ORE 15.00
MANIFESTAZIONE CON BANDIERE LISTATE A LUTTO PER L'UNITA' D'ITALIA
Lo stato Italiano, che considera i Resiani Sloveni in Italia.
Questa è una vergogna storica.
Più rispetto per coloro che con la vita hanno difeso il confine orientale e la Patria tutta.
A seguire, tutti ci recheremo al Centro Culturale, dove l''amministrazione comunale ha invitato la popolazione a partecipare all'evento denominato "Resia domani vista dai ragazzi".
L'evento avrà inizio alle ore 16:00 di giovedì 17 marzo p.v. e parteciperanno il coro monte canin ed il gruppo folkloristico val resia.
Per ulteriori informzioni http://www.comune.resia.ud.it/Notizia.1402.0.html?&no_cache=1&tx_ttnews[tt_news]=1008&tx_ttnews[backPid]=1400&cHash=a54e63935b
DAL MESSAGGERO VENETO
Festa dell’Unità cittadini a lutto: «Non siamo slavi»
RESIA. Bandiere listate a lutto a Resia per festeggiare il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. É la provocazione dell’associazione “Identità e tutela Val Resia”, che ha organizzato una manifestazione per giovedì con l’obiettivo di «dimostrare il proprio dissenso e il dolore per la perduta nazionalità italiana». Una protesta frutto dell’inserimento di Resia tra i comuni di minoranza slovena tutelati dalle leggi regionali e nazionali. Durante la protesta di giovedì, in programma dalle 15 alle 18 lungo le strade di Prato di Resia, i manifestanti porteranno al braccio fasce nere e alzeranno bandiere italiane listate a lutto. Per i componenti dell’associazione infatti, che già erano scesi in piazza in occasione della consegna, ad un residente, della carta d’identità bilingue (italiano-sloveno), lo Stato italiano e la Regione stanno mettendo a rischio la tipicità resiana del territorio. «Quel centinaio di resiani, caduti per il Tricolore nella prima e nella seconda guerra mondiale – afferma il presidente del sodalizio, Alberto Siega – non sarebbero felici di vedere l’attuale Resia inserita in una fantomatica minoranza slovena ed i suoi abitanti definiti “comunità nazionale slovena”. Non c’è soltanto la politica che divide gli italiani, ma anche una legiferazione che non asseconda l’unione nazionale bensì ne favorisce lo smembramento. Per noi cittadini del Nord-Est, di Resia e della Slavia Friulana c’é ancora un motivo plausibile per festeggiare l’anniversario? Quando, appunto, c’é in atto, grazie ad una illegittima e incostituzionale legge emanata “ad hoc”, un evidente e lucido progetto di annessione con conseguente perdita di identità culturale e allontanamento dalla Madre Patria».
Siega si scaglia contro i rappresentanti politici italiani e sloveni: i primi per non aver tutelato abbastanza le comunità resiane, i secondi per il tentativo di far passare la Val Resia come territorio sloveno: «Con esternazioni ed ingerenze arroganti, anche da parte del Console sloveno in Italia, si proclama le suddette terre di nazionalità slovena e si considera la popolazione ivi residente come “comunità nazionale slovena”, cioè sloveni in Italia. Pure il Primo Ministro sloveno, nel 2010 - conclude Siega – ha presentato una vibrata protesta all’Onu, reclamando l’applicazione della grafia slovena nella toponomastica resiana».
è una vergona festteggiare i 150 anni con il lutto ?
RispondiEliminaSì
RispondiEliminaè più vergognoso essere considerati COMUNITA NAZIONALE SLOVENA, cioè SLOVENI IN ITALIA, senza avere titolo ne appartenenza alla nazione slovena.
RispondiEliminaLa legge parla di minoranza LINGUISTICA slovena. Non è mica un caso che non si usi affatto l'aggettivo NAZIONALE.
RispondiEliminaFaccia copia e incolla delle parti del testo della legge 38/2001 dove "nazionale" è seguito da "slovena".
Anzi non può, perchè non ce n è.
Nota a margine dal titolo ---> "Non siamo slavi."
RispondiEliminaAgli Stati generali delle lingue minoritarie, in presenza dell'assessore regionale alla cultura Elio De Anna, Cristina Buttolo, assessore alla cultura del Comune di Resia ha detto dei resiani "Slavi sì, sloveni no."
Rispondendo al commento 5, confermo: Slavi SI, Sloveni NO.
RispondiEliminaBasta leggere l'articolo di oggi per capire ciò che vogliamo dire.
Il titolo non è corretto. Al posto della parola Slavi era più consono mettere la parola Sloveni.
Ossia volete dire che volete anche la tutela del vostro patrimonio genetico (cit. articolo)?!?!?!?!?!?
RispondiEliminaParlando di genetica, non andate molto lontano dagli estremismi della Seconda Guerra Mondiale....
al 7
RispondiEliminacon la differenza che noi siamo calpestati!!!!!
All'8.
RispondiEliminaNon vedo la connessione logica col concetto di patrimonio genetico. Il patrimonio genetico non centra niente con la lingua, visto che la lingua è un prodotto della mente e non del DNA.
Mi spaventa leggere sui giornali che si parli di "razza resiana".
..Quasi come si trattasse di cani yorkshire terrier o di cavalli lipizzani.
Siamo tutti persone, parlare di razze è spaventoso.
è spaventoso vedere scritto "razza resiana". è lei che lo dice. noi Resiani siamo un'etnia. scommetto che lo sapeva, ma continuate a provocarci.
RispondiElimina