SABATO 28 GENNAIO 2012 ORE 10
presso Sala Consiliare del Comune di Resia in via Roma 21 a Prato di Resia
Si terrà la presentazione con proiezione con immagini digitali. del progetto Culturale e Turistico dal titolo "La Grande Guerra in Val Resia".
“La Grande Guerra in Val Resia”. E’ questo il titolo del progetto culturale e turistico che sarà presentato sabato alle 10 nella sala consiliare del Comune di Resia. Interverranno il sindaco Sergio Chinese, l’assessore comunale alla Cultura Cristina Buttolo, il coordinatore storico del progetto Marco Pascoli, il presidente della Provincia di Udine Pietro Fontanini e il presidente della Regione Renzo Tondo. Un’iniziativa per analizzare gli anni della Grande Guerra fornendo informazioni e descrizioni sui luoghi e sulle vicende che hanno interessato la Val Resia tra il 1915 e il 1918. Tra gli episodi più significativi, la “rotta” di Caporetto. «Il 24 ottobre 1917, dopo due anni e mezzo in cui l’esercito italiano si era tenuto prevalentemente all’offensiva – si legge una delle schede del progetto – la 14ª Armata austro-germanica scatenò la 12ª Battaglia dell’Isonzo, sviluppatasi nel famigerato “Sfondamentodi Caporetto”. In un solo giorno di fuoco, il fronte italiano fu disarticolato lasciando via libera alle divisioni d’attacco austro-ungariche e germaniche».
Proprio nella “Giornata della memoria” (oggi) istituita in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti, a Prato di Resia sarà ricordato il sacrificio dei deportati nei campi di sterminio nazisti.
Luigi Barbarino, Ermando Buttolo, Odorico Lettig, Antonio Coss, Luigi Clemente, Antonio Moznich, Giulio Predebon, Luigi Quaglia e Stefano Zuzzi, deportati nel 1944-45, non fecero più ritorno alla proprie famiglie se non negli anni a seguire in appositi contenitori metallici avvolti nel tricolore.
Alcuni di loro non sono tornati, sono passati per il camino, “Sono nel vento”. Per ricordare il sacrificio delle genti della val Resia parteciperanno alla cerimonia autorità, rappresentanze d’onore e gli alunni della scuola primaria e secondaria per assistere con parenti e familiari degli scomparsi, alla messa in suffragio dei caduti celebrata nella chiesa di Santa Maria Assunta da don Gianluca Molinaro, per poi portarsi in corteo alla sede municipale per la deposizione della composizione floreale omaggiata dall’amministrazione comunale, dove una lapide ricorda i resiani scomparsi.
Nei giorni a seguire, un altro importante appuntamento si svolgerà nelle scuole di Resia dove sarà dato ampio spazio alla testimonianza della Medaglia d’oro al valor militare Paola Del Din e del deportato Bruno Fabretti, che da anni portano la loro testimonianza nelle scuole e nelle sale pubbliche per far conoscere le atrocità della guerra e dei campi di sterminio nazisti.
presso Sala Consiliare del Comune di Resia in via Roma 21 a Prato di Resia
Si terrà la presentazione con proiezione con immagini digitali. del progetto Culturale e Turistico dal titolo "La Grande Guerra in Val Resia".
“La Grande Guerra in Val Resia”. E’ questo il titolo del progetto culturale e turistico che sarà presentato sabato alle 10 nella sala consiliare del Comune di Resia. Interverranno il sindaco Sergio Chinese, l’assessore comunale alla Cultura Cristina Buttolo, il coordinatore storico del progetto Marco Pascoli, il presidente della Provincia di Udine Pietro Fontanini e il presidente della Regione Renzo Tondo. Un’iniziativa per analizzare gli anni della Grande Guerra fornendo informazioni e descrizioni sui luoghi e sulle vicende che hanno interessato la Val Resia tra il 1915 e il 1918. Tra gli episodi più significativi, la “rotta” di Caporetto. «Il 24 ottobre 1917, dopo due anni e mezzo in cui l’esercito italiano si era tenuto prevalentemente all’offensiva – si legge una delle schede del progetto – la 14ª Armata austro-germanica scatenò la 12ª Battaglia dell’Isonzo, sviluppatasi nel famigerato “Sfondamentodi Caporetto”. In un solo giorno di fuoco, il fronte italiano fu disarticolato lasciando via libera alle divisioni d’attacco austro-ungariche e germaniche».
Proprio nella “Giornata della memoria” (oggi) istituita in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti, a Prato di Resia sarà ricordato il sacrificio dei deportati nei campi di sterminio nazisti.
Luigi Barbarino, Ermando Buttolo, Odorico Lettig, Antonio Coss, Luigi Clemente, Antonio Moznich, Giulio Predebon, Luigi Quaglia e Stefano Zuzzi, deportati nel 1944-45, non fecero più ritorno alla proprie famiglie se non negli anni a seguire in appositi contenitori metallici avvolti nel tricolore.
Alcuni di loro non sono tornati, sono passati per il camino, “Sono nel vento”. Per ricordare il sacrificio delle genti della val Resia parteciperanno alla cerimonia autorità, rappresentanze d’onore e gli alunni della scuola primaria e secondaria per assistere con parenti e familiari degli scomparsi, alla messa in suffragio dei caduti celebrata nella chiesa di Santa Maria Assunta da don Gianluca Molinaro, per poi portarsi in corteo alla sede municipale per la deposizione della composizione floreale omaggiata dall’amministrazione comunale, dove una lapide ricorda i resiani scomparsi.
Nei giorni a seguire, un altro importante appuntamento si svolgerà nelle scuole di Resia dove sarà dato ampio spazio alla testimonianza della Medaglia d’oro al valor militare Paola Del Din e del deportato Bruno Fabretti, che da anni portano la loro testimonianza nelle scuole e nelle sale pubbliche per far conoscere le atrocità della guerra e dei campi di sterminio nazisti.
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