Il primo ministro della Slovenia, Janez Jansa, oggi è stato in Italia per una
visita di lavoro accompagnato dal ministro delle Finanze, Janez Sustersic. Il
capo dell’esecutivo sloveno e il suo ministro hanno incontrato a Roma il premier
italiano, Mario Monti, responsabile anche per il dicastero dell'Economia e delle
Finanze. Scopo della visita, riferisce una nota del governo sloveno, è lo
scambio di opinioni sulle attuali tematiche europee, in particolare in materia
di stabilità dell'euro; lo scambio di esperienze relative all’adozione e
all’attuazione di misure volte a raggiungere il pareggio di bilancio; la
creazione delle condizioni necessarie per la crescita economica.
Quella di oggi è stata la seconda visita bilaterale del premier sloveno in Italia, “a testimonianza dei continui rapporti di amicizia e di buon vicinato e di dialogo politico tra i due paesi”, riferisce la nota del governo. Altro importante obiettivo di questa visita consiste nel “migliorare la cooperazione economica e lo scambio di opinioni per quanto riguarda le prospettive future della cooperazione bilaterale e multilaterale in vari campi”. Oltre ai temi europei di cui sopra, i colloqui si sono concentrati anche “sulle questioni bilaterali più importanti, tra cui la posizione della minoranza slovena in Italia”.
A settembre ministri di Italia e
Slovenia s'incontreranno a Lubiana nell'ambito del Comitato
intergovernativo bilaterale. L'ha annunciato oggi il primo
ministro sloveno Janez Jansa in una conferenza stampa congiunta
col presidente del Consiglio Mario Monti al termine di un
incontro a Palazzo Chigi.
Sul tavolo saranno temi di cooperazione bilaterale e temi
europei, ha spiegato Jansa. Tra i temi che saranno all'ordine del
giorno, la questione del rigassificatore di Trieste, alla
costruzione della quale Lubiana è contraria. Rispondendo a una
domanda, Jansa ha detto che "il governo sloveno non ha modificato
la sua posizione" e sono in corso "procedure" per trovare una
composizione della vicenda. Monti, dal canto suo, ha spiegato che
l'Italia "sta riesaminando il tema alla luce dell'importanza per
la Slovenia".
Un altro tema bilaterale, tra Italia e Slovenia, è quello dei
collegamenti transfrontalieri. Jansa ha definito "strategico" il
progetto di un collegamento tra Trieste e Divaca e quello di un
collegamento tra Capodistria e Divaca che andrebbe a innestarsi
sul tratto transfrontaliero. Tuttavia, ha chiarito Jansa, "la
Slovenia non è favore di modifiche ai tracciati già concordati,
perché s'è perso già molto tempo e non vogliamo perderne altro".
Quella di oggi è stata la seconda visita bilaterale del premier sloveno in Italia, “a testimonianza dei continui rapporti di amicizia e di buon vicinato e di dialogo politico tra i due paesi”, riferisce la nota del governo. Altro importante obiettivo di questa visita consiste nel “migliorare la cooperazione economica e lo scambio di opinioni per quanto riguarda le prospettive future della cooperazione bilaterale e multilaterale in vari campi”. Oltre ai temi europei di cui sopra, i colloqui si sono concentrati anche “sulle questioni bilaterali più importanti, tra cui la posizione della minoranza slovena in Italia”.
A settembre ministri di Italia e
Slovenia s'incontreranno a Lubiana nell'ambito del Comitato
intergovernativo bilaterale. L'ha annunciato oggi il primo
ministro sloveno Janez Jansa in una conferenza stampa congiunta
col presidente del Consiglio Mario Monti al termine di un
incontro a Palazzo Chigi.
Sul tavolo saranno temi di cooperazione bilaterale e temi
europei, ha spiegato Jansa. Tra i temi che saranno all'ordine del
giorno, la questione del rigassificatore di Trieste, alla
costruzione della quale Lubiana è contraria. Rispondendo a una
domanda, Jansa ha detto che "il governo sloveno non ha modificato
la sua posizione" e sono in corso "procedure" per trovare una
composizione della vicenda. Monti, dal canto suo, ha spiegato che
l'Italia "sta riesaminando il tema alla luce dell'importanza per
la Slovenia".
Un altro tema bilaterale, tra Italia e Slovenia, è quello dei
collegamenti transfrontalieri. Jansa ha definito "strategico" il
progetto di un collegamento tra Trieste e Divaca e quello di un
collegamento tra Capodistria e Divaca che andrebbe a innestarsi
sul tratto transfrontaliero. Tuttavia, ha chiarito Jansa, "la
Slovenia non è favore di modifiche ai tracciati già concordati,
perché s'è perso già molto tempo e non vogliamo perderne altro".
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