SLAVIA FRIULANA-BENEIJA
Visita del sottosegretario sloveno Zorko Pelikan
Traguardi e difficoltà della comunità slovena
Visita del sottosegretario sloveno Zorko Pelikan
alle organizzazioni slovene
La necessità di una maggiore collaborazione tra la minoranza slovena in Italia e la Slovenia è emersa nel corso della visita (risalente allo scorso 22 ottobre) alla comunità slovena della Slavia friulana, del sottosegretario sloveno, responsabile dell’Ufficio per gli sloveni nel mondo e d’oltre confine, Zorko Pelikan, affiancato dal console sloveno a Trieste, Jo?e ?u?melj, e dalla responsabile per la collaborazione con l’area di confine Tadeja Drolc.
Pelikan è stato dapprima ricevuto presso il circolo culturale sloveno Ivan Trinko, a Cividale, dai rappresentanti delle organizzazioni della Slavia friulana e dai presidenti dell’Unione culturale economica slovena-Skgz, Rudi Pav?i?, e della Confederazione delle organizzazioni slovene-Sso, Drago ?toka. Al saluto introduttivo del presidente del circolo, Michele Obit, è seguito l’intervento del presidente della Skgz per la provincia di Udine, Jole Namor, che ha fatto il punto sui traguardi recentemente raggiunti dalla comunità slovena: l’istituzione della scuola media bilingue a San Pietro al Natisone, la definitiva approvazione della legge di tutela con la firma del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano; l’applicazione, da parte del Comitato paritetico, dell’articolo 10 della legge 38 sul bilinguismo visibile; al quale ha aderito un gran numero di comuni della provincia di Udine, compreso quello di Tarvisio-Trbi?, che intende valorizzare anche le lingue tedesca e friulana, ai quali si sono successivamente aggiunti quelli di Drenchia-Dreka e di Lusevera-Bardo.
Tra le difficoltà Jole Namor ha citato la necessità di favorire un maggior approccio dei giovani alla lingua e cultura slovene, compreso il dialetto, sintetizzando così un orientamento comune ai più importanti progetti che attualmente interessano la Slavia friulana.
Il presidente dello Sso per la provincia di Udine, Giorgio Banchig, ha sottolineato le difficoltà create da gruppi attivi che operano a danno della comunità slovena, tra i quali certi gruppi che hanno recentemente manifestato davanti al palazzo regionale e alcuni movimenti presenti nelle Vali del Natisone e del Torre. Ha, inoltre, ricordato il problema cronico della mancata ricezione dei programmi sloveni Rai in provincia di Udine.
Dal canto suo Pelikan ha informato i presenti sulla pubblicazione da parte dell’Ufficio da lui diretto del bando per l’assegnazione dei finanziamenti erogati dalla Slovenia alla minoranza slovena, alla quale, ha aggiunto, la prossima caduta del confine conferirà un ruolo particolare, prospettiva questa che infonde ottimismo sul suo sviluppo futuro.
Il presidente dello Sso, Drago ?toka, ha sottolineato la strumentalizazione politica della manifestazione davanti al palazzo regionale, auspicando in una pronta approvazione della legge regionale per gli sloveni. Oltre a condividere le previsioni ottimistiche, espresse da Pelikan, il presidente della Skgz, Pav?i?, ha elencato alcune priorità fondamentali per la Slavia friulana e la provincia di Udine: la necessità di allargare, in futuro, la rete scolastica bilingue anche ad altre valli e località per diffondere la conoscenza della lingua slovena standard; a questo proposito è stato istituito l’Istituto della cultura slovena che ha una funzione propositiva e promotrice e la cui priorità è data ora dall’istituzione del centro culturale multimediale, che dovrebbe dare ai giovani la possibilità di muoversi in un ambiente sloveno.
Pav?i? ha, inoltre, fatto riferimento alla questione dello spopolamento delle Valli montane, successivamente rispreso da Riccardo Ruttar, che va arginato ed affrontato solo promuovendo lo sviluppo economico di queste aree e della rete stradale. Il presidente della Skgz ha richiamato poi l’attenzione sulla prossima istituzione delle province in Slovenia , nell’ambito delle quali ha auspicato il conferimento di uno status speciale a quelle di confine e in cui risiedono le minoranze, in modo da promuovere a collaborazione tra le minoranze e la Slovenia. Ha concluso sottolineando la condizione a statuto speciale della regione Fvg, che sostiene attivamente anche la comunità italiana in Istria.
Il console ?u?melj ha sottolineato come nonnostante la prossima caduta dei confini, questi rimangano fortemente radicati nelle teste di alcuni ed è difficile espugnarli.
