ROSAJANSKI DOLUNO - Dulïna se nalaža tu-w Reġuni Friuli-Venezia Giulia. Göra Ćanïnawa na dilä di mërä ta-mi to Laško anu to Buško nazijun.


IL SITO DEDICATO A TUTTO IL POPOLO RESIANO CHE TENACEMENTE CONTINUA A DIFENDERE LINGUA,CULTURA E TRADIZIONE


Il Popolo Resiano, lotta contro l'imposizione all'appartenenza alla Minoranza Nazionale Slovena

domenica 4 marzo 2007

SORPRESA

La voce di Resia che lavora…


 


Si pensava che con la caduta del muro di Berlino, l’abbattimento dei confini e l’allargamento dell’Unione Europea verso i paesi dell’Est, l’integrazione europea fosse intesa come  integrazione di popoli dove ognuno mantiene la propria identità, per confrontarsi con i popoli contermini in maniera completa, in previsione di un’Europa unita politicamente, economicamente e culturalmente, nel rispetto delle diversità etniche e linguistiche. In questa prospettiva, che tutti condividiamo, per mantenere la pace e favorire l’integrazione, è importante dialogare con i popoli vicini, per conoscersi meglio, per instaurare dei rapporti di collaborazione in campo culturale, economico, ambientale e mettere in atto progetti comuni in favore delle rispettive comunità.


Per fare ciò è importante conoscere la loro lingua come loro vogliono conoscere la nostra.


Perchè intendendo la loro lingua possiamo conoscerci meglio, integrarci, superare le paure e le distanze che molte volte in passato ci sono state.


La paura è  figlia dell’ignoranza.


Questo non coinvolge solo il singolo cittadino ma in special modo le istituzioni, gli enti e le associazioni che operano nelle comunità vicine ai confini e ciò che sta facendo l’Amministrazione Comunale di Resia, non guardando al passato ma al futuro, è cogliere le opportunità che l’abbattimento dei confini può portare alla nostra comunità.


Il fatto che il nostro Comune organizzi dei corsi di sloveno, finanziati con legge dello stato italiano, dei quali possono beneficiare anche operatori del Parco delle Prealpi Giulie e delle associazioni che operano in Valle, sta a significare che si vogliono avviare progetti comuni con gli enti oltre confine per lo sviluppo della nostra comunità, per attingere e beneficiare dei notevoli fondi economici previsti nei programmi comunitari  Interreg 2007-2013 che prevedono, al di qua e al di là del confine, progetti transfrontalieri  che incideranno in maniera significativa sullo sviluppo del nostro territorio.


Come si è detto l’integrazione passa attraverso la conoscenza di cui la lingua è un veicolo fondamentale per conoscersi meglio. Quante volte in passato ci siamo  rammaricati che a scuola  non abbiamo avuto l’opportunità di imparare il tedesco, una lingua senz’altro più utile del francese, vista la vicinanza con l’Austria. Probabilmente qualcuno preferisce guardare al passato.


Le leggi 482/99 e 38/01, approvate dal parlamento italiano e ratificate dell’allora Presidente della Repubblica  Italiana  Carlo Azeglio Ciampi, sulla tutela delle lingue minoritarie, delle quali ne beneficiano anche i comuni di Tarvisio, Malborghetto, ecc. e non solo Resia, nonostante le lacune ed i limiti che  le leggi possono avere, offrono delle opportunità che noi non possiamo che cogliere.


Esse infatti riconoscono che in Val Resia ci sono cittadini italiani che hanno una cultura e una lingua diversa da quella italiana. Questa diversità va salvaguardata e tutelata perché è una ricchezza per la regione e per l’Italia. Attraverso queste leggi abbiamo la possibilità di insegnare a scrivere e leggere in resiano nelle scuole dell’obbligo, permettendo così di mantenere le scuole in Resia, altrimenti sarebbero trasferite a Moggio Udinese. Inoltre riconoscere che Resia possiede una particolarità culturale diversa, vuol dire che in futuro il nostro comune eviterà di essere associato o inglobato ad altri comuni limitrofi.


Fa bene l’Amministrazione Comunale, come altri Enti ed Associazioni, a cogliere questa opportunità investendo sulla tutela della nostra cultura ed identità, perché questo porta a vantaggi, anche economici, che già ora si possono cogliere.


