Incontro tra il Presidente della Paritetica per la Minoranza Nazionale Slovena lo Sloveno BOJAN BREZIGAR , l'Amministrazione Comunale con a Capo il Sindaco Sergio Chinese, e alcuni rappresentanti di Identità e Tutela Val Resia.
Da ricordare che la giornata di mobilitazione da parte di I.T.V.R. .oltre all'incontro in questione, è stata seguita da un presidio davanti al Comune di Resia da parte di una ventina di sinpatizzanti con cartelli e striscioni inneggianti alla Resianità del Popolo Resiano e contro l'imposizione della Minoranza Nazionale Slovena che considera i Resiani Sloveni
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giovedì 16 giugno 2011
Comune di Resia 13 giugno 2011
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Le fotografie documentano ampiamente e visivamente che l’incontro tra il Presidente della Paritetica per la Minoranza Nazionale Slovena, l’Amministrazione comunale, con a capo il sindaco, ed alcuni rappresentanti di Identità e Tutela Val Resia, è effettivamente avvenuto il giorno 13 giugno 2011. Ma i Resiani non residenti, oltre alle foto che evidenziano l’incontro, non avendo altre fonti di notizie, aspirerebbero conoscere anche il contenuto e le conclusioni finali di questa riunione. Penso di poter interpretare il desiderio di buona parte dei nostri compaesani, se così non fosse chiedo almeno di poter soddisfare la mia curiosità.
RispondiEliminaGrazie. Franco Tosoni
Dalle facce.....
RispondiEliminaMi rivolgo al commento 2.
RispondiEliminaCosa vuol dire: dalle facce.............
Sapientone, perchè non vieni tu in prima linea a rimediare ai pasticci di Sergio Barbarino?
Dopo tantissimo tempo ho avuto modo di leggere l'ultimo "bollettino" Nas glas. Ci sono numerose pagine dedicate alla Storia della scuola, a Resia e alcune riflessioni. Pensavo, scorrendo le pagine, di trovare, soprattutto nelle riflessioni, qualcosa di interessante. Lasciando perdere la "discendenza" del Resiano....come si può pensare di salvarlo , istituendo una scuola di Sloveno? Se parlassero di arricchimento culturale potrei anche esser d'accordo (perchè poi sloveno e non altre lingue) ma che si dica che per salvare il Resiano dall'estinzione si debba iniziare ad imparare lo Sloveno è davvero inconcepibile. Si estinguerebbe sull'istante!
RispondiEliminaPer salvare la nostra lingua bisogna parlarla, come ce l'hanno tramandata per secoli i nostri avi e per non perdere i vocaboli scriverla, così come si pronuncia. Essendo insegnante e quindi pensando ai bambini, immagino la grossissima difficoltà che incontrerebbero leggendo per esempio le favole della Paletti (ma da chi le ha imparate? Io non le conosco, pur essendo resiana di gentitori, nonni, bisnonni ....resiani, purosangue insomma) per non parlare della scrittura, che con tutti quegli accenti gravi, acuti, dieresi......che alla fine stravolgono i suoni del Resiano.
Che fatica, per me che sono Resiana , leggere e comprendere il significato di quel testo!!! Cari lettori ho letto anche che per salvare le scuole a Resia è necessario aprire una scuola bilingue Italiano/Sloveno. Strano....., non sapevo che anzichè il numero degli alunni fosse necessario aprire una scuola bilingue guarda caso di Sloveno. Ma chi scrive su questo giornale si rende conto delle stupidaggini che va dicendo? Ho voluto esprimere queste considerazioni personali perchè tutto può aiutare a salvaguardare il NOSTRO RESIANO.
Saluti ( sempre io Graziella)
io penso che dal punto di vista didattico un ragazzo che impara anche lo sloveno è poi molto più difficile che abbandoni il resiano come uno che sa solo l'italiano, che non c'entra molto con il resiano. forse questo dovrebbero prendere in considerazione anche alcuni amministratori e politici. La lingua italiana, d'altro canto, che tanto amiamo, forse non ci rendiamo neanche conto quanti "danni" ha fatto al resiano. io rimpiango ancora che il resiano non è più così puro e originale come una volta, senza inutili italianismi
RispondiEliminaCommento 8:
RispondiEliminaUna volta non c'erano le macchine,la televisione,i telefonini.
La gente nasceva e a volte moriva senza uscire dalla Val Resia.
