È stata depositata in Consiglio regionale una petizione popolare, sostenuta da 1.040 firme e promossa dal Consiglio comunale di Medea (GO), che chiede l'applicazione della legge nazionale 482 sulla tutela delle minoranze linguistiche - in questo caso quella friulana - nell'organizzazione scolastica.
La riforma Gelmini pone limiti cogenti nella formazione delle classi e per il mantenimento dei plessi scolastici. A essere penalizzati sono i piccoli Comuni - oggi Medea ma domani chissà quanti altri - non in grado di formare classi con un numero sufficiente di alunni.
Tale situazione favorisce la dispersione, ossia il fatto che i giovani studenti sono costretti a iscriversi in scuole di altri Comuni, e ha in queste piccole realtà un effetto domino, in quanto porta anche alla chiusura gli asili in mancanza di una continuità didattica.
L'applicazione della legge 482, a giudizio dei firmatari, potrebbe quindi essere vista come uno strumento di autotutela della comunità regionale. Così la petizione chiede alla Regione una risposta di responsabilità per una battaglia di principi che riguarda non un singolo Comune, ma la gestione dell'istruzione in senso federale, da portare avanti con gli strumenti che sono propri della nostra specialità.
La petizione verrà trasmessa alla Commissione consiliare competente per il suo esame.
Tratto dal sito
http://www.consiglio.regione.fvg.it/pagine/comunicazione/comunicatistampa.asp?comunicatoStampaId=12375
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