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lunedì 29 ottobre 2012

VICENZA: chiude l'ultimo degli arrotini

 Il conosciuto negozio Madotto di via Pasubio entro breve abbasserà la serranda
«La crisi dell'industria tessile e di altri settori ci ha costretti alla resa»

La città da l'addio al suo ultimo arrotino. Lame, coltelli, forbici e quant'altro di tagliente e affilato. Se in città c'è chi di questi utensili ha fatto decisamente un uso improprio, visti i tre recenti accoltellamenti nell'arco di una settimana, c'è anche chi invece ne ha fatto un'utile e stimata professione durata oltre mezzo secolo. Dopo una lunga attività avviata nel lontano 1955, lo storico negozio d'arrotino “Madotto” di via Pasubio sta per abbassare le serrande, dopo aver venduto ai cittadini di Schio e dintorni decine di migliaia di coltelli, forbici, materiale da taglio e tanti altri prodotti affini. Chissà quante volte la mola del laboratorio nel retrobottega ha girato per ripristinare il filo delle lame, prima con il capostipite Stefano Madotto e poi con il figlio Giorgio, che dal 1995 ha preso in mano le redini dell'attività, da sempre ubicata in via Pasubio, anche se in tre locali differenti. «Questo mestiere è una tradizione nella nostra famiglia, ma anche nel nostro paese d'origine friulano, la Val di Resia - spiega Giorgio -, un po' tutti erano arrotini. In epoche passate infatti gli abitanti di quella zona d'estate lavoravano nei pascoli e d'inverno, per riuscire comunque a guadagnare qualcosa, con la bicicletta e la mola giravano per i paesi ad affilare le lame. Erano diventati talmente professionali che hanno anche “espatriato”, tanto che io ad esempio ho parenti a Milano e perfino a Tripoli. Una storia molto caratteristica, tanto che è stato perfino pubblicato un libro a riguardo intitolato “Val di Resia terra d'arrotini”». La crisi globale, la preferenza per i grandi centri commerciali ed il consumismo “usa e getta”, sono stati alcuni dei fattori che forse hanno portato alla scelta di chiudere il negozio, anche se nel corso degli anni aveva saputo reinventarsi introducendo tra i prodotti in vendita anche casalinghi, oggettistica per la casa e articoli da regalo. «Una volta si lavorava tantissimo con l'industria tessile - aggiunge Madotto - dato che in questa zona lanifici, maglifici e ditte di confezioni a cui servivano forbici e lame erano numerosi. Con i privati le affilature che andavano per la maggiore erano, oltre ai classici coltelli o forbici, anche piastre per tritacarne per i macellai e asce per chi lavorava nei boschi. Per ora abbiamo deciso di chiudere, ma in futuro non è escluso di ripartire con un'attività di sola affilatura. Un ringraziamento lo voglio fare ai clienti che in questi anni sono transitati nel nostro locale e ci hanno sostenuto». Non essendoci più nessun negozio specializzato, ora per affilare i coltelli di casa e quant'altro bisognerà affidarsi al “fai da te” oppure a qualche disponibile ferramenta o officina. 
FONTE

1 commento :

  1. Bel post! Grazie per aver condiviso questo blog interessante.anche da noi spariscono i rasoi, ma è ovvio che è melody che si depila quando noi usciamo e riceve gli amici. le calze le usa gede per fare le rapine.

    mole per rettifica

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