Chi invece vorrebbe ripristinare muri o cortine di ferro, evocando fantasmi del passato, usando termini come assimilazione, svilimento, pulizia etnica, annessione, sono persone che oltre ad avere nostalgia del passato, per noi molto nefasto, vogliono bloccare ogni tentativo di sviluppo della nostra Valle che inevitabilmente deve passare attraverso la valorizzazione della risorsa culturale della quale siamo portatori da un millennio.


 


 


Ciò che  maggiormente infastidisce ed irrita è che tra le persone, che portano avanti questo progetto, ve ne sono alcune che abitano fuori valle, non sanno parlare in resiano, non si sono mai interessate delle nostre tradizioni e della nostra cultura.


Si ergono a baluardo della tutela della nostra lingua, quando non sono riusciti o non hanno voluto insegnarla ai propri figli.


Noi resiani che abitiamo in Valle veniamo considerati da queste persone non in grado di tutelare il nostro patrimonio culturale, anzi ci considerano persone labili e deboli, alla mercè di chissà quali forze del male che solo la loro perversa fantasia immagina.


Sono personaggi che per avere visibilità non si risparmiano nel mettere in cattiva luce la nostra Comunità all’esterno con articoli, argomentazioni fantasiose ed inesistenti che creano un’immagine distorta di una realtà invece, serena e tollerante che guarda  al futuro con fiducia, conscia che il suo destino dipende dalle opportunità che si prospettano e da quanto sapremo coglierle.


Cosa fanno di propositivo e costruttivo per la nostra Comunità? Perché non “si rimboccano le maniche” per lavorare e collaborare a fianco delle persone che giornalmente affrontano i problemi del vivere in un paese di montagna?


Sono persone che per avere consenso e seguito non esitano a spargere odio ed intolleranza verso coloro che  operano e pensano diversamente da loro. Tutto questo è inaccettabile!


Che scopo ha tutto ciò? Che vantaggio ne traggono questi personaggi?


Questo modo di fare va condannato, respinto, rifiutato e isolato, perché turba l’armonia della Valle. Se queste persone sono in cerca di voti e consensi, per arrivare alla poltrona a cui  tanto ambiscono, lo facciano usando tutti gli strumenti leciti che la nostra democrazia consente, ma non giochino sulla cultura e la storia resiana, né  tanto meno cerchino di creare divisioni e odi nella popolazione. ( Di questo non abbiamo bisogno )


 


 


Circolo Culturale Resiano                                                            Pro Loco Val Resia


Rozajanski Dum                                                                Il presidente


Il presidente                                                                             Carmela Barile


Luigia Negro


 


 


Associazione Culturale                                                          Comitato Associativo


“Museo della Gente della Val Resia”                          Monumento All’Arrotino


Il segretario                                                                              Il presidente


Sandro Quaglia                                                                        Domenico Lettig


 


 


Associazione ViviStolvizza                                             Gruppo Folcloristico Val Resia


Il presidente                                                                         Il presidente


Michele Buttolo                                                                  Pamela Pielich

17 commenti :

  1. Insomma, una identità approssimativa dà più vantaggi della propria identità:basta entrare in una gabbia etnica e il gioco è fatto.

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  2. Assolutamente - NO - , noi di Identità e Tutela Val Resia non la pensiamo come le 4 associazioni sopra elencate, noi auspichiamo che la Lingua Resiana venga Riconosciuta. Cercheremo comunque di coinvolgere tutta la popolazione, e magari convincere anche queste 4 associazioni. mandi da Turan1964 . ps.: W LA CLASSE ETIENNE

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  3. In merito al vostro documento qui sopra scritto preciso quanto segue:

    I contenuti delle leggi 482/99 e 38/2001.Tali leggi recano norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche, dando attuazione, in primo luogo, alle disposizione contenute nell'art. 6 della Costituzione. In un quadro più ampio, quale quello europeo, l'entrata in vigore della legge 482/99 ha consentito all'Italia di sottoscrivere, il 27 giugno 2000, la "Carta Europea delle lingue regionali o minoritaria" già approvata dal Consiglio d'Europa nel maggio 1992. La legge 482/99 quindi tutela, fra le altre, la lingua slovena e non le parlate regionali tradizionalmente presenti sul territorio.Da qui nasce la delibera della Provincia di Udine n. 33 del 26 aprile 2001 che delimita "l'ambito territoriale di tutela della lingua slovena in Provincia di Udine", non delle parlate locali (Natisoniano nelle Valli del Natisone, Po-nasen nelle Valli del Torre e del Cornappo e Resiano nella Val Resia . Mi dispiace sentire certe affermazioni , ma credo che tutti noi Amiamo questa bellissima valle . E' vero molti di noi abitano fuori ( anche molto lontano ) , ma come potete affermare che :


    Ciò che maggiormente infastidisce ed irrita è che tra le persone, che portano avanti questo progetto, ve ne sono alcune che abitano fuori valle, non sanno parlare in resiano, non si sono mai interessate delle nostre tradizioni e della nostra cultura.


