Black-out elettrici, con oltre 15 mila utenze isolate, scuole chiuse, viabilità precaria su tutte le strade, telefoni fissi e mobili muti: così si è presentata ieri la Carnia, sommersa da un metro di neve. Il manto nevoso attecchiva al terreno già a Venzone. Poi, l’alzarsi delle temperature, ha cambiato le precipitazioni da nevose in pioggia specie nel fondovalle, facendo temere addirittura una nuova alluvione, simile a quella verificatasi nel 1966.
Nei paesi alpini è continuato a nevicare e la neve più pesante ha determinato un grado estremo 5 molto forte di pericolosità valanghe.
Nei paesi alpini è continuato a nevicare e la neve più pesante ha determinato un grado estremo 5 molto forte di pericolosità valanghe.
Slavine si sono verificate su diverse strade, in particolare su quelle provinciali.
La neve pesante ha abbattuto alberi sulla 52 Carnica e sulla 355 della Val Pesarina, tra Comeglians e Forni Avoltri all’altezza della galleria di Tors e sul passo Mauria, obbligando gli automobilisti a percorrere le strade a senso unico alternato.
Bloccato il traffico pesante dei camion, che avevano già causato intoppi alla viabilità. Chiuse al traffico dei mezzi pubblici e pesanti, le strade tra il capoluogo di Forni Avoltri e le frazioni alte, dove alcune slavine hanno, a tratti, interrotto anche il passaggio della gente. Il Villaggio Getur di Piani di Luzza lamenta, causa la forte nevicata, la partenza anticipata di una comitiva di turisti, mentre un centinaio di prenotazioni sono state disdette.
Anche a Rigolato la situazione è difficile. Ieri mattina, per diverse ore, le frazioni di Givigliana e di Vuezzis sono rimaste isolate. Solo nel pomeriggio la Protezione civile del posto è risuscita a liberare le strade coperte da oltre un metro di neve, specie nelle frazioni più alte.
«Siamo in difficoltà - spiega il sindaco Fabio D’Andrea -. Qui ormai bastano venti centimetri di neve per mandare tutto all’aria. Siamo senza luce da 24 ore, il paese è bloccato, eppure l’Enel sapeva benissimo che la neve sarebbe arrivata. Chiamo a Tolmezzo e mi dicono che stanno lavorando e di chiedere all’ufficio stampa. È una vergogna».
Centoventi centimetri di neve a Timau, due metri sul passo di Monte di Croce Carnico. Tra il valico e la frazione è caduta pure una slavina. Quaranta centimetri di neve a Paluzza, che è rimasta senza luce dalle 20 di giovedì fino alle 4 di ieri mattina. Alberi sulle strade comunali e provinciali hanno causato diversi disagi al traffico. Telefonia fissa muta, funzionava solo qualche operatore mobile. Anche Zuglio è rimasta al buio e senza telefoni.
La neve pesante ha abbattuto alberi sulla 52 Carnica e sulla 355 della Val Pesarina, tra Comeglians e Forni Avoltri all’altezza della galleria di Tors e sul passo Mauria, obbligando gli automobilisti a percorrere le strade a senso unico alternato.
Bloccato il traffico pesante dei camion, che avevano già causato intoppi alla viabilità. Chiuse al traffico dei mezzi pubblici e pesanti, le strade tra il capoluogo di Forni Avoltri e le frazioni alte, dove alcune slavine hanno, a tratti, interrotto anche il passaggio della gente. Il Villaggio Getur di Piani di Luzza lamenta, causa la forte nevicata, la partenza anticipata di una comitiva di turisti, mentre un centinaio di prenotazioni sono state disdette.
Anche a Rigolato la situazione è difficile. Ieri mattina, per diverse ore, le frazioni di Givigliana e di Vuezzis sono rimaste isolate. Solo nel pomeriggio la Protezione civile del posto è risuscita a liberare le strade coperte da oltre un metro di neve, specie nelle frazioni più alte.
«Siamo in difficoltà - spiega il sindaco Fabio D’Andrea -. Qui ormai bastano venti centimetri di neve per mandare tutto all’aria. Siamo senza luce da 24 ore, il paese è bloccato, eppure l’Enel sapeva benissimo che la neve sarebbe arrivata. Chiamo a Tolmezzo e mi dicono che stanno lavorando e di chiedere all’ufficio stampa. È una vergogna».
