17 Settembre 2008, ore 17:58
(ACON) Trieste, 17 set - COM/RC - Sul dibattito accesso in questi giorni a seguito della presentazione di alcune proposte di legge sulle lingue e sui dialetti della regione, interviene anche il vicepresidente del gruppo consiliare del PDL, Franco Baritussio, che pone l'attenzione sull'importanza dell'insegnamento della lingua tedesca per lo sviluppo economico del territorio.
Siamo ormai di fronte ad un'autentica defaillance di ordine etnico e linguistico - scrive il consigliere. Di ordine etnico poiché, oltre alle isole germanofone di Sauris e Timau, esiste in Valcanale una rilevante minoranza tedesca. Diversamente dal friulano e dallo sloveno, la lingua tedesca, anch'essa presente nella legge 482/99 dello Stato, non ha trovato ad oggi l'attenzione e lo spazio per una normativa specifica regionale. Dal punto di vista linguistico, oltre alla valenza in campo europeo e mondiale, il tedesco non solo è parlato in un Paese a noi confinante, ma ha anche una valenza di assoluto rilievo per le attività economiche e turistiche della regione.
Ho sottoscritto volentieri - aggiunge Baritussio - la proposta di legge del consigliere Franco Dal Mas sull'insegnamento della lingua inglese e delle lingue comunitarie. I nostri giovani, infatti, conoscono poco l'inglese rispetto a quelli degli altri Paesi europei. La stessa norma, tuttavia, prevede tre ore settimanali per una seconda lingua comunitaria, fatto che permetterà di affiancare allo studio dell'inglese anche una delle lingue delle nostre aree di confine come il tedesco e lo sloveno.
Se l'indirizzo dell'amministrazione regionale sarà, dopo la legge di tutela per le minoranze della lingua friulana e slovena, quello di riconoscere i vari dialetti del Friuli Venezia Giulia, a questo punto - è la conclusione dell'esponente della maggioranza - dovrà essere data anche al tedesco e alla relativa minoranza il riconoscimento con specifica norma.
Articolo tratto dal sito della Regione Friuli Venezia Giulia
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