Visto
che le lamentele non si sono attenuate ma diversamente si sono ulteriormente
amplificate, ritengo doveroso ritornare ancora una volta sulla faccenda del
Centro Culturale e del gruppo folkloristico.
Finora la gestione del Centro non è
stata ancora assegnata, spero che la giunta comunale prenda tutto il tempo che
vuole per una sua attenta riflessione, poi che decida, dopo aver per bene ponderato la questione, e assegni la gestione
del Centro all’Associazione che avrà riscontrato più consensi a suo favore. Io
sarei favorevole, a mio modesto parere, che finalmente si arrivi ad un
avvicendamento nella gestione di questo Centro, dopo oltre trent’anni di
privilegio in esclusiva, quindi sarebbe ora di avere una alternativa.
Per
quanto riguarda il gruppo folkloristico, vorrei precisare alcuni aspetti e
memoria del folklore resiano. Considerando la data storica del 27 ottobre 1838,
che ufficializza di fatto l’esibizione in pubblico di un gruppo di danzerini
resiani in costumi tradizionali, il folklore resiano, penso che, non si
riconosca unicamente nel Gruppo Folkloristico Val Resia perché tale Gruppo si è
costituito ufficialmente, con atto costitutivo del comitato per la conservazione
del folklore resiano, il 12 maggio 1964, per avere veste pubblica riconosciuta
agli effetti legali e burocratici.
A
giustificazione di tale mia osservazione riporto un passaggio di quanto è stato
scritto nel libro “Storia del Gruppo Folkloristico Val Resia – 1838-1990: “La
presenza di un gruppo folkloristico a Resia forse non è necessaria, perché qui
il folklore è ancora vivo e la quasi totalità dei Resiani conosce e pratica il
ballo resiano nelle più svariate occasioni (nascite, coscrizioni, matrimoni,
feste patronale, carnevale etc.) per cui, a Resia, non vi è l’esigenza di
riesumare o conservare queste tradizioni.”
“Diverso
è, invece, quando si presenta la necessità di far conoscere altrove le nostre
particolari danze popolari ed ecco che, sotto questo aspetto, l’esistenza di un
sodalizio come quello di cui si parla risponde ad una funzione molto importante
per rappresentare e divulgare la conoscenza della cultura
resiana.”
Con
queste mie osservazioni vorrei soffermarmi su due aspetti importanti e
fondamentali. Nella stesura dell’atto
costitutivo del Gruppo Folkloristico Val Resia, 12 maggio 1964, i componenti del
Comitato, cito quello che è stato scritto: “i quali intendono costituire, come
in effetti costituiscono, il “COMITATO PER LA CONSERVAZIONE DEL FOLKLORE
RESIANO”
Le
affermazioni che sono state scritte nel libro: “Storia del Gruppo Folkloristico
Val Resia”, e non credo che chi le ha scritte se le sia inventate, che la presenza di un gruppo folkloristico a
Resia forse non è necessaria, perché qui il folklore è ancora vivo, quindi,
io penso che il folklore a Resia sia prerogativa di tutti e di nessuno, qui
tutto si identifica nel folklore.
A
conclusione vorrei precisare due questioni: la storia e la nascita del Gruppo
Folkloristico Val Resia. La storia del Gruppo non ha inizio dalla data del 27
ottobre 1838, ma da un atto ufficiale
che porta la data del 12 maggio 1964, giorno della sua fondazione ufficiale,
perciò è improprio dichiarare che la storia del Gruppo inizia nel lontano 1838.
Sono d’accordo invece se viene citato e dichiarato che il folklore resiano della
Val Resia ha la sua ufficialità dalla sua prima uscita pubblica, il 27 ottobre
1938, perché è da quella data che nasce e si conferma pubblicamente come
folklore tipico della Val Resia, dichiarandosi come tale perché appartiene a
tutto il suo popolo.
Franco
Tosoni
Nessun commento :
Posta un commento