    Si ergono a baluardo della tutela della nostra lingua, quando non sono riusciti o non hanno voluto insegnarla ai propri figli.




    Affermazioni secondo me troppo forti, infatti anche Michele Buttolo presidente Vivi Stolvizza e Domenico Lettig presidente Comitato Arrotini abitano fuori Resia , ma non per questo non l' amano , anzi stanno dimostrando il contrario , organizzando eventi che oggi sono il fiore delle manifestazioni in Valle . Chiedo a Voi un attimo di riflessione . Possiamo tutti insieme unire le nostre esperienze a difesa della nostra Cultura , cercando se è ancora possibile il riconoscimento della nostra identità Resiana . Dopo , che vengano i contributi per le varie manifestazioni, ma che siano a nome della Lingua e della Cultura Resiana .



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  4. Ciao turan64,


    chiedi un momento di riflessione? Eccolo qua:

    le persone di cui parli abitano fuori ma sono sempre a Resia! LAVORANO E OPERANO CONCRETAMENTE per lo sviluppo della valle e non stanno a guardare e a criticare come fanno tanti altri….che sanno fare solo quello!!! Lavorano, sudano, si impegnano per costruire qualcosa di concreto ..non per distruggere! È gente che ha meriti e lavora SENZA SECONDI FINI!!!

    Hanno rispetto di tutti, coinvolgono associazioni, enti e tantissimi volontari che lavorano GRATIS! Buttolo, Lettig e tanti altri con tutte le persone che rappresentano non si perdono in chiacchiere come fanno i “nuovi” protettori della cultura resiana! I veri possessori della cultura resiana sono quelli che a Resia ci vivono e sanno cosa vuol dire vivere con i disagi di una frazione di montagna…E’ ORA DI FINIRLA di fare i sermoni da “fuori”!

    P.S: Non servono spiegazioni sulle norme e sulle leggi, ci sono dal lontano’99…abbiamo avuto parecchio tempo per leggerle e capirle!


    ZBUGAN!


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  5. Infatti , ti do perfettamente ragione quando dici che Buttolo , Lettig e tanti altri ,si danno da fare per la propia terra , e che lavorano gratis ( plovec ) per migliorare i nostri piccoli paesi .Propio a me me lo vieni a dire , quando andavo gratuitamente assieme ad altre persone il sabato e la domenica a Coritis a ricostruire la nostra piccola Chiesetta. Questo non è il problema , il problema ,come tu sai ,è un'altro ,ovvero la nostra identità. E' possibile che non ci sia un modo per difendere la nostra unicità senza entrare in una minoranza ( quella slovena ) che non ci appartiene? Dobbiamo per forza seguire questo carrozzone? possiamo tutti insieme trovare un'altra strada che possa riconoscere il Resiano e la sua identità? Io credo di si.


    ciao anonimo ( lascia un tuo nome la prossima volta , non c'e' niente di male ) .


    P.S.: SBUHAN ( in Resiano vuol dire buona notte ).


    mandi , anu lopu stui


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  6. Ciao turan!

    chi ha stabilito l'appartenenza del dialetto resiano alla grande e variegata famiglia dei dialetti sloveni? un idraulico, un impiegato, un botanico??? mi pare proprio di no! sappiamo tutti e due che si tratta di tesi CONVALIDATE DA LINGUISTI DI FAMA INTERNAZIONALE!!!tesi discusse e divulgate parecchi anni fa! come mai qualcuno si sveglia solo ora? se la scienza prova questo, che male c'è? hanno ragione Criss77 e Giovalù quando scrivono che probabilmente a molti non piace la parola "sloveno"...ma perchè? di cosa hanno paura? se gli studiosi avessero etichettato il resiano come dialetto di origine "tedesca" o altro forse non ci sarebbero state tutte queste questioni, anzi...! Parlate di slovenizzazione...ma quale?dov'è? mi pare che tutti siano liberi di fare quello che vogliono e di PARLARE e SCRIVERE quello che vogliono! le leggi di tutela che tu citi ci sono per chi le vuole, NON SONO IMPOSTE A NESSUNO!!!chi vuole beneficiarne (e ce ne sono molti anche tra quelli che poi "sparlano") deve avere il diritto di poterlo fare senza essere offeso da nessuno! e che poi scriva o parli come meglio crede...


