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Il Popolo Resiano, lotta contro l'imposizione all'appartenenza alla Minoranza Nazionale Slovena

venerdì 25 gennaio 2008

Tutela minoranza, no a una legge che ghettizza

Una quarantina di consiglieri comunali di Cividale del Friuli e delle Valli del Natisone hanno risposto all'appello delle Liste civiche "Rinnovamento" di San Pietro al Natisone e "Uniti nel Rinnovamento" di Pulfero per partecipare al convegno indetto per approfondire i contenuti della legge regionale 205, del 23 ottobre scorso, sulla tutela della minoranza slovena del Friuli Venezia Giulia. L'incontro, che si è svolto presso la Trattoria "Al Giardino" del capoluogo val ligiano, è stato presentato dagli esponenti delle due Liste civiche, Aldo Sturam e Sandra Medves. Sono seguiti il saluto del Sindaco di San Pietro al Natisone, Tiziano Manzini, e l'introduzione di Ferruccio Clavora, presidente del Forum per la Slavia. La relazione principale è stata svolta dal consigliere regionale Roberto Molinaro che, dopo aver dettagliatamente illustrato il testo della legge ha, anche, fornito interessanti valutazioni sulle condizioni politiche dell'approvazione del provvedimento.Dal lungo, articolato e vivace dibattito che è seguito, sono emerse considerazioni di notevole spessore culturale e politico a conferma della grande attenzione che il provvedimento ha suscitato tra i consiglieri comunali dell'area moderata.


Con specifico riferimento al territorio della provincia di Udine, è stata espressa una unanime val utazione negativa su una legge che tende a ghettizzare la comunità di riferimento, creando antidemocratici meccanismi di privilegio a favore delle già consolidate organizzazioni slovene. E' stato inoltre rilevato che invece di tenere in considerazione le varie sensibilità identitarie presenti sul territorio, considerandole complementari e non contrapposte, si è invece preferito, ancora una volta, usare "la forza cogente delle istituzioni" per imporre soluzioni unilaterali e verticistiche, certamente non condivise dalla stragrande maggioranza della popolazione.


Al termine del convegno, gli intervenuti hanno concordato sulla necessità di continuare l'attività di approfondimento del testo di legge, di avviare un'azione di diffusione capillare dei contenuti del provvedimento e di sensibilizzazione dell'opinione pubblica locale e friulana per giungere alla definizione di eventuali azioni di tutela dei diritti dei cittadini delle Valli del Natisone, del Torre, di Resia , della Val Canale e di Cividale, che non si riconoscono nella nazionalità slovena - che la legge regionale 205 tutela abbondantemente - e che non intendono subire passivamente ulteriori strumentalizzazioni e prevaricazioni. L'obiettivo dichiarato è stato così riassunto da Aldo Sturam, uno dei promotori dell'importante iniziativa: «La gente delle Valli chiede la tutela delle proprie lingua e cultura, delle sue storiche tradizioni. Questa legge tende, invece, a tutelare realtà che da noi sono inesistenti. Con l'appoggio dei cittadini, stiamo avviando una decisa azione politica tesa ad impedire imposizioni dall'alto che, se applicate, snaturerebbero l'identità nazionale della nostra comunità. Arriveremo, se servirà a fare rispettare la nostra identità, fino al Parlamento europeo».


Nicola Sturam


Tratto da Gazzettino del 6 Gennaio 2008

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