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Il Popolo Resiano, lotta contro l'imposizione all'appartenenza alla Minoranza Nazionale Slovena

venerdì 30 ottobre 2009

MINORANZE LINGUISTICHE NELL'EUROREGIONE

Ruolo minoranze linguistiche

Sabato 31 ottobre, alle 9.30 presso la Sala Convegni dell'Università di Udine in Palazzo Antonini (v. Petracco) a Udine, si svolgerà il convegno internazionale di studi Il ruolo delle minoranze linguistiche nell'Euroregione. L'iniziativa è stata organizzata dal Comune di Udine, assieme all'Agjenzie Regjonal pe Lenghe Furlane (ARLeF) e al Centro Internazionale sul Plurilinguismo (CIP) dell'Università di Udine, e sarà l'occasione per parlare di minoranze in una dimensione europea. L'obiettivo principale di questa giornata di studi è quello di riflettere sul ruolo che le lingue meno diffuse avranno nell'Euroregione che sta nascendo. Accanto a ciò, si discuterà e rifletterà inoltre sul ruolo che la stessa Euroregione potrà avere nel settore della tutela e della promozione di queste lingue. Le relazioni verteranno in effetti su due aspetti: da un lato la situazione attuale della tutela delle minoranze, e dall'altro la prospettiva di sviluppo europeo.

Il convegno si aprirà con i saluti del Sindaco di Udine, prof. Furio Honsell, e del Presidente dell'Agjenzie, Lorenzo Zanon, per entrare poi direttamente nel vivo dell'argomento con un intervento dell'Assessore regionale Federica Seganti, delegata ai rapporti internazionali e comunitari, che spiegherà il progetto dell'Euroregione in dettaglio. Si passerà poi alla relazione della prof.ssa Fabiana Fusco del CIP che descriverà il panorama linguistico complessivo dell'Euroregione, un territorio vasto che si estende dal Veneto alla Croazia passando per la Carinzia. L'ultimo intervento introduttivo sarà quello del prof. Guglielmo Cevolin dell'Università di Udine che presenterà la situazione delle minoranze da un punto di vista giuridico.

Seguiranno quindi le relazioni più tecniche dei rappresentanti delle comunità di minoranza. Marco Stolfo parlerà della situazione delle minoranze nella nostra regione, con particolare attenzione a quella friulana. Maurizio Tremul, presidente dell'Unione Italiana, e Vito Paoletic della comunità degli italiani di Pola presenteranno la situazione della minoranza italiana in Slovenia e Croazia. Della minoranza slovena in regione parlerà Milan Bufon, presidente dell'Istituto Sloveno di Ricerca (SLORI) di Trieste, invece per illustrare la situazione carinziana interranno Stefka Vavti, ricercatrice del Slowenisches Wissenschaftliches Institut, e Marjan Sturm, presidente del Zentralverbandes Slowenischer Organisationen. Elsa Zardini, presidente dell'Union Generela di Ladins dles Dolomites, presenterà la minoranza ladina e Velia Plozner, componente della Comissione Consultiva per la minoranza germanofona, parlerà delle comunità germanofone della nostra regione, con riferimento anche alla nuova proposta di legge regionale per la tutela delle comunità di lingua tedesca.


La giornata però sarà totalmente dedicata alle lingue. Nel pomeriggio infatti, nella Sala Ajace del Comune di Udine, saranno organizzati diversi appuntamenti sul tema del plurilinguismo e della multiculturalità: un recital musicale e uno letterario, videoproiezioni, una esposizione di materiali prodotti nelle lingue regionali e un dibattito a più voci sul tema dal multilinguismo e della educazione plurilingue.


Notizia tratta dal sito http://www.adige.tv/?p=vedi&id=13482


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SABATO UDINE SARA' LA CAPITALE DELLE MINORANZE LINGUISTICHE


L’applicazione della legge di tutela per gli sloveni, in particolare con l’istituzione dello sportello in sloveno a Cividale, e la prossima riforma degli enti locali a livello regionale, anticipata dalla chiusura delle Comunità montane, sono stati i temi sui quali si è incentrato l’incontro tra alcuni rappresentanti delle organizzazioni SKGZ ed SSO della provincia di Udine ed il sindaco della cittadina ducale, Attilio Vuga. L’incontro si è tenuto venerdì 23 ottobre nella sede del circolo Ivan Trinko.
Introdotto da un saluto del presidente del circolo Ivan Trinko, Michele Obit, l’incontro con il sindaco di Cividale è proseguito con gli interventi di Luigia Negro e Giorgio Banchig, rispettivamente presidente della SKGZ e dell’SSO della provincia di Udine. Negro ha evidenziato le preoccupazioni di natura socio-economica lungo il territorio a ridosso del confine mentre Banchig ha posto le importanti questioni dello sportello per gli Sloveni a Cividale, previsto dalla legge 38, e della riforma regionale degli enti locali. Sul primo aspetto Vuga si è espresso favorevolmente, ricordando i colloqui al riguardo avuti a suo tempo con il prefetto Cernetig, precisando poi che i costi dell’ufficio non dovranno ricadere sulle casse comunali. Un passo per la realizzazione dello sportello sarà un prossimo incontro che, su iniziativa del prefetto di Udine, vedrà coinvolti i rappresentanti del Comune di Cividale, della Comunità montana, della Provincia di Udine, della Regione e del Comitato paritetico per i problemi della minoranza slovena.
Sulla riforma degli enti locali Vuga, che è anche presidente delle Autonomie locali, ha dichiarato molte perplessità riguardo i passi che la Regione sta compiendo dopo lo scioglimento delle Comunità montane, rilevando l’attuale incertezza nelle scelte da parte dell’esecutivo regionale. I rappresentanti della minoranza slovena hanno fatto sapere che una proposta, redatta dagli sloveni eletti nei consigli comunali in Benecia assieme a SKGZ ed SSO, verrà presto portata all’attenzione del commissario dell’ente montano.


Articolo tratto da http://www.novimatajur.it/main.php?page_id=articolo&id=856



 RESIANI, PARTECIPATE NUMEROSI.

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