San Pietro al Natisone: Volantino sulla questione del bilinguismo nelle Valli.
I cittadini di San Pietro al Natisone hanno appreso che l'ex sindaco Giuseppe Marinig non si ripresenterà alle elezioni di giugno con la sua lista "La Nostra Terra" ma che rietrerà nella "Lista Civica", da lui abbandonata nel 2004 perchè giudicata incapace di spendere in tempi ragionevoli cotributi ottenuti e fortemente influenzata da alcune associazioni slovene: la Lega della Slavia Friulana ha distribuito, nei giorni scorsi, un volantino che accende il clima da campagna elettorale nel capoluogo valligiano e che, tacciando di incoerenza l'ex primo cittadino plaude all'opperato del sindaco in carica,Tiziano Manzini. E' stata la sua lista, "Rinnovamento Nuova San Pietro" -si afferma infatti-, a dire no al bilinguismo italo-sloveno a San Pietro al Natisone, nel rispetto della millenaria storia locale. Rinunciando alla sua lista, Marinig torna invece ad un gruppo che-sotto il sindaco Bruna Dorbolò, poi diventata presidente dell'Istituto per la cultura slovena di San Pietro al Natisone- approvò un documento comunale in cui si affermava che il Comune di San Pietro, assume lo sloveno quale elemento della propia identità storico-culturale. E nella Lista civica Marinig troverà pure giovan irappresentati sloveni. Il capogruppo consiliare di minoranza Simone Bordon si è già dicharato di lingua slovena; il consigliere Fabrizio Dorbolò, da parte sua, è stato candidato sloveno dell'Arcobaleno alle elezioni 2008. Cosa faranno i 300 elettori che nel 2004 hanno votato la Lista "La nostra terra" perchè anch'essi ritenevano la Lista civica troppo filoslovena? Chi non si riconosce nella minoranza slovena, cioè di patria slovena, a giugno se lo ricordi.
Questo articolo tratto dal Messaggero Veneto di Domenica 5 Aprile 2009, è veramente molto interessante, e dimostra come anche nelle Valli del Natisone, ci sia del fermento popolare a favore della difesa delle propie radici storiche.
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