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Il Popolo Resiano, lotta contro l'imposizione all'appartenenza alla Minoranza Nazionale Slovena

mercoledì 26 marzo 2014

Madotto rompe gli indugi e si candida

 Nevio Madotto si ricandida sindaco ed è pronto alla sfida con il primo cittadino in carica Sergio Chinese. Madotto, artigiano e agricoltore, sarà sostenuto, come nel 2009, da una lista civica.
Il 55enne capogruppo dell'attuale minoranza ha, dunque, rotto gli indugi e a due mesi dalle elezioni amministrative del 25 maggio intende informare adeguatamente della sua decisione gli elettori di Resia rendendo note anche le linee programmatiche amministrative. Per questo ha già formato la sua squadra che è formata da Silvia Barbarino, Loris Chinese, Manuela Di Bernanrdo, Michele Di Floriano, Bruno Di Lenardo, Giuliano Fiorini, Cecilia Loits, Severino Madotto, Alessandro Micelli, Mara Paletti, Sandro Quaglia e Marco Valente.
«Cercheremo il consenso degli elettori – annuncia Nevio Madotto -, proponendo idee e progetti attenti alle tante problematiche della vallata e, soprattutto, dei suoi abitanti. Il programma che proporremo sarà semplice, concreto e realizzabile». «I punti salienti da affrontare entro pochi mesi – aggiunge -, sono la lotta allo spopolamento e il mantenimento dei servizi essenziali a Resia con la difesa ad oltranza del plesso scolastico; l'occupazione, lo sviluppo e la crescita socio–economica della nostra comunità; la salvaguardia della lingua del resiano; la valorizzazione dell'ambiente e della cultura locale anche come elementi di richiamo turistico; il potenziamento e il miglioramento dei servizi sanitari e di assistenza per gli anziani, con un occhio attento alle aspettative dei nostri giovani».

1 commento :

  1. L’apparenza dietro la quale ci nascondiamo, appare quello che realmente non siamo. Nel programma di una lista che si era candidata a guidare l’amministrazione del comune di Resia, che poi era stata eletta, aveva pianificato, anche la costruzione di una stalla sociale, con il tetto rosso. Era una promessa assurda che puntualmente, nel corso della sua breve vita, non si era concretizzata. Questo vuol dire che per conseguire certi programmi, tante volte irrazionali e senza copertura, bisogna avere idee chiare e non solo fantasticherie, promesse campate in aria per illudere solo i probabili elettori, contrariamente alla fine possono risultare solo parole. Ora leggendo il programma, del nuovo che avanza, o per meglio dire, del ricandidato sindaco, della persona che si ripresenta per essere eletto sindaco, c’è molta carne sul fuoco, ma i soldi da dove arriveranno? Visto che il bilancio comunale è quello che è! Saprà il nostro uomo, l’elettricista, l’agricoltore, una volta eletto, ammettiamolo, ma solo per scherzo, essere all’altezza di amministrare e condurre in porto tutto quello che ha in programma, oppure sono solo promesse che astrattamente pensa di farle e non realizzarle? Sempre se verrà eletto! Io mi auguro di no!

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