina slovenia. Ogni altra presunta implicazione è pura fantasia.


 


ps.: Voglio precisare che a Noi interessa il riconoscimento della Lingua Resiana . Se devono dare contributi  che li diano per la nostra lingua, per la nostra cultura. Per quanto riguarda le affermazioni del sindaco ,  gli voglio far notare che  , per rispetto verso tutti i turisti e verso tutte le istituzioni  , sarebbe opportuno  invece organizzare dei corsi di lingua Inglese , lingua internazionale a differenza dello sloveno . Ci rendiamo conto che ci sono dei finanziamenti , ma invito semmai  il Comune a fare domande in ambito Provinciale o Regionale per reperire soldi a favore dell'insegnamento dell'Inglese .

1 commento :

  1. Tutti gli sloveni di un "certo livello" (e non credo che i rapporti con le Istituzioni della vicina e bellissima Slovenia vengano trattati con persone che non hanno avuto la possibilità di studiare) parlano in prevalenza l'italiano, l'inglese ed il francese, moltissimi hanno anche delle buone conoscenze in tedesco.Sono dei veri poliglotti.


    Alba Di Lenardo Vissach

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