Centoventi centimetri di neve a Timau, due metri sul passo di Monte di Croce Carnico. Tra il valico e la frazione è caduta pure una slavina. Quaranta centimetri di neve a Paluzza, che è rimasta senza luce dalle 20 di giovedì fino alle 4 di ieri mattina. Alberi sulle strade comunali e provinciali hanno causato diversi disagi al traffico. Telefonia fissa muta, funzionava solo qualche operatore mobile. Anche Zuglio è rimasta al buio e senza telefoni.
La pioggia, nel pomeriggio, ha allagato le strade, mentre quella di Fielis è stata oggetto di diverse cadute di alberi. Chiusa la strada da Tualis a Ravascletto, in Comune di Comeglians, per caduta alberi. Anche A Sot Creta è rimasta senza luce, mentre l’istituto comprensivo locale ha chiuso i plessi di Comeglians, Forni Avoltri, Prato Carnico e Ovaro. «La Regione deve aiutarci a tagliare gli alberi altrimenti sarà sempre peggio con i black-out e le interruzioni della viabilità», spiega il sindaco di Comeglians, Flavio De Antoni.
Villa Santina ieri è rimasta a lungo senza luce, mentre Paularo e le sue frazioni l’hanno riavuta solo durante la giornata. Eccetto i piccoli borghi di Villa Mezzo, Cogliat e Ravinis ancora isolati. Chiusi scuole e l’ufficio postale. Senza luce elettrica anche l’Alta Val Tagliamento, ripristinata in parte nei comuni più a valle, ma con frequenti interruzioni. A Forni di Sotto e Forni di Sopra scuole chiuse e pure telefoni in tilt. Solo a mezzogiorno gli apparecchi fissi hanno ripreso a funzionare anche se a singhiozzo.
Villa Santina ieri è rimasta a lungo senza luce, mentre Paularo e le sue frazioni l’hanno riavuta solo durante la giornata. Eccetto i piccoli borghi di Villa Mezzo, Cogliat e Ravinis ancora isolati. Chiusi scuole e l’ufficio postale. Senza luce elettrica anche l’Alta Val Tagliamento, ripristinata in parte nei comuni più a valle, ma con frequenti interruzioni. A Forni di Sotto e Forni di Sopra scuole chiuse e pure telefoni in tilt. Solo a mezzogiorno gli apparecchi fissi hanno ripreso a funzionare anche se a singhiozzo.
Oltre un metro di neve fresca caduta in una notte, appesantita dal fatto di essere bagnata. Le previsioni meteo parlano di un ulteriori abbondanti nevicate: ovunque il manto dovrà essere scaricato dai tetti la neve per evitare il danneggiamento degli stessi. Ovunque, comunque, da encomiare, oltre al volontariato locale, il servizio sgombero nevi, con le maestranze in attività anche durante la notte.
La massa nevosa, però, è molto abbondante e in tutti i comuni alpini c’è l’impossibilità di stoccarla ulteriormente. Alcuni sindaci sono convinti, specie in presenza di eccezionali nevicate, come quella di questi giorni, che occorra rivedere il piano di sgombero e di effettuarlo in maniera consociata, portando via cioè la neve con i camion immediatamente. Altresì, auspicano che, quanto sta accadendo quest’anno, non debba ripetersi in futuri, provvedendo al taglio degli alberi in prossimità di strade e infrastrutture elettriche e telefoniche.
Da rilevare, infine, la cancellazione di diverse gare sportive sugli sci che erano previste domani.
Ma quello che la gente della Carnia non concepisce è che nel 2014 si possa rimanere per ore e ore senza luce, senza collegamenti telefonici, senza internet. «Si parla dell’alta tecnologia per continuare a vivere in montagna - attacca ancora il sindaco di Rigolato D’Andrea - qui la gente rimpiange la società elettrica privata di Umberto De Antoni: a quel tempo la luce se mancava era un evento. Internet? Impossibile per ore. Nemmeno la tv si può vedere: in tutta la valle abbiamo preso solo Video Telecarnia, una piccola tv di Treppo Carnico».
Ma quello che la gente della Carnia non concepisce è che nel 2014 si possa rimanere per ore e ore senza luce, senza collegamenti telefonici, senza internet. «Si parla dell’alta tecnologia per continuare a vivere in montagna - attacca ancora il sindaco di Rigolato D’Andrea - qui la gente rimpiange la società elettrica privata di Umberto De Antoni: a quel tempo la luce se mancava era un evento. Internet? Impossibile per ore. Nemmeno la tv si può vedere: in tutta la valle abbiamo preso solo Video Telecarnia, una piccola tv di Treppo Carnico».
Tratto dal MESSAGGERO VENETO
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