Questo articolo apparso sul gazzettino il 16 settembre 2008, dimostra chiaramente la linea guida del 'Skgz l'Unione culturale-economica slovena, che considera la popolazione di Resia SLOVENI residenti in Italia.
Leggete attentamente l'articolo.
La Skgz segnala i ritardi e le mancanze da parte delle istituzioni pubbliche |
Gli sloveni chiedono più rispetto |
Trieste Le istituzioni politiche nazionali e locali non rispettano fino in fondo il ruolo della comunità slovena in regione. A sostenerlo è l'Skgz, l'Unione culturale-economica slovena. Il presidente regionale della Skgz Rudi Pavic ha espresso ieri la preoccupazione della comunità per le recenti manovre di governo, che indicano una riduzione dei finanziamenti per le principali attivit? della minoranza. «In riferimento al quotidiano Primorski dnevnik - osserva - aspichiamo che si concretizzino le assicurazioni del ministro degli Esteri Frattini relative al mantenimento del finanziamento. Pure un'eventuale riduzione del personale docente delle scuole slovene previsto dalle indicazioni del ministro Gelmini (si parla di circa 90 posti di lavoro a rischio, vale a dire il 20% dell'attuale corpo docente), avrebbe conseguenze molto negative per la realt? scolastica della minoranza slovena. Inoltre c'è una forte preoccupazione per dei possibili tagli ai finanziamenti per le più importanti organizzazioni ed enti sloveni previsti dalla legge di tutela». Nella provincia di Udine, fa inoltre sapere l'Skgz, suscitano notevole perplessità le affermazioni di chi intende ridurre gli sloveni residenti a una comunità slava. «Iniziando dalla Val Resia, passando per le valli del Torre e del Natisone, si vuol negare l'esistenza della lingua slovena - sottolinea Pavic - Alla negazione dell'appartenenza alla comunità linguistica slovena fanno seguito richieste di revisione delle norme di tutela, scritte a favore degli Sloveni . In tal modo si cerca di far resuscitare gli scheletri del passato e intimidire gli Sloveni della provincia di Udine. Riguardo la Regione, la Skgz ritiene che il governatore Tondo non abbia alcun motivo per ritardare la firma del decreto che definisce il territorio sul quale applicare la legge di tutela. Il fatto che alcuni Comuni non abbiano ancora espresso il proprio parere in merito non può essere una giustificazione plausibile». L'Unione si augura pure che l'assessore regionale Molinaro riunisca la commissione consultiva, nata dalla legge regionale per gli Sloveni , quanto prima per esaminare anche l'erogazione dei contributi a enti, organizzazioni e associazioni. |
ma cavolaccio!!!!!se si sentono sloveni perchè non se ne vanno??? VADANO VIA! FUORI DALLE SCATOLE!!!
RispondiEliminaSBUHON USEN
Ma quanto sei ignorante! I sloveni non si sono trasferiti in Italia, ma fanno parte di minoranza autentica. Come esiste la minoranza italiana in Slovenia, cosi esisite la minoranza slovena in Italia. Solo che la minoranza italiana in Slovenia ha tutti i diritti: per esempio io ho sono slovena (e non ho mai visuto in Italia), ma ho imparato l'italiano perche frequentavo la scuola media superiore sul litorale sloveno, dove vive la minoranza italiana. Cosi la lingua italiana e' una lingua obligatoria per tutti - in tutte le scuole primarie e secondarie. Certo poi esistono anche delle scuole italiane, dove tutte le materie si insegnano in italiano. Insomma: sei un ignorante. Hai mai letto qualche libro di storia - se non i libri di scuola? Mai sentito parlare di Boris Pahor? Mai sentito di fascismo degli italiani sui sloveni? O hai voluto leggere solo delle foibe? La tua rabbia poi fa male solo a te steso.
RispondiEliminaRispondo al commento 1:
RispondiEliminaTutte le persone hanno il diritto di esprimere la propia appartenenza nazionale qualunque essa sia. Se si sentono di Nazionalità Slovena, a noi non deve assolutamente interessare. Certo che, loro stesse, non devono, grazie a leggi da loro richieste, imporre ad altri la loro Nazionalità.
Al commento 2 rispondo:
SBHUHON USEN (questa è la firma del commento), sbaglia a scrivere in quel modo, ma posso capire che in un momento di rabbia si dicono, si scrivono e si pensano tante cose.
La parola ignoranza da Lei rivolta al commento 1, vuol dire " Condizione di chi non sa, non conosce, non ha avuto notizia di determinati fatti, avvenimenti e mancanza di istruzione".
Quindi presumo che anche Lei ( che non si firma), non sappia alcune cose a riguardo di Resia, del Resiano e della sua Lingua. Sarebbe opportuno informarsi sulla lotta che tutti noi stiamo affrontando contro l'imposizione della Minoranza Nazionale Slovena nella nostra Terra. La invito pertanto a leggere attentamente gli articoli di questo Blog, che stanno seguendo con molta attenzione questa problematica per noi molto importante e vitale.
Distinti saluti
ps.: Il fascismo e le foibe? Una vergogna che deve farci riflettere.
Al commento #2: ignorante sarai tu che non sai nemmeno scrivere in italiano corretto. E comunque grazie a TURAN che ha voluto spiegare ciò che intendevo. IO NON VOGLIO ESSERE IDENTIFICATA CON UN POPOLO CHE NON è IL MIO. CHIARO? tutto qua.
RispondiEliminaSBUHON USEN
Vergognatevi. Siete Sloveni e basta. Certo che il dialetto e molto arcaico e pieno di parole furlane ed italiane, ma la base e slavo-slovena. Il dialetto poi prende radici da quello sloveno carinziano. Fino al 15500 era quasi uguale. Poi traditori del popolo neanche vogliamo tra di noi. SLOVENIJA SLOVENIJA!!!!!!
RispondiEliminaMa per voi che non volete essere chiamati Sloveni, la vostra lingua o il dialetto come volete chiamarlo, da dove viene????? Dalla Mongolia????? E chiaramente un dialetto sloveno archaico e basta.
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