COSI' SI RINFOCOLANO ANTICHE DIATRIBE
Le note di dissenso espresse dal Consigliere Regionale del Pd Igor Gabrovec e del segretario regionale della Slovenska Skupnost Damijan Terpin sulla proposta di legge del centro-destra mirante a valorizzare i dialetti e le parlate locali del F.V.G. non fanno altro che rinfocolare annose diatribe sull'appartenenza o meno dei dialetti parlati nel resiano, nelle valli del Torre e del Natisone alla matrice slovena. Senza entrare nel campo dell'aspetto storico e culturale, che lascio agli esperti, vorrei solo sottolineare che nella nostra Regione già esiste una legge di tutela dello sloveno. Se tutti coloro i quali si sentono di appartenere alla minoranza slovena presente storicamente nei nostri territori proponessero un censimento per definire con chiarezza la propia identità e per avvallare il peso della propia numerosità, si potrebbe forse evitare di discutere ancora inutilmente di matrice slave, protoslave o di tentativi di slovenizzazione di cui tale minoranza viene talora tacciata. Avere il coraggio di affermare la propia identità, in un paese democratico come il nostro, senza scendere a toni di querelle del dopoguerra, potrebbe facilitare la comprensione reciproca, la valorizzazione della peculiarità delle propie radici in uno spirito di integrazione e non di sopraffazione.
Dottoressa Manuela Quaranta Spacapan
Moglie del compianto Consigliere Regionale Mirko Spacapan di Nazionalità Slovena
Censimento? Sarebbe opportuno intervenire su questo fronte per risolvere parte del problema. Avere il coraggio,-come dice Lei- di affermare la propia identità, in un paese democratico come il nostro, è corretto. Per la prima volta un esponete della Minoranza Nazionale Slovena parla di censimento degli Sloveni in Friuli V.G. e questo è molto importante.
RispondiEliminaMi dispiace darle una brutta notizia, ma la signora Quaranta non fa parte della COMUNITà SLOVENA!
RispondiEliminaun utente anonimo sottolinea la mia NON appartenenza alla COMUNITA' SLOVENA. 15 anni di vita con un membro di tale comunità ,mio marito Mirko Spacapan, mi hanno permesso di conoscere e frequentare la minoranza slovena, di impararne la lingua, e di constatarne la tendenziale chiusura verso chi sloveno non è..siamo molto lontani da una reale integrazione,forse neppure voluta..e le incomprensioni persistono..
RispondiEliminadott.a Manuela Quaranta Spacapan, di nazionalità italiana, moglie di Mirko Spacapan, di nazionalità slovena e di cittadinanza italiana e slovena