A RESIA QUALCUNO OLTRE A FARE IL FURBACCHIONE, STA DICENDO TANTE BUGIE SULLE SUE PRESUNTE INIZIATIVE A DIFESA DELLA LINGUA E DELLA CULTURA RESIANA. MA DOMANI SERA.........VEDREMO E LEGGEREMO INSIEME.
Venerdì 28 dicembre 2007
Ringrazio la persona iscritta al "Rozajanski Dum", che mi ha fatto avere la lettera che tutti gli iscritti di codesta associazione hanno ricevuto da parte del loro Presidente.
Porto a conoscenza che recentemente il consiglio regionale della Regione Friuli Venezia Giulia ha approvato la legge n.ro 205 recante norme per la tutela della minoranza linguistica slovena della Regione FVG, nella quale è inclusa anche Resia ed il resiano. Trattasi di un testo che comprende, per la sua pratica attuazione, le disposizioni statali in materia di tutela della minoranza linguistica slovena previste dalle leggi 482/99 e 38/2001 e da altre norme statali e regionali riguardanti la minoranza slovena. Per questa nuova legge regionale il nostro circolo si è adoperato in favore della tutela e della salvaguardia della specificità linguistica e culturale resiana con suggerimenti, proposte e interventi sia presso i relatori di maggioranza e minoranza della legge stessa che di vari gruppi consiliari e singoli consiglieri regionali. A conclusione del dibattito che ha portato all'approvazione della legge 205 riteniamo di poter essere soddisfatti perchè le nostre proposte sono state accolte e ci fanno ben sperare che il resiano, la cultura resiana e la situazione socio-economica di Resia potranno avere un futuro e un loro spazio nel applicazione pratica della legge. Si fa notare che la nostra Regione doveva solo adeguarsi a norme statali in favore della minoranza linguistica slovena e non poteva, in base alle sue norme statutarie, provvedere a modificare le leggi stesse perchè non di sua competenza. Siamo convinti che la legislazione statale e regionale vigente dia delle risposte più che soddisfacenti alle nostre aspettative con un riconoscimento ufficiale che fino ad ora non era mai stato espresso così chiaramente. Ci mantiene, inoltre, nel gruppo dei comuni della Provincia di Udine lungo la fascia confinaria con la Slovenia che hanno realtà linguistiche dialettali simili alla nostra ed assieme costituiamo una realtà numerica che potrà avere un suo peso. Se fossimo slegati da questa comunità conteremo poco per non dire niente. Insieme, invece, c'è la possibilità di poter avere occasione di incontro e di confronto, per discussioni e proposte volte a migliorare positivamente i vari aspetti legati alla valorizzazione della cultura, alla crescita culturale, allo sviluppo del territorio ed alla applicazione delle leggi di tutela stessa.
Con i più cordiali saluti
Il Presidente
( Luigia Negro)
----------------------------------------------------------------------------------------
Ma abbiate pazienza: ma chi è andato per quattro volte a Trieste? Chi è, che a propie spese, ha preso giorni di permesso dal posto di lavoro per battere i pugni sulle scrivanie dei politici? Chi è stato espulso dall'aula Consiliare per manifestare democraticamente la propia contrarietà a una legge che per il Popolo Resiano è una truffa? Chi sono coloro che sotto la pioggia hanno suonato e ballato la nostra musica per far evidenziare la nostra diversità dagli amici Sloveni. VOI NO Ma dove eravate Voi? Chi sono quelli che hanno chiesto l'appartenenza del Popolo Resiano alla minoranza slovena? E Voi adesso vi presentate ai vostri iscritti con questa bella letterina?
SIANO LORO, GLI ISCRITTI, A GIUDICARE IL DIRETTIVO DI QUESTA ASSOCIAZIONE,CHE STA DEVIANDO IL PERCORSO PRESO TANTI ANNI FA. E CHE TORNI REALMENTE A VALORIZZARE RESIA,LA SUA CULTURA E LA SUA STORIA, SENZA OMBRELLI MADE IN SLO.
A questa babele di parole, vorrei far notare che, le leggi 38/2001 ed il D.L. 205/06 non proteggono la lingua e la parlata Resiana. Proteggono esclusivamente la lingua slovena, che la maggior parte dei Resiani non vuole. A mio avviso ritengo che sia doveroso che il presidente di un'associazione partecipi alle assemblee pubbliche quando viene invitato per esprimere la sua opinione, per un confronto pubblico che riguarda le sopra citate legge, come ha fatto notare il sig. sindaco sul giornale di Resia al presidente del circolo sloveno a Resia. Senso
RispondiEliminaAttenzione : la Negro si offende ! Anche il signor sindaco a parole è bravo. Non con i fatti però !!! Un pò alla volta tutti capiranno questa regia
RispondiEliminaVoglio precisare che non è mia intenzione offendere nessuno,ma se uno si sente sloveno lo dica. E non si nasconda dietro associazioni,che hanno come scopo la valorizzazione della Cultura e delle tradizioni della Val Resia e non altro. Quando anni fa, alcuni che si qualificavano come amanti della nostra Cultura, giravano Resia per intervistare o registrare racconti di vita passata, musiche, canti ecc..., lo facevano a nome del Resiano. Se si fossero qualificati come studi sul presunto dialetto Resiano facente parte(secondo loro) della Lingua e della Cultura Slovena, certamente avrebbero ricevuto un atteggiamento diverso da parte della nostra popolazione (specialmente anziani),che in buona fede si sono prestati.
