Luca Balzarotti, assessore alla cultura del comune di Lusevera, dissociatosi dalla giunta Marchiol in merito alla questione bilinguismo, si è dimesso ieri mattina.
«La questione del bilinguismo - ha commentato - e l'insistenza con cui il sindaco vuol far ricadere le scuole di Lusevera e Taipana all'interno dell'istituto comprensivo di San Pietro non mi piacciono. Credo che la cosa che più conta sia l'istruzione dei bambini e che davanti a decisioni così importanti debba venire coinvolta l'intera comunità. Vanno ascoltate le necessità delle famiglie che sempre più chiaramente non vogliono il bilinguismo e ancor meno desiderano dipendere da una realtà come quella di San Pietro, contesto dove il bilinguismo è una realtà vissuta nel quotidiano, nelle case, realtà che invece non si rispecchia nelle nostre tradizioni. Se i genitori vorranno il bilinguismo si farà ma secondo le nostre necessità e, perché questo succeda, dovrà essere fatto a Tarcento. Anche se mi sono dimesso continuerò a seguire la questione e manifestare la mia vicinanza ai genitori, cosa che ho sempre fatto nel mio mandato». «Pensavo ci avrebbe ripensato - è il commento del sindaco Marchiol - ma alla luce dei fatti va bene così. Visto che Balzarotti non condivide la posizione espressa sul tema delle scuole dal resto della giunta, poteva dimettersi anche prima. Io ho evitato di sfiduciarlo perchè credevo ci ripensasse. Venerdì sera ci sarà una riunione con i genitori di Lusevera e la dirigente dell'istituto comprensivo di San Pietro che spiegherà come funziona una scuola bilingue, l'ultima parola spetterà però ai genitori che sceglieranno la soluzione che riterranno più opportuna. Come amministrazione, abbiamo fatto delle proposte ma ci adegueremo». A Taipana e Lusevera sono anche partite delle raccolte firme sul tema.
Intanto nell’incontro tra il direttore generale dell’ufficio scolastico regionale Beltrame e la dirigente dell’Istituto comprensivo di Tarcento, Annamaria Pertoldi, che si è svolto ieri mattina, nessuna decisione in merito alla questione bilinguismo è stata presa. Il caso era scoppiato qualche giorno fa quando in una riunione con i genitori della zona era stato annunciato all’interno della materna e della scuola elementare di Lusevera e Taipana, il percorso di studi bilingue, composto quindi da programmi didattici in sloveno e in italiano. Vista la complessità della situazione che si è venuta a creare il direttore scolastico Beltrame, nella riunione di ieri, ha valutato la possibilità di utilizzare soluzioni alternative, ma comunque da verificare, in merito alla questione bilingue, che potrebbero offrire un servizio concreto e che cerchi di accontentare tutti. Quella di ieri, ha commentato la Beltrame «è stata una riunione di lavoro, dove abbiamo cercato di analizzare e capire la situazione sotto tutti i punti di vista. Si tenga presente che c’è stata una delibera regionale che ha dato il via alla questione bilinguismo e che va rispettata. Ora la dirigente Pertoldi valuterà la situazione, ma al momento, nessuna decisione è stata presa. Quello che abbiamo avuto stamane è stato un confronto costruttivo per valutare attentamente la questione e verificare tutte le possibili soluzioni a livello istituzionale.
Tratto dal MESSAGGERO VENETO del 19 marzo 2014
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