I soli capo famiglia partiva per 3 - 6 - 8 mesi. Chi come ambulante,chi come arrotino o commerciante. Le mogli ,i figli e gli anziani rimanevano nei paesi lavorando la terra e allevando il bestiame. La Lingua Resiana continuava a essere parlata tranquillamente. Non vi erano grandi contatti esterni che potevano "inquinare" la parlata.
A volte venivano importati dei vocaboli da chi rientrava dai lunghi mesi di lavoro passati chissà dove.
Esempi?
Dal Friuli la parola ATOR (andare in giro)
Dall'Austria la parola CARTUFULA ( a San Giorgio così si dice Patata, mentre nelle altre frazioni si usa ancora la parola CRIMPIR)
E che dire dei vari modi di dire tramandati grazie a Preti giunti dall'est Europa. Tipo: Sbuhon (che a San Giorgio e a Prato viene usato come saluto, mentre a Oseacco significa Buonanotte, seguito da Boa Jumo che vuol dire IN NOME DI DIO).
Oggi purtroppo le nuove tecnologie stanno rivoluzionando il mondo.
Basta guardare internet, che sta ribaltando, con i suoi canali, l'intero mondo Arabo non solo.
La televisione sta ancora facendo la parte del leone, ma con il tempo internet scombussolerà tutto e tutti. Nel nostro piccolo possiamo salvare ciò che è stato (foto, audio, video) di ciò che i nostri "vecchi" ci hanno lasciato.
Se possibile parlare con i propi figli il Resiano e raccontare loro la verità su ciò che eravamo e chi siamo veramente.L'orgoglio deve essere la nostra "arma"migliore.
Mi dispiace dirlo, ma credo fermamente che chi dice che insegnare lo Sloveno a Resia salva il Resiano, dice una grande stronzata. La Legge imposta contro la volontà Popolare, è stata voluta dai soliti "ignoti" che, guarda caso, hanno interessi finanziari da difendere, dopo che li hanno ottenuti.
La penso come Lei sul rimpianto. Ancora oggi guardando vecchie foto, penso a mia Nonna. E mi viene in mente quando si incavolava con le galline e in continuazione gridava - SACRABOSCHE DUSCIO - .
ehehe bei tempi.
Nel mondo molte persone parlano due o più lingue,distinguendole senza interferenze di alcun genere,i bambini che parleranno oltre all'italiano anche il resiano e perchè no,lo sloveno sapranno certamente distinguere gli idiomi.Sapendo l'italiano,lo sloveno e il tedesco ad esempio valorizerranno certamente anche il resiano.Ce lo insegna l'esperianza di alcune realtà bilingui e plurilingui,basta solamente cercare per l'Europa realtà simili alla nostra e farne tesoro.Tutto questo dovrà essere accompagnato da un uso attivo e consapevole di una lingua che è realmente a rischio anche a causa dell'italianizzazione(intesa come contaminazione).Perchè se da un punto di vista l'italiano con la sua storia e cultura è parte integrante e imprescindibile della popolazione,dall'altra rende il resiano sempre meno resiano,eroso dalla terminologia in uso.
RispondiEliminase posso commento il commento 8 :::))))
RispondiEliminaehh si bei tempi , come dissi , forse si stava meglio quando si stava peggio.
diciamo parlando del Resiano , di Resia etc. , bisogna come sta' facendo giustamente Franco , reperire tutto il materiale possibile , scritto voce ,
perche' tra poco si rischia ..........di aver in mano un pugno di sabbia.
per la lingua che io penso che ,le possibilita ' di salvezza , siano ridotte ahime , ad un lumicino ( troppa influenza esterna , TV etc. la gente non tende piu'a parlare in dialetto ) ,
e studiare lo sloveno.................porterebbe ancor di piu' fuori strada ......
ma poi perche' studiare lo sloveno? qui razionalmente non capisco...
Franco e' un sognatore , un romantico, persona che particolarmente nel vedere il vecchio mondo....ne e' rimasto colpito , se pensiamo ad oggi .........
son passati 40 Anni , ma sembrano passati 400 anni.
ti capisco Franco.
Nessuno vuole far estinguere il resiano.Probabilmente qualcuno con la scusa dell'unicità della lingua vuole solamente mantenere ciò che è stato inculcato durante le campagne anti-slave.
RispondiEliminaE dai !!! ..... col vittimismo sloveno.(campagne antislave!?!?)
RispondiEliminaEd ora sono arrivati i vendicatori sloveni che vogliono distruggere resia e la slavia friulana(responsabili ??) trasformandole in nazione slovena!.....
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