Il presidente della Slovenia Danilo Türk ha invitato l'Italia a migliorare il suo rapporto verso la minoranza slovena e a rispettare gli accordi e gli impegni presi per la sua tutela e finanziamento.
«Nell'Europa unita esistono ancora barriere mentali e pregiudizi, per quanto non ci sia ragione per la loro persistenza dato che l'Europa è volta a costruire uno spazio culturale comune», ha detto Türk domenica sera a Caporetto, intervenendo a un tradizionale incontro annuale tra le comunità slovene che vivono sulle due sponde dell'Isonzo, in Italia e in Slovenia.
Il presidente sloveno ha criticato la mancanza della toponomastica slovena nella Val Resia strigliando le orecchie alle stesse autorità slovene che dimenticano molto spesso la minoranza slovena che vive in quell’area del Friuli.
Tratto dal sito
http://ilpiccolo.gelocal.it/cronaca/2010/01/19/news/il-presidente-di-lubiana-invita-l-italia-a-maggiore-tutela-1.12930?ref=search
Risposta:
Resiani = Semplicemente Resiani
Sloveni = MAI
lunedì 1 agosto 2011
I RESIANI CERTE PAROLE NON LE DIMENTICANO
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L'unico finanziamento che l'italia deve garantire, è quello per inserire nel prossimo censimento, la verifica della residenza e della NAZIONALITA' fra i cittadini della provincia di udine rencic
RispondiEliminaE’ stato detto e scritto innumerevoli volte che a Resia non vive nessuna minoranza slovena, evidentemente al presidente della Slovenia questa notizia non gli è mai stata comunicata. Per rendersi direttamente conto di questa situazione venga a farsi un giro per la Val Resia, magari accompagnato dal filoso Diogene Silope, con la sua lampada, alla ricerca di questa sua immaginaria minoranza.
RispondiEliminaSe per minoranza intende distinguere in qualche resiano che va a spasso per le strade di Lubiana, con il cappello in mano, oppure lo vede bussare o suonare il campanello a qualche porta o portone, sicuramente è un venditore ambulante di aria fritta, senza nessuna etichetta e certificazione di rappresentare un popolo, il popolo di Resia. Sia ben chiaro poi caro illusionista che a Resia la toponomastica in lingua slovena la potrà vedere solamente con il binocolo girato al rovescio e osservando questi cartelli dalla cima del Canin.
Va bene che il territorio della Repubblica di Slovenia è poca cosa ma che il suo Presidente, non avendo altro da fare, si interessi anche dei cartelli stradali in territorio italiano del comune di Resia, del popolo di Resia, siamo al ridicolo. I fantomatici cartelli stradali, caro signor Presidente, esistono già e sono in bella mostra per le nostre strade della Val Resia con tanto di scritta bilingue: in italiano ed in resiano, così detta lingua resiana.
Saluti Franco Tosoni
Neanche la gente tollerante davvero dimentica le sparate di certi resiani.
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