Dal 1° marzo anche il Comune di Resia è servito dalla Net. Già l’intera Comunità montana della Carnia è socia e ora con l’entrata di Resia si omogenizza anche il territorio della Valcanale e Canal del Ferro; con la sua aggiunta, infatti, completa il bacino composto dai Comuni di Tarvisio, Malborghetto e Chiusaforte.
«Grazie a questo ulteriore ampliamento di utenti – informa il direttore della Spa Massimo Fuccaro - si potranno raggiungere economie di scala che miglioreranno ancor di più le tariffe, attualmente (fonte Sole 24 Ore) già fra le più basse d’Italia». Il sindaco Sergio Chinese, molto sensibile ai temi ambientali della montagna e al conseguimento di risparmi per i propri cittadini, ha seguito in prima persona le valutazioni che hanno portato a questa importante scelta. «Siamo in una delle più belle vallate della regione, ed essendo la Net un’azienda attenta al discorso ambientale abbiamo ritenuto opportuno affidarci a questa importante società; Resia è anche sede del Parco delle Prealpi Giulie, l’attenzione dell’amministrazione si concentra quindi sul potenziamento della raccolta affinché i turisti trovino sempre un ambiente pulito».
Tratto dal Messaggero Veneto del 13 marzo 2015
«Grazie a questo ulteriore ampliamento di utenti – informa il direttore della Spa Massimo Fuccaro - si potranno raggiungere economie di scala che miglioreranno ancor di più le tariffe, attualmente (fonte Sole 24 Ore) già fra le più basse d’Italia». Il sindaco Sergio Chinese, molto sensibile ai temi ambientali della montagna e al conseguimento di risparmi per i propri cittadini, ha seguito in prima persona le valutazioni che hanno portato a questa importante scelta. «Siamo in una delle più belle vallate della regione, ed essendo la Net un’azienda attenta al discorso ambientale abbiamo ritenuto opportuno affidarci a questa importante società; Resia è anche sede del Parco delle Prealpi Giulie, l’attenzione dell’amministrazione si concentra quindi sul potenziamento della raccolta affinché i turisti trovino sempre un ambiente pulito».
Tratto dal Messaggero Veneto del 13 marzo 2015
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