Sulla questione scolastica si è poi soffermata la direttrice della scuola bilingue, ?iva Gruden, la quale oltre a ricordare l’esistenza di corsi di lingua e dialetto sloveni nelle valli del Torre, Resia e Val Canale, organizzati in base alla legge 482, per i quali però i finanziamenti regionali e statali non sono sufficienti, ha sollevato la necessità nella provincia di Udine di un albo di insegnanti abilitati all’insegnamento della lingua slovena.
La presidente dell’Istituto per la cultura slovena, Bruna Dorbolò, ha sottolineato la necessità di valorizzare il fatto che la gente che risiede nelle aree di confine, in Itaia e in Slovenia, è accomunata da lingua, cultura, usi e costumi simili.
Sulla questione ecomonica è intervenuto Stefano Predan, che opera nell’ambito della Kme?ka zveza, il quale ha sottolineato l’importanza del collegamento tra i piccoli comuni, dei progetti europei e della collaborazione con l’Euroservis e dell’attività agricola in relazione a quella conomica. All’incontro a Cividale, nel corso del quale si è parlato anche dell’impegno profuso per l’istituzione della Consulta slovena. è seguito quello a Taipana e a Ugovizza, presso il circolo culturale sloveno Planika, nella Val Canale. Alla presenza di ?toka e Pav?i?, il presidente del Planika, Rudi Bartaloth, del circolo culturale sloveno di Resia Rozajanski dum, Luigia Negro, e Sandro Quaglia hanno illustrato a Pelikan l’operato delle organizzazioni slovene locali, le aspettative e opportunità per il futuro sviluppo della lingua e cultura slovene.
M.A. / C. R. (Primorski dnevnik, 23. 10. 2007)
Pelikan è stato dapprima ricevuto presso il circolo culturale sloveno Ivan Trinko, a Cividale, dai rappresentanti delle organizzazioni della Slavia friulana e dai presidenti dell’Unione culturale economica slovena-Skgz, Rudi Pav?i?, e della Confederazione delle organizzazioni slovene-Sso, Drago ?toka. Al saluto introduttivo del presidente del circolo, Michele Obit, è seguito l’intervento del presidente della Skgz per la provincia di Udine, Jole Namor, che ha fatto il punto sui traguardi recentemente raggiunti dalla comunità slovena: l’istituzione della scuola media bilingue a San Pietro al Natisone, la definitiva approvazione della legge di tutela con la firma del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano; l’applicazione, da parte del Comitato paritetico, dell’articolo 10 della legge 38 sul bilinguismo visibile; al quale ha aderito un gran numero di comuni della provincia di Udine, compreso quello di Tarvisio-Trbi?, che intende valorizzare anche le lingue tedesca e friulana, ai quali si sono successivamente aggiunti quelli di Drenchia-Dreka e di Lusevera-Bardo.
Tra le difficoltà Jole Namor ha citato la necessità di favorire un maggior approccio dei giovani alla lingua e cultura slovene, compreso il dialetto, sintetizzando così un orientamento comune ai più importanti progetti che attualmente interessano la Slavia friulana.
Il presidente dello Sso per la provincia di Udine, Giorgio Banchig, ha sottolineato le difficoltà create da gruppi attivi che operano a danno della comunità slovena, tra i quali certi gruppi che hanno recentemente manifestato davanti al palazzo regionale e alcuni movimenti presenti nelle Vali del Natisone e del Torre. Ha, inoltre, ricordato il problema cronico della mancata ricezione dei programmi sloveni Rai in provincia di Udine.
Dal canto suo Pelikan ha informato i presenti sulla pubblicazione da parte dell’Ufficio da lui diretto del bando per l’assegnazione dei finanziamenti erogati dalla Slovenia alla minoranza slovena, alla quale, ha aggiunto, la prossima caduta del confine conferirà un ruolo particolare, prospettiva questa che infonde ottimismo sul suo sviluppo futuro.
Il presidente dello Sso, Drago ?toka, ha sottolineato la strumentalizazione politica della manifestazione davanti al palazzo regionale, auspicando in una pronta approvazione della legge regionale per gli sloveni. Oltre a condividere le previsioni ottimistiche, espresse da Pelikan, il presidente della Skgz, Pav?i?, ha elencato alcune priorità fondamentali per la Slavia friulana e la provincia di Udine: la necessità di allargare, in futuro, la rete scolastica bilingue anche ad altre valli e località per diffondere la conoscenza della lingua slovena standard; a questo proposito è stato istituito l’Istituto della cultura slovena che ha una funzione propositiva e promotrice e la cui priorità è data ora dall’istituzione del centro culturale multimediale, che dovrebbe dare ai giovani la possibilità di muoversi in un ambiente sloveno.
Pav?i? ha, inoltre, fatto riferimento alla questione dello spopolamento delle Valli montane, successivamente rispreso da Riccardo Ruttar, che va arginato ed affrontato solo promuovendo lo sviluppo economico di queste aree e della rete stradale. Il presidente della Skgz ha richiamato poi l’attenzione sulla prossima istituzione delle province in Slovenia , nell’ambito delle quali ha auspicato il conferimento di uno status speciale a quelle di confine e in cui risiedono le minoranze, in modo da promuovere a collaborazione tra le minoranze e la Slovenia. Ha concluso sottolineando la condizione a statuto speciale della regione Fvg, che sostiene attivamente anche la comunità italiana in Istria.
