Il conosciuto negozio Madotto di via Pasubio entro breve abbasserà la serranda «La crisi dell'industria tessile e di altri settori ci ha costretti alla resa»
E' questo il titolo di un articolo apparso sul Novi Matajur.
Riguarda un Convegno alla Facoltà di studi statali ed europei. La risposta è stata "SI". Dove si è tenuto il Convegno? In Francia?NO, in Germania?NO, in Italia?NO, in America? NO. Ma guarda, mi era sfuggito,il Convegno si è tenuto in Slovenia. Leggiamolo:
Articolo aggiornato il 26 ottobre alle ore 23.30 INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA
Oggetto: I RESIANI NON SONO POPOLAZIONE SLOVENA
Il sottoscritto Consigliere regionale Considerato - che la presenza delle minoranze linguistiche nel territorio è una delle ragioni fondanti dell'autonomia e della specialità della Regione; - che come tali la legge riconosce e tutela anche il resiano e le varianti linguistiche delle Valli del Natisone, del Torre e della Val Canale;
“Questo video dimostra come alcuni gruppi Musicali
Sloveni fanno passare la nostra musica come musica Slovena. Da notare il
passaggio di due figuranti con Costumi Sloveni e non Resiani.
Meditate.” Caricato da Turan1964 in data 14/apr/2009
Così Franco
Turan, circa tre anni fa, faceva notare come un gruppo musicale sloveno aveva
rappresentato un canto resiano facendolo passare per sloveno. Dopo un periodo
assai lungo, io torno su questo argomento perché ritengo doveroso sottolineare
alcuni aspetti frutto di commenti resi da diverse persone a riguardo di questo
tarocco.
Articolo aggiornato il 21 ottobre alle ore 21.40 Leggendo i primi due messaggi,penso che il Signor Fratoso si riferiva a questo spezzone di video.
Intervento della presidente del Rozajanski dum a Gorizia No lipo saböto wsen wen ano wes zawalin za iso prvo konferenco. Dober večer. Come già avevo sottolineato durante l’incontro sugli stati generali della minoranza slovena, il nostro circolo Rozajanski dum ha sempre seguito fin dalla sua fondazione (1983) ciò che diceva il mondo scientifico ovvero: il resiano è uno dei dialetti sloveni, con tutto ciò che ne consegue.
Nella seduta del consiglio comunale di Resia dello scorso 28 settembre è stata affrontata anche la vicenda relativa alla scelta dell’amministrazione comunale riguardo la gestione del Centro culturale resiano (Ta Rozajanska kulturska hiša), che per trenta anni era stata affidata al Gruppo folkloristico Val Resia. A sollevare la questione è stato, con un’interrogazione al sindaco Sergio Chinese, il consigliere di opposizione Nevio Madotto.
Visto
che le lamentele non si sono attenuate ma diversamente si sono ulteriormente
amplificate, ritengo doveroso ritornare ancora una volta sulla faccenda del
Centro Culturale e del gruppo folkloristico.
Nessuno scopre l’acqua
calda, se questa non viene prima riscaldata. Certo che esiste una realtà
linguistica diversa tra quella presente a Trieste e Gorizia e quella che viene
parlata nella Slavia Friulana e in Val di Resia, questo lo sappiamo da sempre.
Non occorre scomodare, come si fa da un po’ di tempo a questa parte, studiosi,
predicatori, perché i Natisoniani, i Torriani ed i Resiani, sanno chi sono e che
cosa vogliono essere. Vogliono la loro identità secolare, la loro indipendenza
linguistica e non desiderano essere tutelati da nessuna legge che richiami la
loro dipendenza slovenista.