Il Museo dell'Arrotino di Stolvizza, affascinante presidio della cultura locale, è un presidio identitario da sostenere e valorizzare perchè racchiude al suo interno la storia di una vallata e della sua popolazione.
Ne è convinta la Regione che quest'oggi con il vicegovernatore ha visitato la sede espositiva nell'ambito di un appuntamento istituzionale che si inserisce in un più ampio percorso volto alla valorizzazione delle realtà museali territoriali e alla salvaguardia delle tradizioni identitarie. Durante l'incontro l'assessore ha sottolineato come il museo rappresenti un riferimento culturale per l'intera comunità della Val Resia: qui infatti si preservano le tradizioni di questo luogo e si diffonde la conoscenza di un antico mestiere, quello dell'arrotino, le cui origini risalgono al Settecento.
Inaugurato nel 1999, il Museo dell'Arrotino è dedicato alla conservazione e alla divulgazione di una delle professioni più caratteristiche della Val Resia. La struttura ospita una collezione di strumenti e materiali originali: mole affilatrici, biciclette modificate per gli spostamenti, antichi oggetti da taglio e numerose fotografie e documenti d'epoca.
Il percorso espositivo si articola in diverse sezioni tematiche che permettono di comprendere il valore sociale e culturale dell'arrotino resiano. Tra queste: attrezzi da lavoro, testimonianze orali e video, ricostruzioni ambientali e documenti storici che illustrano la diffusione della professione in Italia e all'estero. Il museo svolge anche un importante ruolo didattico attraverso laboratori, incontri e iniziative rivolte a studenti e visitatori, con l'obiettivo di trasmettere la memoria orale e rafforzare l'identità locale.
Il vicegovernatore ha elogiato l'impegno degli abitanti della Val Resia nella conservazione di questo patrimonio. Per l'esponente dell'Esecutivo, infatti, la comunità dimostra un forte senso di appartenenza e affezione verso questo luogo. La Regione deve quindi essere al suo fianco, mettendo a disposizione energie e risorse indispensabili a mantenere vivo e fruibile questo presidio culturale.
Il Museo dell'Arrotino attira ogni anno numerosi visitatori, attratti non solo dalla specificità del luogo ma anche dal contesto naturale e culturale della valle, nota per la sua storia, le sue peculiarità linguistiche e tradizioni enogastronomiche, come il rinomato aglio di Resia.
La figura dell'arrotino resiano, un tempo migrante stagionale e oggi simbolo della resilienza alpina, resta un esempio emblematico di come le comunità di montagna abbiano saputo reinventarsi, trasformando un mestiere semplice in una professione stimata e diffusa.
La visita si è conclusa con l'auspicio di rafforzare la collaborazione tra istituzioni e comunità locali per garantire continuità e visibilità a realtà culturali come il Museo dell'Arrotino, testimoni autentici di una storia collettiva da tramandare.
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