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domenica 15 aprile 2012

CIVIDALE DEL FRIULI, Carte d’identità bilingui:è bufera sul Comune

Cividale, l’anagrafe non le rinnova nè le rilascia, proteste di cittadini e minoranze. Il consigliere regionale Kocijancic: sufficiente richiedere i moduli a San Pietro
Procedure paralizzate, blocco del sistema: è ormai un’impresa, a Cividale, ottenere la carta d’identità in versione italo-slovena. E il popolo bilingue, così, insorge, spalleggiato da due delle forze d’opposizione (Pd e Rinascita) rappresentate nel consiglio comunale cittadino. Il caso era stato sollevato già alcuni giorni addietro, ma il panorama è rimasto immutato – nessuna risposta dagli organismi competenti – e i toni, conseguentemente, si accendono. Il capogruppo del Partito democratico, Rino Battocletti, sceglie (oltre alla via istituzionale, quella dell’interrogazione in vista dell’assemblea civica) la strada della provocazione: «Oggi – dice – presenterò personalmente all’ufficio anagrafe istanza scritta di rilascio di una carta di identità bilingue». Vedremo come andrà: le testimonianze che si raccolgono in loco, certamente, non sono rassicuranti. Un cittadino riferisce la sua esperienza: «Ho avuto – racconta – un lungo braccio di ferro con l'amministrazione cividalese per poter ottenere il documento bilingue, rilasciatomi, alla fine, dopo circa 5 mesi di attesa. Ora mia figlia, che studia a Lubiana, si trova in una situazione complicata perché ha smarrito la sua carta d’identità (anch’essa bilingue) e non riesce a ottenerne copia. Il Comune giustifica il mancato rilascio con la fine della convenzione stipulata con lo Sportello bilingue di San Pietro al Natisone».
Un immobilismo completo, insomma, che ha indotto l’interessato a scrivere al prefetto, per segnalargli il problema e per sollecitare un suo intervento. Da altre fonti, invece, arriva una segnalazione di natura tecnica: esiste un bando regionale per ottenere finanziamenti a supporto dei progetti relativi all’uso della lingua slovena nella pubblica amministrazione (in coerenza con gli obiettivi fissati dall’articolo 8, della legge 38/2011). La scadenza porta al 30 aprile, e la domanda che si pone è la seguente: «La giunta avrà colto questa opportunità?».
La faccenda dello stop alle emissioni è stata affrontata anche in sede di consiglio regionale: a un sollecito avanzato, qualche giorno fa, da Stefano Pustetto (Sel) si accosta, ora, la presa di posizione di Igor Kocijancic. «Cividale – evidenza – è iscritta nell’elenco dei centri in cui si applica la legge 38. Il rilascio delle carte di identità italo-slovene non è di competenza dello sportello di San Pietro: è sufficiente che il Comune si doti di un congruo numero di modelli bilingui e li consegni ai richiedenti, come succede in tutti gli altri luoghi rientranti nella fascia di tutela della minoranza slovena. Non si richiede alcun servizio di traduzione o di conoscenza specifica della lingua: per questo la condotta dell’ufficio anagrafe della città è inqualificabile».

Tratto dal Messaggero Veneto del 13 aprile 2012

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