Il Maestro Micelli Giovanni e i suoi Alunni, mi hanno spedito questa foto pregandomi di pubblicarla in ricordo della loro partecipazione a questi corsi 2009 / 2010 di Musica Resiana svolti nella loro bellissima Scuola di Prato di Resia. Con piacere la pubblico, ricordando a loro tutti che la vita, grazie alla musica, sarà come un fiore accarezzato da un raggio di sole. Splendida gioiosa e solare.
lunedì 14 giugno 2010
A SCUOLA DI ZITERA E BUNCULA
sabato 12 giugno 2010
UCCEA 2010
FESTEGGIAMENTI DI SANT'ANTONIO
DIVERTIRSI CON L'ANIMO DI UNA VOLTA
Sabato 12 e domenica 13 giugno grande Festa a Uccea, piccola frazione di Resia.
Sabato apertura chioschi ore 16, dalle 18 intrattenimento musicale.
Domenica ore 11 Santa Messa, ore 14 esibizione del Piccolo Coro Monte Canin, ore 16 esibizione del Gruppo Folkloristico Val Resia
I valligiani Resiani di Uccea Vi aspettano
mercoledì 9 giugno 2010
SLAVIA FRIULANA
Solidarietà fra italiani
Premetto che non sono un esperto circa le questioni di Resia e della Slavia friulana, ma, leggendo le numerose lettere inviate al Messaggero Veneto dai cittadini direttamente interessati, mi sono fatto un’opinione in merito e vorrei esprimerla. Mi ha impressionato soprattutto il contributo (pubblicato il 28 maggio scorso) del signor Alberto Siega il quale, dopo aver ripercorso la millenaria storia italiana della popolazione di Resia, esprime tutto il suo sconforto per le pretese avanzate dallo Stato sloveno sui territori in questione e per la mancata presa di posizione della Regione e dello Stato centrale. Capisco la sua amarezza. Come si fa a considerare «comunità nazionale slovena» un popolo che da più di mille anni vive in Italia, la cui lingua di cultura è l’italiano e che più volte (plebiscito del 1866 e dimostrazione popolare del 1946) ha palesato la chiara volontà di essere italiano? Dovremmo dunque negare anche l’appartenenza all’Italia di Cividale, che oltre a conservare il toponimo di origine latina (Civitas) ha dato il nome a tutto il Friuli (Forum Iulii)? Spero vivamente che sia Roma che la Regione diano ascolto alla voglia di appartenere alla nazione italiana di queste popolazioni. Non so quanto possa valere, tuttavia vorrei esprimere la mia solidarietà ai fratelli italiani di Resia e della Slavia friulana: voi resterete sempre italiani e nessuno mai potrà privarvi di quell’italianità che tanto orgogliosamente rivendicate.
Davide Meo
Gonars
Tratto dal Messaggero Veneto dell'8 giugno 2010
Circoli sloveni in letargo
Ci risiamo, Alberto Siega, presidente dell’associazione Identità e tutela val Resia, pubblica, con nomi e cognomi, tra i quali due ex sindaci, la lista dei proscritti cioè quella dei suoi concittadini resiani che scientemente o ingenuamente avrebbero favorito l’insediarsi in valle di una sorta di quinta colonna slovena. Essi sarebbero colpevoli di avere, attraverso la famigerata legge di tutela, permesso a Resia e alla sua comunità di accedere ai benefici previsti dalla suddetta normativa, prima di tutto il mantenimento del plesso scolastico in loco. La questione è nota, quello che sorprende non sono il movimentismo e il reducismo dei patrioti italiani, ma il fragoroso silenzio dei circoli sloveni che pure a Resia nei primi anni 90 avevano determinato le condizioni di una vera e propria primavera resiana con la riscoperta linguistica e identitaria e con la tenuta di convegni sulla questione dell’idioma che avevano suscitato interesse internazionale. Paiono annichiliti e rinchiusi nei loro santuari: Novi Matajur e Slovid, incapaci di riarticolare le loro ragioni davanti alla comunità resiana. Sembrano irrimediabilmente in declino e subire l’aggressività culturale e ambientale dei gruppi nazionalistici italofili della Benecia. Sarebbe interessante capire se intendano o meno uscire dal letargo in cui si sono piegati.
