DA
FONTE AFFIDABILE - PER PRESENZA E MEMORIA VISIVA
Articolo redatto da Franco Tosoni
Altri
tempi, altro periodo, siamo a Gorizia, mese di agosto 1965, Festival
del Folklore, è presente anche il nostro, non il loro, Gruppo
Folkloristico Val Resia.
I
suonatori sono: Di Lenardo Giovanni, ḡiuancala, Micelli Livio,
liviot, Tosoni Francesco, chech, a capo del gruppo, Tosoni Felicito,
fritz
Tutto
bene, i nostri fanno il loro dovere e la loro bella figura davanti ad
un folto pubblico. Molti applausi ai nostri suonatori ed ai nostri
ballerini, e la manifestazione prosegue con l’esibizione degli
altri gruppi folkloristici, gli invitati a questa riunione popolare.
Si
può affermare che la festa è poi continuata secondo il suo
programma, ma verso la fine del raduno, al momento della sfilata,
il nostro Gruppo, non loro, si è rifiutato di sfilare per le vie di
Gorizia. Cosa era successo di così grave per rifiutare questo
passaggio? Era successo che un gruppo folkloristico della ex
Jugoslavia, sicuramente sloveno, si era presentato a questo incontro
con tanto di zitira e bunkula e questo fatto aveva contrariare, e non
di poco, i nostri suonatori ed i nostri ballerini. Un oltraggio,
questo, che i nostri non avevano ignorato, avevano tollerato fino al
momento della sfilata, poi ci ha pensato liviot. Prima ci
esibiamo con la musica e la nostra danza, deve aver pensato, poi
avremo tutto il tempo di riflettere e di pensare. E come ci ha
pensato, perché al momento della sfilata, mettendo la sua zitira
sottobraccio, ponendo in risalto quell’affronto, disse chiaro e
tondo: Amici e compaesani, avete visto anche voi che dispetto e
provocazione ci hanno fatto con questo atto, quindi torniamo a casa
perché io alla sfilata con loro non partecipo. E così hanno fatto
tutti gli altri componenti del nostro gruppo, non loro, e sono
tornati a casa senza partecipare alla sfilata.
A
quel tempo con i mezzi di trasporto bisognava cavarsela mediante
macchine private, in questo modo, pure in quella occasione, il gruppo
si era dovuto arrangiare, per presentarsi alla manifestazione di
Gorizia, con l’ausilio della disponibilità di alcuni proprietari
di un mezzo di trasporto. E appunto da uno di questi autisti di
fortuna che ho raccolto questa testimonianza. A dirla con sincerità
questa testimonianza suona straordinariamente come una musica un po'
insolita, con i tempi di oggi, non che non sia vera, ma è il
comportamento coerente assunto dai componenti di quel gruppo, tutti,
ballerini e suonatori, che questo episodio esprime e fa emergere
tutta la responsabilità e la franchezza del loro gesto,
quell’orgoglio resiano, quella lealtà e quella fedeltà alle
proprie origini, alla propria stirpe, sintomo di devozione e di
resianità.
Una
riflessione su questo episodio. Il gruppo folcloristico oggi, il
gruppo folcloristico ieri, due realtà, due periodi diversi. Io sono
decisamente e chiaramente sicuro che un gesto del genere è stato
semplicemente esemplare, cosa che oggi, a distanza di circa 50 anni,
il loro Gruppo Folcloristico Val Resia non sarebbe in grado di
farlo, per volontà, condiscendenza e compiacenza.
Franco
Tosoni
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