Il console ?u?melj ha sottolineato come nonnostante la prossima caduta dei confini, questi rimangano fortemente radicati nelle teste di alcuni ed è difficile espugnarli.
Sulla questione scolastica si è poi soffermata la direttrice della scuola bilingue, ?iva Gruden, la quale oltre a ricordare l’esistenza di corsi di lingua e dialetto sloveni nelle valli del Torre, Resia e Val Canale, organizzati in base alla legge 482, per i quali però i finanziamenti regionali e statali non sono sufficienti, ha sollevato la necessità nella provincia di Udine di un albo di insegnanti abilitati all’insegnamento della lingua slovena.
La presidente dell’Istituto per la cultura slovena, Bruna Dorbolò, ha sottolineato la necessità di valorizzare il fatto che la gente che risiede nelle aree di confine, in Itaia e in Slovenia, è accomunata da lingua, cultura, usi e costumi simili.
Sulla questione ecomonica è intervenuto Stefano Predan, che opera nell’ambito della Kme?ka zveza, il quale ha sottolineato l’importanza del collegamento tra i piccoli comuni, dei progetti europei e della collaborazione con l’Euroservis e dell’attività agricola in relazione a quella conomica. All’incontro a Cividale, nel corso del quale si è parlato anche dell’impegno profuso per l’istituzione della Consulta slovena. è seguito quello a Taipana e a Ugovizza, presso il circolo culturale sloveno Planika, nella Val Canale. Alla presenza di ?toka e Pav?i?, il presidente del Planika, Rudi Bartaloth, del circolo culturale sloveno di Resia Rozajanski dum, Luigia Negro, e Sandro Quaglia hanno illustrato a Pelikan l’operato delle organizzazioni slovene locali, le aspettative e opportunità per il futuro sviluppo della lingua e cultura slovene.
M.A. / C. R. (Primorski dnevnik, 23. 10. 2007)
bravi. non c'è che dire
RispondiEliminaNon solo bravi.
RispondiEliminaaspettate le elezioni e vedremmo: manifesti, candidati, associazioni che saranno tutte di minoranza slovena e in chiara stampa sloveno standar, la vedrem ben bella. Sbugan
Almeno adesso sappiamo cosa e dove vogliono andare, questi presunti resiani(con la r minuscola).
RispondiEliminavoglio la carta di identità bilingue e l'abbonamento gratuito al primorskj djevnik siate buoni... e anche la gloriosa zastava 101 o la yugo 45
RispondiEliminasloveno, cultura slovena, dialetto sloveno, organizzazioni slovene, scuola slovena, insegnanti sloveni . . . ecc. mi viene da vomitare . . . .
RispondiEliminaal n°2 : ehi leone del '46, alle prossime elezioni, tra le associazioni di minoranza slovena che hai menzionato, ci sarà anche Identità e Tutela? Bilancia del '49
RispondiEliminaAl n 4
RispondiEliminaGentilissimo signore, siamo spiacenti di comunicarLe che i premi da Lei richiesti sono esauriti. Siamo felici di inviarLe in sostituzione un pacco di "Rotoloni di carta Regina " Quelli che non finiscono MAI ".
La Direzione
al nr. 7
RispondiEliminaUffi. E io ke speravo in un buon paitto di cevapcici inaffiato da una sana bottiglia di terrano e per finire una palacinca con pelicovec, invece niente. pensavo di aver vinto qualcosa e avevo già invitato i miei amici matej, stanko, jonca ecc. vabbè toccherà acconetntarci del messaggero veneto e di una fiat
Al n°4: potrebbe andare a Stolvizza,in quell'ufficio che tutti conosciamo,dove si può ottenere tutto quello che Lei desidera.Coraggio.
RispondiEliminaDimenticavo,si ricordi di dichiararsi sloveno.Vada prima a scuola di lingua slovena,così farà un figurone,e vedrà che l'assumeranno sicuramente in qualche ufficio o sportello per sloveni, tipo Comunità montana,Cooperative Slovene ecc..
E se deve cambiare macchina potrebbe combinare a buon prezzo una Zastava.Mi raccomando appena avrà notizie ci faccia sapere. DL1
al n.8
RispondiEliminaSicuramente la carta Regina, come consigliata dal n.7,esperto in materia, è più igenica del giornale e poi costa di meno perchè acquistare un giornale al giorno non sarebbe economico. Sì, perchè siete in molti e tanti giornali a resia non si trovano.
?
RispondiEliminamica si guida zastava in slovenia??
ma dove viviamo, apriamo gli occhi