ROSAJANSKI DOLUNO - Dulïna se nalaža tu-w Reġuni Friuli-Venezia Giulia. Göra Ćanïnawa na dilä di mërä ta-mi to Laško anu to Buško nazijun.


IL SITO DEDICATO A TUTTO IL POPOLO RESIANO CHE TENACEMENTE CONTINUA A DIFENDERE LINGUA,CULTURA E TRADIZIONE


Il Popolo Resiano, lotta contro l'imposizione all'appartenenza alla Minoranza Nazionale Slovena

martedì 1 dicembre 2009

LA NOSTRA ZITERA PASSATA PER MUSCA E DANZA SLOVENA

Il Complesso folcloristico ISKRAEMECO


http://www.iskraemeco.si/iskraemeco/folklora/folklor.nsf


Se volete contattarli:  marija.senk@gmail.com


Scrivono :


Siamo abituati ad asserire: Il nostro Paese č bello. Lo diciamo agli amici, agli ospiti stranieri – ammettendo und sentimento di fierezza, dato che tutto ciň č vero. La nostra Slovenia č meravigliosa. Rappresentando un piccolo mondo nel cuore d’Europa, all’incrocio delle strade che conducono dal freddo Nord verso il mite Sud, seguendo il sole dall’alba al tramonto del Occidente. I suoi splendori compaiono ad ogni luogo: nella pianura di Pomurje, sulle maestose vette dei monti, nelle valli distanti di Gorenjska, sulle allegre colline ondeggianti di Dolenjska, nell’amarezza del Caroso, finento a specchiarsi nell’azzurro del Mare Adriatico.
La struttura geografica ed etnologica del territorio sloveno č molto varia, la tradizione delle danze folcloristiche č invece piů omogenea.
I tipi di danza sloveni sono numerosi e contemporaneamente simili tra loro, tranne in Resia, Bela Krajina e Prekmurje.
La vicianza geografica dei Paesi germanici ebbe un effetto determinante sulla tradizione popolare slovena, trasmessa dai operai "trantarji" e soldati – i sounatori che si trasferivano da un paese all’altro nel Impero Austro-ungarico, in quel tempo esteso su buona parte d’Europa Centrale.

Le danze a coppia, d’origine meno antica (dal XVII al XIX secolo) erano le piu numerose. La gente le accettava e modificava soddisfacendo il proprio sentimento ed il carattere. I contenuti delle tradizioni popolari ci presentano la vita d’un popolo, sono disposte a cambiamenti e talvolta possono anche scomparire.


In mezzo a una valle alpina delle Alpi Giuliane occidentali si trova geograficamente chiusa Valle di Resia, dove fino ai nostri giorni si e mantenuta tra la popolazione indigenea slovena la piu arcaica musica tradizionale di tutto il territorio dove si parla la lingua slovena. Gomparandole con le danze folkloriche degli altri Sloveni le danze dei Resiani rivelano un aspetto caratteristico del tutto particolare. In Valle di Resia si conosce e si balla una sola danza, chiamata "Resijanka" – la danza della Resia. Si balla in coppia, pero i due danzatori non si tengono mai, ballando invece scambiano continuamente soltanto le loro posizioni pricipali contrapposte. Il passo di danza non e sempre stabilito, i danzatori tendono ad improvvisare, ballano anche in tre o "in croce", dove il corso di una coppia s’incrocia con quello di un’altra. L’accompagnamento strumentale viene reallizzato con un violino e un violoncello.


ps.: Testo tratto dal sito in Lingua Italiana del Gruppo sopra citato

7 commenti :

  1. Caro Franco,
    ho cercato di mandare un mail all'autrice di quest'articolo usando l'e-mail inserito nell'articolo, ma putroppo non funziona.Te lo mando sulla tua posta elettronica, forse tu potrai farglielo pervenire, mi sta veramente a cuore, lo puoi anche inserire qui sul Blog (eliminando tutti i passagi che vuoi, ormai mi conosci e sai che sono una che dice pane al pane e vino al vino, non posso fare altrimenti).
    Se possibile mi piacerebbe anche avere l'indirizzo privato o del giornale per il quale Ella lavora. Ciao e grazie di tutto.
    Alba

    P.S. per la Centrale hai perfettamente ragione.

