Sono salito con l'auto da Tarcento a Musi nella Val Torre e disceso
da Villanova delle grotte a Torlano: non c'è un bar aperto salvo al
terminal. Di domenica. scendono turisti dalla Slovenia ma nessuno si
ferma, qualche escursionista esplora questa natura incontaminata.
Tutto è cambiato! una volta c'era la pesca sportiva, funzionavano gli
affittacamere, c'erano posti di ristoro e col fondovalle c'era un
discreto scambio commerciale. Dopo il terremoto i locali pubblici non
si sono adeguati ad un possibile turismo, non esiste un progetto
turistico , un ecomuseo.... sono pochi i tratti con i guardrail
nuovi,, la segnaletica è insufficiente. In verità ila Comunità
Montana e i comuni non hanno fatto miracoli.... ed i politici (salvo
quelli sloveni) qui non si fanno vivi. Al posto dell'Aquila
patriarcale e del tricolore
a Monteaperta ho visto fissata ad una
casa la bandiera slovena e penso a quella italiana fatta togliere
da un sindaco a Taipana alcuni anni fa.
Vorrei solo ricordare ai
benpensanti che ancora questo territorio è Friuli,non è mai stato
occupato in modo stabile da un esercito sloveno che la storia sociale
ed economica è strettamente legata al Friuli e così l'attuale lingua
parlata da poche persone. Dal punto di vista etnico la comunità è un
ceppo slavo di antica origine non "recente" e che gli abitanti
parlano bene l'italiano ed il friulano e lo stesso po nasim è ricco
di vocaboli friulani o comunque tratti dalla lingua friulana.
E' forse il caso di studiare meglio queste condizioni coi precari della
montagna , delle Alpi e Prealpi Giulie, proporre qualche serio
progetto anche nel campo energetico ,boschivo,alimentare, qualche
iniziativa sperimentale almeno finchè vi abita qualche coraggioso
abitante.
Non è impossibile!!!??
PAOLO PELLARINI
per tutelare la cultura e le tradizioni di questa
particolare civiltà alpina.
In verit
martedì 21 giugno 2011
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