    ZBUGAN


    p.s: è questa la mia firma!

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  7. Per piacere mi fai l'elenco di questi LINGUISTI DI FAMA INTERNAZIONALE. mandi ZBUGAN

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  8. Ciao turan,


    ho capito bene? Hai bisogno che io ti faccia un elenco dei linguisti, antropologi, etnomusicologi, sociologi,…che si sono occupati del caso della Val Resia praticamente negli ultimi duecento anni? Sarebbe un elenco un pò lungo….e poi visto che usi termini quali “cultura”, “unicità”, “identità”,…pensavo che tu avessi una certa preparazione…! Ma mi sbagliavo! Speravo che in questo blog si potesse discutere ad un livello almeno medio se non proprio alto, ma non è così…come fai a discutere di appartenenza di un dialetto ad una famiglia linguistica senza avere almeno le informazioni di base? LA LINGUISTICA E’ UNA SCIENZA NON E’ UN’OPINIONE! Come pensate di confutare tesi di altri che neanche conoscete? Scusa ma il tutto mi sembra sempre più strano….


    ZBUGAN



    p.s: se veramente ti serve l’elenco te lo farò avere…

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  9. Stai calmo-a , perche ti irriti, so molto bene chi in questi ultimi decenni e prima ancora studiava e studia la nostra Lingua e le nostre tradizioni, soltanto avrei propio bisogno di un elenco completo ( se puoi ) di coloro che attualmente stanno decidendo il NOSTRO DESTINO. Onde evitare errori sarebbe opportuno avere elenchi originali di questi gruppi di lavoro. Oggi sul MESSAGGERO VENETO a pagina 9 c'è un articolo inerente alla diffusione dell'insegnamento delle lingue delle minoranze storiche in Friuli V.G. , naturalmente si fa riferimento alla lingua Friulana , Tedesca e Slovena. Il Resiano come ben sai non viene mensionato per i motivi che sappiamo.

    Non preoccuparti sono abbastanza informato , grazie comunque e a presto.

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  10. se le leggi ufficiali non tutelano le parlate locali, mi dici dove si parla sloveno vero e proprio in provincia e va tutelato quindi? non credo sia un' informazione corretta...

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  11. la legge evvero tutela le lingue minoritarie, quindi lo sloveno in questo caso, ma è anche vero che a Resia non ci hanno mai imposto lo sloveno, infatti tutti i progetti finanzaiti con i fondi delle leggi di tutela sono stati utilizzati per salvaguardare il patrimonio di Resia. A scuola vengono realizzati programmi didattici in resiano, mai in sloveno, ci mancherebbe. Finora tutti sono stati "comprensivi" con noi resiani, non ci hanno imposto nulla, il giorno che lo facessero allora sì che ci sentirebbero. Comunque a tutti quelli che scrivono su questo blog, soprattutto ad alcuni, dico: un conto è la (presunta) appartenenza linguistica ad una famiglia più ampia che è quella dei dialetti sloveni, un conto è l'identità culturale dei resiani. Non abbiamo niente da spartire con gli sloveni, pur se nostri amici, non c'entriamo con loro in parole povere. Ciò però non deve insinuare sentimentianti sloveni, guai a chi strumentalizza tali sentimenti.

    Quindi che l'isnegnamento dello sloveno possa essere la base per l'insegnamento del dialetto resiano è una grande CAZZ....

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  12. Ciao turan,


    io sono molto calmo….ma forse non ci capiamo! Prima cosa: nessuno decide del NOSTRO DESTINO. Se ti riferisci al riconoscimento del dialetto resiano come uno dei dialetti sloveni….bhè si tratta semplicemente di una pura considerazione di carattere scientifico…..che NON IMPONE PROPRIO NIENTE! E poi, se non sbaglio, a Resia si sono tenuti diversi convegni negli anni 90 proprio su questo tema ….quindi la notizia ormai è “vecchia”!

