ROSAJANSKI DOLUNO - Dulïna se nalaža tu-w Reġuni Friuli-Venezia Giulia. Göra Ćanïnawa na dilä di mërä ta-mi to Laško anu to Buško nazijun.


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Il Popolo Resiano, lotta contro l'imposizione all'appartenenza alla Minoranza Nazionale Slovena

venerdì 19 dicembre 2008

Gruppo Folkloristico Val Resia

                                                        170° anniversario


 


Ho fatto parte del Gruppo Folkloristico Val Resia per diversi anni e ho avuto il grande onore di suonare la zitira, per la prima volta in costume, a Venzone con Giuankala (Giovanni Di Lenardo). Era il 1971 e presidente all’epoca era il signor Felicito Tosoni, eroe della 2^ Guerra Mondiale. Molti sono stati gli zitirauzi (suonatori) con i quali ho suonato in diverse occasioni e che considero miei maestri, potendone ammirare la tecnica individuale. Attualmente la nostra musica popolare andrebbe confrontata con quella tradizionale, per non subire alterazioni. Nel 1998, su invito, ho partecipato attivamente ai festeggiamenti per il 160° anniversario del Gruppo Folkloristico. A quel tempo, le divergenze di opinioni che esistono ora in Valle circa la nostra cultura, non erano ancora emerse. Essendo ben nota da anni la mia convinzione, convalidata da studiosi, che la lingua resiana non sia un dialetto minoritario sloveno, opinione nettamente in contrasto con quella di alcuni dirigenti il Gruppo Folkloristico Val Resia, gli stessi hanno ritenuto opportuno non invitarmi alla manifestazione per il 170° anniversario con i miei aspiranti suonatori di zitira e di bunkula. Sarebbe stata l’occasione ideale per far conoscere pubblicamente i risultati ottenuti in questi anni dai piccoli artisti, nonché per stimolare altri a seguire le lezioni. Tali lezioni continuano tuttora a essere impartite grazie anche al contributo e alla volontà del Sindaco Sergio Barbarino, il quale mi ha conferito un attestato per gli ottimi esiti dell’iniziativa. Evidentemente, chi ha un’opinione diversa dai responsabili del Gruppo Folkloristico, non va tenuto in considerazione e men che meno va sostenuto.  Per questa mia convinzione rimarrò ignorato ed emarginato da parte di alcune persone, ma sono orgoglioso del mio operato per la Val Resia: non sono rimasto indifferente all’imposizione di certe leggi, convinto che, con l’inserimento dell’idioma resiano tra i dialetti sloveni, si sia violata la nostra pura originalità e siano sorti in Valle dei dissapori prima inesistenti. Mi compiaccio, comunque, per la partecipazione a questo importante avvenimento di alcuni dei miei allievi, iscritti al Comitato Identità e Tutela Val Resia, il quale si prodiga, sostenuto dalla maggioranza dei Resiani, per la tutela della nostra lingua. Il Gruppo Folkloristico Val Resia, essendo patrimonio di tutti i Resiani, forse, andrebbe gestito dall’Assessore alla Cultura del Comune di Resia,  per non subire eventuali condizionamenti. Un pensiero affettuoso va a tutti coloro che hanno fatto parte del Folklore, mossi da sincera passione, in quanto con il loro apporto,  hanno contribuito a preservare le nostre  tradizioni, le quali si possono far risalire precedenti all’esibizione a Udine, davanti all’imperatore d’Austria nel lontano 1838. Faccio i miei Auguri al nostro unico, originale ed invidiabile Folklore Resiano, esortando gli attuali dirigenti a guardarsi dalle imitazioni.


 


                                                                                                            Giovanni Micelli Zangarli


Novembre 2008


Propio oggi ho incontrato una persona di Resia che mi ha segnalato questo articolo apparso sulla Voce della Montagna (un giornale che viene venduto in tutta la montagna Friulana). Ho anche inserito una foto del Sig.Giovanni  con i suoi alunni datata Primavera 2008.


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