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Il Popolo Resiano, lotta contro l'imposizione all'appartenenza alla Minoranza Nazionale Slovena

giovedì 17 maggio 2007

IDENTITA' / 1 IL SANGUE RESIANO

Messaggero Veneto        martedì 9 dicembre 2003


Vorrei inserirmi nel dibattito giornalistico che da qualche tempo anima la rubrica "Posta dei lettori" riguardo alla questione Resiana. E' un argomento appassionante che non concerne solo i Resiani, ma anche i lettori friulani che chiedono lumi sulla vicenda. A me pare doveroso esprimere alcuni concetti partendo da alcune notizie storiche che meglio ci permettono di affrontare l'argomento. L'interesse scaturito nei confronti di Resia si può datare alla fine del 1700. Cultori hanno speso la loro vita per capire l'origine di quella popolazione. Tutti hanno offerto il loro contributo rispettando l'unicità di quella parlata. in seguito all'accordo di Osimo, l'Italia ha affidato il completamento delle ricerche e della catalogazione delle tradizioni Resiane all'Università di Lubiana. A mio modo di vedere bisogna render merito alla capillarità del lavoro eseguito e alla conservazione effettueta. Per Resia sono iniziati, però, i veri problemi. Se fino a quel momento gli studiosi internazionali si erano limitati a registrare l'unicità di quella popolazione, da quel momento si è provveduto a plagiare gli scarsi informatori e a suggerire le risposte da offrire agli studiosi sloveni.  Considerate la recentissima costituzione storico-culturale  di quella nazione e la vitale neccessità di affrancarsi dalla Jugoslavia, per i politicanti sloveni è divenuto indispensabile affondare le radici in una popolazione storicamente antica. Grande produzione scritta, massicci investimenti culturali hanno percepito coloro che rispondevano e rispondono alle sollecitazioni inpartite dall'Università slovena. A conclusione della grande opera di plagio è stato istituito il centro di unione delle minoranze slovene Italiane. I grandi investimenti culturali hanno consentito ad alcune sparute persone di divenire politici e responsabili dei vari circoli culturali, della biblioteca, del museo e di alcune realtà culturali operanti in valle. Periodici corsi di formazione stages,aperti esclusivamente agli affezionati, vengono tenuti a Lubiana. Lì si insegnano la cultura slovena-Resiana, le modalità di insegnamento scolastico e la normativa a sostegno della minoranza slovena in Italia. Questa decina di persone ha determinato la scelta a favore della slovenità di Resia sfruttando il momento di debolezza dell'amministrazione Comunale. Per restituire alla sovranità popolare la propia identità l'amministrazione Regionale e/o Provinciale dovrebbe indicare un referendum consultivo dando la possibilità a tutti i Resiani sparsi nel mondo di esprimere il propio parere sull'appartenenza alla slovenità dei Resiani. La risposta pare scontata: il Resiano è unicamente Resiano e il suo sangue ribolle ogni qual volta gli si affibbia un'altra identità.


L. Longhino              presidente Comitato Resiani

3 commenti :

  1. Questo intervento è simile al pensiero dell'associazione "Identità e Tutela Val Resia" sulla questione resiana.

    INA

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  2. Sì, è molto simile, sono passati 4 anni e il problema ci stava sfuggendo di mano per colpa anche della nostra indifferenza, l'inportante è unire tutte le forze per rimarcare la Resianità del popolo Resiano

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  3. Bravo L. Longhino, bravo e grazie, tu con il tuo articolo hai espresso ciò che praticamente ogni "vero" resiano sente dentro di sè.

    Mi piacerebbe tanto conoscerti.

    La mia mail è quella sopra indicata oppure :alba.muller@curia.europa.eu


    Sbugan anö da Buc te löpö uraie


    Albizzä Di Lenardo Vissach


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