4 ANNI

INSIEME
Se si fa sistema
In relazione alla lettera pubblicata lunedì 17 scorso e firmata da Guido Danelutti ci corre l’obbligo di fornire alcune precisazioni e risposte. Innanzi tutto ringraziamo l’estensore per aver preso spunto dalla nostra nota. Infatti riteniamo importante che si riapra nella nostra regione un serio dibattito dedicato alle aree protette. In secondo luogo, vorremmo evidenziare come le critiche presenti nella lettera siano quantomeno ingenerose e forse suggerite da una scarsa conoscenza della nostra realtà. Se da una parte, infatti, è vero che il nostro Parco è piuttosto piccolo per essere un’area protetta montana, è altrettanto vero che questo non ha mai rappresentato un limite eccessivamente gravoso per le sue attività.
Alla fine della Via Crucis di Prato, sorge il nostro
Camposanto, dal quale ammiriamo il bellissimo Canin, il
Musi, la Sgarbina, la nostra Val Resia insomma, per cui
abbiamo vissuto, guerreggiato e amato.
Siamo scioccati che i sostenitori(trici) di un dialetto prosloveno
continuino a imporre la loro ideologia, col pretesto
che i “loro” studi sono il risultato di ricerche accertate,
basate pero’ unicamente sui loro “desiderata”. La loro paranoia
si esprime in certe pubblicazioni, libri e articoli giornalistici,
giustificando cosi’ la loro posizione intellettuale
insostenibile.
Es: Contestazione dei risultati sul DNA dei Resiani.
Questi sostenitori (trici) vendono la loro anima al Diavolo,
rinunciando alla loro Identità, alla loro Storia, alle loro
Usanze, alla loro Lingua, in cambio di vantaggi......travestiti
dietro un paravento cosidetto culturale.
Eminenti linguisti e slavisti di fama internazionale hanno
riconosciuto che il Resiano é una lingua slava arcaica e
atipica. I linguisti che contestano questa argomentazione
sono sloveni o formati a Lubiana, di cui si dà atto.
Chi mai oserebbe negare l’identità dei propri avi?
Coloro che dovrebbero riposare in pace.
(p.o. Anna e Jean Clemente Tomasig)
Tratto da: Voce della Val Resia -gennaio 2011-
”La Slovenia e l’Italia fanno parte dell’Unione europea. Tutti e due vogliamo un’Europa più attiva e coesa e crediamo che abbia bisogno di una politica estera chiara, così come crediamo nella priorità di una Ostpolitik comune”: lo afferma il presidente sloveno Danilo Türk, in un’intervista rilasciata alla Rai del Friuli Venezia Giulia, di cui è stata data anticipazione.
Sabato 22 gennaio al Kulturni Dom di Bovec (Plezzo), si svolgerà il 41. incontro degli Sloveni della Provincia di Udine e dell'alta Val Isonzo. (41.NOVOLETNO SREČANJE SLOVENCEV VIDEMSKE POKRAJINE IN POSOČJA).
http://www.kdbovec.si/prireditev/39-ostali-dogodki/154-41-novoletno-sreanje-slovencev-videmske-pokrajine-in-posoja
Le Amministrazioni dei Comuni del Friuli Orientali, tra cui anche Resia, facenti parte della Minoranza Nazionale Slovena sono stati invitati all'evento.
http://www.novimatajur.it/pages/articolo_stampabile.php?id=1381 .
All manifestazione sarà presente il Presidente dell'Assemblea Nazionale della Repubblica di Slovenia, Pavel Gantar.
Il Governo regionale apprezza e sostiene con convinzione l’Istituto scolastico bilingue di S. Pietro al Natisone. Lo ha confermato l’assessore Elio De Anna davanti all’ampia platea del Dan emigranta, sottolineando il suo radicamento nella realtà locale e regionale ed allo stesso tempo la prospettiva plurilingue ed europea, le due direttrici sulle quali intende muoversi anche la stessa Regione.