Lo ribadisce il consigliere regionale del PD Sandro Della Mea dopo averlo dichiarato anche a Venzone a un convegno che parlava proprio di parchi e dei benefici del sistema del Tech-Park.
"Sapevamo - aggiunge - che la manovra impostata al risparmio avrebbe riguardato anche i fondi da destinare al sostegno dei parchi e, nell'intento di ridurre allo stretto necessario i tagli previsti, abbiamo assunto un atteggiamento responsabile di collaborazione e proposta, certi che la tutela dell'ambiente e lo sviluppo economico dei territori montani avrebbero avuto un occhio di riguardo. Purtroppo però, e con rammarico, dobbiamo ora constatare che ancora una volta sono state disattese le nostre indicazioni e che i tagli annunciati sono stati confermati con una riduzione delle risorse da destinare che supera il 40%.
"E' evidente che gli importi ipotizzati riescono a malapena a garantire le spese di ordinaria gestione degli Enti parco e che non permetteranno la realizzazione di programmi di valorizzazione e tutela dell'ambiente, di sviluppo sostenibile dei territori e di attività didattica e sociale.
"Pur condividendo le necessità di contenimento della spesa, risultano inaccettabili provvedimenti che colpiscono pesantemente, creando danni irreversibili, settori particolarmente strategici per la sopravvivenza e lo sviluppo di quelle aree impegnate ad assorbire i disagi della crisi e nel contempo superare le difficoltà create loro da condizioni di svantaggio reali e oggettive.
"Con l'istituzione dei parchi era stata imboccata con decisione la strada della promozione e dello sviluppo e in quella direzione si vuole proseguire continuando a investire in progetti. E' pertanto auspicabile riequilibrare i tagli proposti per il settore, perlomeno parificandoli a quanto sta avvenendo per gli altri comparti, dove ci si attesta su riduzioni del 30% circa.
"Da parte nostra - conclude Della Mea - proporremo in Aula un emendamento mirato al recupero delle risorse necessarie per garantire agli Enti parco di operare nella maniera auspicata da tutti. La valorizzazione ambientale e lo sviluppo sostenibile, in specie in ambito turistico e agricolo, restano elementi strategici per il futuro della nostra regione e lo sviluppo economico dei territori montani e perciò non possono in nessun caso passare in secondo piano".
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