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Il Popolo Resiano, lotta contro l'imposizione all'appartenenza alla Minoranza Nazionale Slovena

mercoledì 17 ottobre 2012

I TURISTI DI SANDRO QUAGLIA


Atto terzo
A proposito del turismo che si è sviluppato a Resia in questi ultimi anni.

Considero che non sia vero, come si afferma da più parti, che una minoranza slovena non è mai stata e non è presente nel comune di Resia. Ma chi sono? E dove si trovano questi resiani della minoranza slovena? Ci sono, ci sono, e sono facilmente identificabili. Anche la località in cui si trovano. Residenti o pseudo tali.  È  perfettamente accertabile. Prove alla mano? Come  si spiega altrimenti la costante presenza, almeno nel periodo estivo, di quei pullman pieni di visitatori sloveni che vengono a conoscere e fare visita alla Val Resia? Forse per allietarci della loro presenza? O forse per testimoniare che, con la loro partecipazione, fanno visita e la loro conoscenza dei nostri compatrioti di lingua e di origine? Si notano quando transitano per San Giorgio per poi fermarsi in Varcota, nei pressi della sede del Centro Culturale, forse per comprovare o per dimostrare qualcosa che gli appartiene. Questo fatto avveniva fino a poco tempo fa, adesso, comunque la visita in Varcota  prosegue,   si spingono anche oltre e fino a Stolvizza, località a loro più confacente per “lingua”, vocazione e simpatia. Vuoi vedere che forse la loro visita o le loro visite hanno una motivazione ben precisa e mirata? Altrimenti come si spiegano certe prese di posizione di alcuni nostri valligiani di quella località che hanno sposato appieno la loro filosofia ed il loro criterio di intromissione nelle faccende altrui? Arrivati in Val Resia questi turisti si trattengono quanto basta, giusto il tempo materiale per rifocillarsi con qualche panino, bere qualcosa, il tutto  portato da casa, soddisfare i propri bisogni corporali, e poi, a cuor leggero, e senza aver messo troppa mano al portafoglio, fare ritorno a casa. Missione compiuta, rendono atto della loro presenza, si prende nota della loro venuta, si quantifica  il numero dei  visitatori, i quali si andranno ad aggiungere ai 70.000 degli ultimi anni, e si valuta quelli che avranno fatto visita quest’anno. La valutazione si ottiene, non per difetto ma per eccesso. Non importa se i calcoli  verranno  fatti in maniera approssimativa, l’importante è quantificare. Può darsi che qualche pullman, al ritorno, si fermi a San Giorgio alla trattoria “Alla Speranza” a pranzare, molto dubbiosa però che questa sosta si realizzi, forse più ipotizzabile che questa pausa si renda concreta in qualche altra località lontana da Resia. A parte l’albergo “Alle Alpi” a Prato di Resia, con pochissimi posti letto, a disposizione in Val Resia non ci sono altre strutture alberghiere o pensioni con pernottamenti, quindi non credo che tali turisti, o quel così detto turismo di massa, facciano molti pernottamenti in Val Resia, probabilmente e sicuramente nessuno. Per non parlare poi delle visite ai vari musei esistenti in valle, piccole realtà interessanti ma con pochi, per non dire  pochissimi, riscontri in termini di  proventi  redditizi. L’ingresso è a prezzo politico, qualche centesimo di euro. L’importante è la presenza, tutto il resto è relativo. Bisogna quantificare per fini forse a noi sconosciuti. Diplomatici? Politici?   Noi  abbiamo bisogno di turismo, lo sviluppo e molta necessità, però non a queste condizioni.  Questo sarebbe, dunque, il turismo descritto da Sandro Quaglia? Il suo turismo che avrebbe dato e che dà incremento e sviluppo alla nostra valle? Creando  magari posti di lavoro e benessere? Tutto questo è sicuramente frutto della fantasia e  della  immaginazione geniale di chi si diletta a scrivere assurde verità. Dobbiamo essere piuttosto realisti nelle dichiarazioni  prima di produrre certe favole che forse esistono solamente nelle immagini sognatrici  ed  illusorie che verosimilmente servono, chissà, forse, probabilmente o solamente, per affascinare i lettori creduloni che si beneficiano di leggere sul Dom le fantasiose storie che provengono dalla Val Resia. 
Franco Tosoni

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