Pierpaolo Lupieri
Tolmezzo
Tratto dal Messaggero Veneto dell'8 giugno 2010
SLAVIA FRIULANA
Interventi organici
Chiamato indirettamente in causa dal signor Onesti di San Pietro degli slavi o al Natisone penso di dovergli rispondere quanto segue: la sua e altre lettere di slavi in Friuli che si dichiarano offesi di essere qualificati sloveni hanno finalmente scoperto a che gioco giocano. Assodato che i loro dialetti appartengono alla lingua slovena, che però la loro storia si accompagna a quella di una parte del Friuli (Veneto), concesso che un tempo gli sloveni austriaci diedero a quelli veneti il titolo dispregiativo di “benesciani”, posto fine a queste artefatte contrapposizioni, i fratelli prima nemici non sono più da rimettere l’uno contro l’altro. Se vogliamo attenerci a un clima di collaborazione e di amicizia con la vicina repubblica di Slovenia dobbiamo riconoscere che agli sloveni del Friuli non va tolto o negato il diritto di imparare la lingua slovena nelle scuole dell’obbligo,
SLAVIA FRIULANA
Hanno tradito le aspettative
Ho davanti una delle tantissime lettere inviate al Messaggero Veneto dagli abitanti delle valli del Natisone, del Torre e di Resia impegnati da anni a difendersi contro la forzata inclusione dei loro territori nell’ambito di tutela della minoranza slovena. Mi ha colpito in particolare quella del signor Renzo Onesti che descrive alla perfezione l’attuale situazione nella quale ci troviamo a vivere visto che la legge 38-2001 istituita in quell’anno ci include d’ufficio nei Comuni dove la suddetta legge è applicata. A niente sono valse le raccolte di firme organizzate da semplici cittadini per cercare di avere attenzione dalla politica che ha istituito questa forzosa applicazione territoriale nella provincia di Udine, non sono servite le richieste di istituire un referendum che desse voce alle popolazioni interessate,
sabato 5 giugno 2010
BILINGUISMO Un documento sconcertante
Sconcertante. Mai nella mia vita avrei pensato di trovare scritto, sui giornali di oggi, ciò che ho letto solo nei libri di scuola o nelle carte degli archivi storici. Mi sembra di leggere un documento del più pericoloso fascismo, quello che attenta all’istruzione (per ridurre la conoscenza che è alla base di qualsiasi coscienza) e sobilla il popolo sventolando la bandiera nera della paura. Mi dispiace scrivere questa lettera, ma proprio non posso starmene in silenzio.
Estremamente Parco: 112 chilometri nelle Prealpi Giulie
Saranno in 35 a “inaugurare” la prima edizione della corsa estrema che si disputa fra le vette del Parco delle Prealpi Giulie da domani a domenica. La corsa, adatta a atleti in piena vigoria fisica ed anche esperti del percorrere i sentieri di montagna, è stata ideata dall’appassionato di sport estremi John Martina di Chiusaforte che sull’iniziativa ha trovato il pieno appoggio dell’Ente Parco. “Estremamente Parco” è itinerario trekking da svolgersi entro le 48 ore; la prova di abilità si effettuerà su 112 chilometri che che presenta un dislivello in positivo di circa 8 mila metri.
Sabato l esercitazione di antincendio boschivo con la Forestale e la squadra di Protezione civile
La squadra di Protezione civile e antincendio boschivo del Comune di Resia, unitamente alla locale Stazione Forestale, all’Ispettorato dipartimentale Foreste di Tolmezzo e al Parco delle Prealpi Giulie, ha programmato un’esercitazione di antincendio boschivo per sabato (oggi), a partire dalle 9.30.