RispondiEliminaBravo Franco.!!!!!!!!!!!! sono d' accordo con te. Le cose devono essere chiare. Si sentono Sloveni ?
RispondiEliminaok. Liberi. Ma non devono permettersi di decidere per altri. Questo no!!!!
SBUHON USEN
Sull'ultimo giornale di Resia c'è una finta polemica del sindaco con la Luigia Negro. Quelle sono "parole" scritte. Ma nei fatti sono concordi : a Trieste hanno chiesto la stessa cosa. Anche " Identità e Tutela. . . " è allineata con la linea del sindaco.
RispondiEliminaMi rivolgo al n° 5
RispondiEliminaChe sia una finta polemica sono d'accordo con te. Ma offendere le persone che hanno dedicato il proprio tempo a loro spese, andando a Ts per ben 5 volte a chiedere ai politici he venga riconosciuta e protetta la lingua Resiana.( Lo ritengo offensivo, manchi di rispetto ) Certamente abbiamo ottenuto poco, perche ci è stato imposto. I politici sapevano benissimo cosa chiedavamo, non ci hanno tenuto in consuderazione. Pazienza, democraticamente troveremo altre soluzioni ma, non molliamo. Senso
Mi rivolgo al n°6:
RispondiEliminaComplimenti! Si percepisce che hai " senso " perchè hai capito che mi riferivo al tuo intervento. Però sei bravo anche a cambiare le "carte in tavola" : a Trieste la maggior parte della gente resiana è stata encomiabile nel manifestare la propria identità. I più hanno protestato in buona fede, con vera passione e amore per la propria terra. Ma pochissimi erano i presenti che hanno "lavorato" per tessere una tela i cui "fini" si vedranno più avanti nel tempo. Se non abbiamo ottenuto di non far parte della deprecabile "minoranza slovena " è per merito di questi "pochissimi". CHI SONO ? Spremi le meningi !!!
Come sempre, quando si ottengono delle vittorie, pur se risicate, tutti cercano di salire sul carro del vincitore. In questo la nostra identità è svelata: siamo italiani e non sloveni. Italiani perchè italiano è il vizio di gridare tutti vittoria anche quando i perdenti dovrebbero avere il buon senso di tacere. Buon senso non avuto nè dalla Sig,ra Negro nè dal sindaco. Nessuna querelle dunque ma tanto di cappello al sodalizio Identità e Tutela della Val Resia (mi sembra si chiami così), perchè ha saputo motivare e veicolare la protesta - in maniera colorata e pacifica innanzi tutto - di chi vuole essere tutelato come resiano e non come sloveno. Concludendo, quindi, smettetela di berciare frasi di vittoria e riconoscete il sapore amaro della sconfitta. Un grande grazie, infine, a Sergio e che lo estenda a tutti i suoi collaboratori
RispondiElimina......( mi sembra si chiami così ).....
RispondiEliminama ch vuoi prendere per il qlo? Pensi davvero che siano tutti imbecilli ?
Tu, non sei altro che Sergio che dice bravo a se stesso...
Quante polemiche! All'inizio della sua fondazione Identita' e Tutela della Val Resia ha fatto molto per ottenere il riconoscimento del resiano. Ma ora e' tutto finito? Cosa fa ITVR per continuare la lotta?
RispondiEliminaAlle trasferte di Trieste c'ero anch'io e tutta la popolazione presente si e' comportata molto bene. Franco ha ragione! Cio' che continua ad amareggiarmi e' il comportamento del Sindaco e dei cosidetti "filo-sloveni". Hanno tradito la fiducia del popolo resiano in nome del "dio denaro". Che dicano apertamente e con sincerita' il vero motivo per cui Resia e' stata "venduta" e per quanto tempo ancora vogliono prendere in giro la popolazione. Inoltre, siccome sono ignorante in materia, vorrei sapere quando la Va Resia era sotto la dominazione slovena.
Per. il n.10,
RispondiEliminacome letto in un altro post, qualcuno ha scritto che quel "dio denaro" sia finito in tasche diverse da quelle da te citate, decidetevi e dite al popolo dove sono finiti una volta per tutte quei stramaledetti soldi. Ne volevi per caso anche tu?
Gigi V.