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  2. Dear Sir Klemen Spehar,

    Thank you for your reply and remarks which I have just now read.

    I must point out, however, that I addressed my letter to your President as it seemed to me, erroneously perhaps, that the author the article in question was in fact Ms Senk. If this i not the case, I apologise for having incorrectly addressed my remarks.

    My sole purpose in writing was to enlighten the author of the article that Resia was never part of Slovenien and that its inhabitants do not speak Slovenian. I need no expert to add to my already comprehensive knowledge of the more that millennial (XIV... Centuries) history of my village Resia.

    Yours faithfully
    Alba Di Lenardo Vissach

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  3. scusate omessa la firma senza volere. il post 7 è mio. Franco Calligaris

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  4. Ciao Franco,

    sono la Alba e non vedo l'ora di conoscere te e la tua famiglia (un giorno che spero non si avveri troppo lontano), carissimo Franco tu , tutti i resiani ed io sappiamo benissimo che nessun resiano, a meno che non abbia studiato lo sloveno, potrà mai capire un testo scritto in lingua slovena. Se si sente parlare lo sloveno si può capire qua e la qualche parola, come d'altronde si capiscono molti vocaboli quando si ascoltano altre lingue slave come lo slovacco, polacco, ceco, russo, croato,  etc. (parlo per esperienza). Quanto al "Fior fiore di studiosi", sappiamo benissimo che sono spesso di parte,  e, scrivono per chi li paga.
    Il Resiano DOC ha tanta, tantissima dignità, non ha denaro, ha solo voce in abbondanza per gridare: vogliamo rimanere ciò che i nostri padri erano.
    Löpö stuj, ne döbre Vinahte anu nö bujsë novë lëtu 2010. Cemo se videt tana Rushië. Mandi  Albizzä (mi suso per alcuni accenti che la mia tastiera non possiede.

    P.S.:Penso che un po' tutti i resiani conoscano l'inglese,comunque se c'è bisogno di una traduzione non c'è nessun problema, basta che Franco Di Lenardo mi autorizzi a farla.

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  5. traduzione IT commento 5
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    In primo luogo sono spiacente doverLe scrivere in ingua inglese.

    Questa è la nostra risposta al messaggio elettronico che è apparso il 1° dicembre per non si sa ben quale scopo e sarebbe rimasto mestamente anonimo se i Suoi commenti non fossero stati inviati al Presidente del nostro gruppo signora Marija Senk.

    Non sappiamo proprio per quale motivo qualcuno ha copiato dal nostro vecchio sito alcuni passaggi, i quali, pochi giorni dopo, hanno provocato la Sua tumultuosa reazione.

    Noi non vogliamo commentare le Sue pretese affermazini e dichiarazioni perché provocherebbero inutili reazioni da ambo le parti, ma malgrado questo, abbiamo già trasmesso la sua corrispondenza alle competenti Istituzioni in Slovenia, i cui esperti decideranno se una risposta seria a livello ufficiale sia del tutto necessaria.
    ........
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  6. traduzione IT commento 6

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    La ringrazio per la Sua risposta nonché osservazioni che ho appena avuto modo di leggere.

    Nondimeno, Mi devo di spiegarLe che ho inviato la mia lettera al Vostro Presidente, perché, mi era sembrato, probabilmente erroneamente, che l'autore dell'articolo in questione fosse (- visto l'indirizzo elettronico riportato -) la signora Marija Senk. Se non dovesse essere il caso, mi dispiace di averLe indirizzato il mio scritto (e me ne scuso).

    In effetti, il mio unico scopo, inviando questo scritto, era di spiegare all'autore dell'articolo che la Val Resia non ha mai fatto parte del territorio sloveno, che i suoi abitanti non sono indigeni sloveni e che i resiani non parlano lo sloveno.

    Non ho bisogno della risposta di nessun esperto, non ho niente da aggiungere alla mia già ampia conoscenza della più che millenaria storia (XIV secoli) del mio paesello "Val Resia"
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