    Per quanto riguarda i “gruppi di lavoro” ..non capisco, se ti riferisci agli studiosi è un po’ inesatto chiamarli così…si tratta di studi universitari di una certa caratura, ma forse non conosci il mondo accademico.

    Parlare di resiano come di qualcosa di UNICO è errato da un punto di vista scientifico, certo il resiano è molto interessante perché ha delle particolarità che altri dialetti sloveni anno perso. Basta andare a Lusevera per rendersi conto che le cose in comune sono tante…. l’unico aspetto unico della Val Resia è rappresentato dalla musica e dalla danza! non mi pare ce ne siano altri...

    Per quanto riguarda l’insegnamento delle lingue minoritarie nelle scuole dovresti sapere che a Resia si studia la variante locale cioè il RESIANO addirittura nelle sue quattro diverse parlate! I bimbi e le loro famiglie scelgono se avvalersi o meno di questa opportunità, chi non vuole partecipare semplicemente non partecipa! Se non sbaglio a Resia si insegna addirittura a suonare la Cïtira e la Bunkula, il ballo resiano e pure il canto! Mi pare che gli elementi per la tutela delle varianti locali ci siano tutti! E poi se venisse insegnato anche lo Sloveno standart che problema ci sarebbe? Ognuno può studiare quello che gli pare e piace…


    Hai notizie circa il dato di natalità in Val Resia? Hai visto quanti bambini sono nati nel 2006?.....QUESTO E’ IL VERO PROBLEMA!!!


    ZBUGAN

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  13. Ciao

    Ho scoperto da poco questo blog. E sono ne sono felice. Un modo per confrontare le opinioni anche per chi come me a Resia ci può andare solo nelle feste. Ma anche se non siamo nati a Resia e se siamo "di fuori" come dicono tanti in paese...siamo sempre resiani nel cuore. Non sono molto d'accordo con te Zbugan. Si il problema delle nascite oltre il lavoro è una cosa importante e va fatto qualcosa per in tal senso... ma non bisogna con questo accettare che cambi l'identità di quello che uno è. Tu dici che è solo considerazione di carattere scientifico..... non cambia nulla. Ma "minoranza slovena" secondo te cosa vuol dire?

    Sono d'accordo con te in tutto turan1964.

    ciao rosiza72

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  14. Tu dici : " l'unico aspetto unico della Val Resia è rappresentato dalla musica e dalla danza ", e dici poco . Qui viene il bello, pensa che gruppi Folcloristici Sloveni ballano la zitera ( in Friuli conosciuta come la Roseane ) , passandola come ballo SLOVENO! ci rendiamo conto ? La nostra ZITERA SLOVENA? Ma come si permettono ? Sarebbe molto interessante studiare questa musica per capire veramente chi siamo e da dove veniamo , e che i nostri vicini Sloveni si mettano pure il cuoricino in pace perchè la zitera è e rimmarrà Resiana.


    Ps.: ben arrivata lipa ma ma rosiza72

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  15. Ciao turan, ciao rosiza!


    a Resia nel 2006 sono nati due bambini...tra 20 anni, purtroppo, ci sarà molto poco da tutelare....Comunque, mi pare che i miei interventi siano poco graditi...quindi lascio spazio agli altri e aspetto con ansia di vedere i risultati del lavoro della Vostra nuova associazione. Auguri!


    se mi permettete un ultimo consiglio: per tutelare prima bisogna conoscere...


    ZBUGAN

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  16. Tutti gli interventi sono ben graditi, spero quindi in una tua presenza costante e propositiva , pur se con idee diverse . Confrontarsi serve sempre per migliorare, e se possibile, risolvere i nostri problemi . mandi ZBUGAN e a presto.

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  17. "ve ne sono alcune che abitano fuori valle, non sanno parlare in resiano, non si sono mai interessate delle nostre tradizioni e della nostra cultura. Si ergono a baluardo della tutela della nostra lingua, quando non sono riusciti o non hanno voluto insegnarla ai propri figli."

    Riferendomi a queste frasi vorrei fare un osservazione.

    Non sono sono ALCUNI genitori "da fuori" che non hanno insegnato il Resiano ai propri figli ma anche quelli che abitano e Resia tutto l'anno.

    E.

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