Dopo le polemiche scaturite nella comunità di Resia in seguito al rilascio della carta d’identità bilingue italiano-sloveno, il consiglio comunale prende posizione a tutela dell’identità etnica e linguistica resiana. Nel corso dell’ultima seduta infatti, a maggioranza, gli amministratori hanno deciso di far uscire Resia dai comuni compresi nella legge 38 del 2001, quella relativa alla tutele delle minoranze slovene. Una decisione, come ha ribadito il sindaco Sergio Chinese: «Presa per garantire la sopravvivenza della lingua resiana e della sua unicità. Non abbiamo nulla a che fare con la minoranza slovena e con la lingua slovena, siamo una realtà a sé che come tale vuole essere considerata». Il consiglio ha inoltre deliberato di far rientrare la comunità di Resia tra quelle tutelate in quanto “friulane” nell’ambito della legge nazionale 482 del 1999. «Ci sentiamo prima di tutto resiani – ha aggiunto Chinese – poi italiani e friulani». Al consiglio comunale hanno assistito quasi 200 persone, curiose di ascoltare il dibattito sfociato tra gli amministratori in merito alla tutela linguistica del resiano. Alla fine, a favore dell’uscita del Comune di Resia dalla legge 38, hanno votato tutti i consiglieri della maggioranza e uno della minoranza, gli altri si sono astenuti. «Speriamo che questo atto possa servire – ha continuato Chinese – intanto abbiamo già inoltrato la documentazione al presidente del Consiglio e al presidente della Repubblica».
Tratto dal Messaggero Veneto di domenica 15 agosto 2010