Ebbene eccoci qui a parlare della visita di esponenti del Governo Sloveno, giunti nel Friuli Orientale per cercare di aiutare in qualche modo gli Sloveni delle Nostre Valli (ps.: sono tutti di Minoranza Nazionale Slovena gli alunni della Scuola di San Pietro?).
Ci hanno detto per Anni, che si trattava di una semplice Legge per la valorizzazione della Nostra Identità Linguistica e Culturale.
Ci raccontavano che erano tutte BALLE quelle che Noi raccontavamo.
Vi raccontavano, probabilmente, che Noi eravamo dei bugiardi, magari di estrema Destra. Senza sale nella zucca.
Ebbene, potrei anche sbagliare,ma mi sembra che ci hanno preso per il Culo per anni.
Piano piano hanno abbagliato la brava e povera gente, illuminandoli di facili guadagni a fronte di papabili contributi a pioggia.
Ma il loro intento era un'altro?
Ebbene Noi avevamo e abbiamo ragione.
Secondo questa Legge Noi siamo Sloveni in Italia, così come in Istria e Dalmazia ci sono gli Italiani.
Dobbiamo LOTTARE cari Resiani, a difesa della nostra Identità, della Nostra Lingua (riconosciuta dall'UNESCO) e delle Nostre Tradizioni.
Non dobbiamo aver paura.
Conponenti del Governo Sloveno accompagnato dal Console Sloveno di Trieste hanno valutato se la popolazione facente parte della Minoranza Nazionale Slovena sia tutelata correttamente dal Governo Italiano.
Il Governo Sloveno interviene e controlla.
Eccovi l'articolo inerente pubblicato dal Messaggero Veneto del 6 giugno 2012
Ci hanno detto per Anni, che si trattava di una semplice Legge per la valorizzazione della Nostra Identità Linguistica e Culturale.
Ci raccontavano che erano tutte BALLE quelle che Noi raccontavamo.
Vi raccontavano, probabilmente, che Noi eravamo dei bugiardi, magari di estrema Destra. Senza sale nella zucca.
Ebbene, potrei anche sbagliare,ma mi sembra che ci hanno preso per il Culo per anni.
Piano piano hanno abbagliato la brava e povera gente, illuminandoli di facili guadagni a fronte di papabili contributi a pioggia.
Ma il loro intento era un'altro?
Ebbene Noi avevamo e abbiamo ragione.
Secondo questa Legge Noi siamo Sloveni in Italia, così come in Istria e Dalmazia ci sono gli Italiani.
Dobbiamo LOTTARE cari Resiani, a difesa della nostra Identità, della Nostra Lingua (riconosciuta dall'UNESCO) e delle Nostre Tradizioni.
Non dobbiamo aver paura.
Conponenti del Governo Sloveno accompagnato dal Console Sloveno di Trieste hanno valutato se la popolazione facente parte della Minoranza Nazionale Slovena sia tutelata correttamente dal Governo Italiano.
Il Governo Sloveno interviene e controlla.
Eccovi l'articolo inerente pubblicato dal Messaggero Veneto del 6 giugno 2012
Scuola bilingue, più iscritti gli spazi non bastano
San Pietro al Natisone: il ministro sloveno Turk incontrerà il
collega Profumo.
Due milioni stanziati per il nuovo edificio, insufficienti per accogliere tutti
Due milioni stanziati per il nuovo edificio, insufficienti per accogliere tutti
Il copione è sempre lo stesso, di anno in anno, con
lievi varianti: la saga della scuola bilingue di San Pietro al Natisone, che
nella primavera 2010 fu costretta ad abbandonare la propria sede per gravi
problemi di staticità dell’immobile, continua – arricchendosi di due nuovi
“casi” – e si troverà presto al centro di un confronto tra i ministri sloveno e
italiano all’istruzione, Žiga Turk e Francesco Profumo. La promessa è arrivata
dallo stesso Turk, che ha colto l’occasione della propria visita a Cividale (per
la cerimonia Unesco, lunedì) per una “deviazione” nel capoluogo valligiano, al
fine di appurare di persona la situazione: accompagnato da una delegazione
istituzionale che includeva il console sloveno a Trieste e il referente delle
scuole slovene operative sul territorio regionale, il ministro ha incontrato i
vertici della Bilingue e ha visitato i locali che accolgono l’istituto in via
provvisoria. Due, dicevamo, le questioni del giorno. Numero uno: come già
verificatosi in passato (eccoci al copione che si ripete), per il 2012/13 si
pone il problema della mancanza di un’aula per la classe prima delle primarie.
Il numero di iscritti, 24 – cifra cresciuta, rispetto allo scorso anno, di
diverse unità; il totale degli allievi è così arrivato a quota 230 –, è infatti
tale da richiedere una stanza di una certa ampiezza. Secondo: i calcoli eseguiti
dal professionista incaricato di redigere il progetto di ristrutturazione e
riedificazione dell’immobile della Bilingue, in viale Azzida, hanno evidenziato
che la somma disponibile (due milioni di euro, stanziati dal Cipe, dalla Regione
e dalla Comunità montana) non è sufficiente per ricostruire il fabbricato con la
stessa cubatura del precedente. A lavori ultimati vi sarebbero, insomma, spazi
più contenuti, ed è evidente che ciò – per una realtà che, come accennato sopra,
sta registrando una crescita progressiva – risulta un problema di non poco
conto. In definitiva: servirebbero altri fondi. Da Turk massima disponibilità:
«Ci ha assicurato – confermano dal consiglio d’istituto – che contatterà il
ministro Profumo». Nel mentre, il Comune ha varato il progetto – sostenuto dalla
Regione con un contributo straordinario di 275 mila euro – di adeguamento di
un’ala delle medie Dante Alighieri: l’intervento è finalizzato ad accogliere
(sempre temporaneamente) le medie bilingui, ora sistemate nella sede della
Comunità montana. «E’ un investimento per il futuro, al di là dell’“emergenza”
scuola bilingue – commenta il capogruppo dell’opposizione consiliare, Simone
Bordon –. I lavori di ristrutturazione sono necessari».
ps.: Oggi vanno a San Pietro, e un domani dove andranno? A Resia?
Meditate Resiani MEDITATE
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