Ricevo e volentieri pubblico
Nella giornata della memoria, istituita in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni, a Prato di Resia è stato ricordato il sacrificio dei deportati nei campi di sterminio nazisti. Una lapide alla memoria dei deportati resiani, a ricordo dei loro sacrifici, è posizionata all’ingresso del municipio, dal 07 settembre 2002, come viene evidenziato dallo foto qui allegata.
Per ricordare il sacrificio dei nostri giovani: Luigi Barbarino, Ermando Buttolo, Luigi Clemente, Antonio Coss, Odorico Lettig, Antonio Moznich, Giulio Predebon, Luigi Quaglia e Stefano Zuzzi, una cerimonia con la partecipazione di autorità, rappresentanze d’onore, alunni della scuola primaria e secondaria, assieme ai parenti e familiari degli scomparsi, è stata celebrata una messa a ricordo dei nostri caduti. Questo nella giornata della memoria.
Non ho notizie se nel giorno del ricordo è stata fatta analoga cerimonia per ricordare gli altri resiani caduti per mano nemica, e non solo, e di questi alcuni non sono mai più ritornati alle loro case ed ai loro cari, senza avere la pur minima conoscenza del loro destino, della loro fine e della loro sepoltura. Le “foibe”, queste fosse cavernose, riservano ancora molti misteri e non credo che chi è stato gettato vivo in questi grandi inghiottitoi abbia sofferto meno dei deportati nei lager nazisti, Anche per questi caduti forse ci sono ancora parenti che ogni tanto versano qualche lacrima. Non sono figli di un Dio minore, ma sono figli anche loro e soprattutto della nostra terra resiana. Quindi sarebbe giusto e legittimo ricordare anche loro. I loro nomi e qualche dato anagrafico, così come sono riuscito ad avere questi dati dalla mia ricerca, sono riportati nel sito (link): Resiani deceduti per la Patria
Nella vita non bisogna mai dimenticare il passato, perché la nostra vita, per affrontare il futuro, ha bisogno di attingere nelle esperienze vissute. Una preghiera ed un ricordo rivolgo a questi nostri caduti, anche loro per la nostra Patria e per la nostra terra resiana.
Un caro ed affettuoso saluto da Franco Tosoni
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