ROSAJANSKI DOLUNO - Dulïna se nalaža tu-w Reġuni Friuli-Venezia Giulia. Göra Ćanïnawa na dilä di mërä ta-mi to Laško anu to Buško nazijun.


IL SITO DEDICATO A TUTTO IL POPOLO RESIANO CHE TENACEMENTE CONTINUA A DIFENDERE LINGUA,CULTURA E TRADIZIONE


Il Popolo Resiano, lotta contro l'imposizione all'appartenenza alla Minoranza Nazionale Slovena

sabato 20 marzo 2010

RESIANI = SLOVENI ? NO GRAZIE

Cari Amici Sloveni,è inutile che vi scaldate tanto. A Resia ci sono 3,4,5, resiani(?) che si sentono sloveni, ma la stramaggioranza di noi Resiani,  residenti e non residenti ci sentiamo RESIANI, SEMPLICEMENTE RESIANI. Nessuno dice che queste 3,4,5 persone non hanno il diritto di dichiararsi slovene. Ma se permettete, codeste persone quando vanno a congressi ,riunini o altro, parlino per loro stessi e non a nome di tutti i Resiani.


Vi segnalo questi due articoli. Uno tratta di toponomastica a Resia, mentre l'altro riguarda la mia persona. Ebbene, mi hanno dedicato un articolo. (gli articoli sono in sloveno)


1)  http://www.slomedia.it/?mod=aktualno&action=viewOne&ID=5479#komentarji


2)  http://www.slomedia.it/?mod=aktualno&action=viewOne&ID=5437

17 commenti :


  1. Sarebbe bene mettere in linea una traduzione corretta di questi articoli .
    Paolo

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  2. evidentemente la lingua batte dove il dente duole. Franco, mandali a cagare questi sloveni di , , , , .

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  3. Chi ha scritto quei due articoli abbia la compiacenza di tradurli in resiano o al massimo in italiano, così da poter dare anche a noi la possibilità  di  capirne il contenuto. Noi parliamo il resiano ed abbiamo imparato a scuola l'italiano, ma lo sloveno, no. Forse, lo parlano e, forse, lo scrivono solo, da verificare, quei quattro gatti che si sentono sloveni,  e, probabilmente, il tizio della carta di identità bilingue.  

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  4. Troppe interferenze da parte dello straniero sloveno nei nostri confronti.
    Sarebbe ora che intervenisse qualche uomo politico a garantire la nostra autonomia. Per quanto tempo ancora dobbiamo sentire questi affronti in casa nostra? Per pochi soldi quante porcherie sono state commesse e quante ancora dobbiamo sentirne? Sarebbe ora di finirla una buona volta. Ma vi rendete conto che  il resiano, che per secoli ha resistito all'accerchiamento della linqua italiana, adesso, per colpa di quei resiani venduti, possiano in pochi anni venire linguisticamente slovenizzati? Pensate ai nostri padri e alle nostre madri che amorevolmente ci hanno insegnato questa nostra madre lingua.

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  5. la strategia politica su Resia e Valli del Natisone concernente la minoranza slovena diventa sempre più chiara : : : : : : :
    con il fallimento del progetto del raddoppio della centrale di Krsko che la Slovenia dice di non voler spartire con l'Italia/Friuli Venezia Giulia, si delinea più chiaramente la linea politica fin qui seguita dalla Slovenia e dall'Italia.
    da una parte l'Italia cerca collaborazione con la Slovenia ( vedi appunto centrale di Krsko - rigassificatore di Trieste ecc . . ) per ricavarne utilità economiche per sè; dall'altra la Slovenia chiede in cambio . . . . .( vedi detto popolare " nessuno regala niente per niente "). . . . che cosa? che i territori confinanti con essa siano per legge tutelati sotto il cappello della minoranza slovena.
    RESIANI, dentro e fuori la valle, mai come ora non dobbiamo mollare:
    dobbiamo far sentire che non siamo e non vogliamo essere minoranza slovena!
    i nostri politici, indistintamente, di destra,di centro e di sinistra, ci barattano?
    E NOI, per contro,ora più che mai dobbiamo far sentire la nostra voce.
    NON MOLLIAMO! ORGANIZZIAMOCI!

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  6. Prof. Roberto Dapit
    Chi é il prof. Roberto Dapit?[]
    Breve profilo

    "Docente di Letteratura, Storia e antropologia slovena, di Antropologia e storia del Friuli. È autore di vari studi e monografie che rappresentano il frutto delle ricerche in ambito linguistico, letterario e antropologico. Si occupa di traduzione letteraria dallo sloveno in italiano (La prosa breve slovena. Antologia di autori contemporanei, 2006). Oltre all'interesse rivolto agli studi di onomastica (Aspetti di cultura resiana nei nomi di luogo, 1995, 1998; Cognomi e nomi di famiglia dell'Alta Val Torre, 2001), si dedica a questioni relative alla lingua, alla letteratura e all'educazione nelle aree plurilingui, in particolare nelle comunità di lingua slovena in Italia. Conduce inoltre ricerche nel campo dell'antropologia visuale ed è autore di film etnografici. È membro del Consiglio direttivo del Centro internazionale sul Plurilinguismo dell'Università di Udine. Pubblica, in collaborazione, la collana di letteratura giovanile Zakladnica slovenskih pripovedi (1999-), dedicata ai racconti mitologici raccolti nell'intero territorio linguistico sloveno."
    Tutto questo è indicativo e palese circa l'orientamento e la propensione del professore per il resiano.
    Come buona parte dei "luminari" anche lui cerca di arrampicarsi sugli specchi per trovare a tutti i costi che noi resiani, linguisticamente, siamo un ossicino della grande lingua slovena.
    Non è che tutta questa convinzione sul resiano derivi dal fatto che a Resia la popolazione è ai minimi termini, mentre la grande massa superiore si trova a est del Canin? Il grande mangia sempre il piccolo, ma nei confronti del resiano e dei resiani sarà dura.
    Caro segnalatore del commento 7 basta andare su Google per trovare la luce illuminante del prof. Dapit.
    La convivenza è una bella cosa ma per farla bisogna essere umili e non arroganti. La stragrande maggioranza dei resiani non ha mai chiesto niente, siamo una piccola isola linguistica del popolo e del territorio italiano e, per cortesia, lasciateci la nostra autonomia come è sempre stata negli anni e secoli passati.
    Non è vergogna convivere ma è vergogna considerare il resiano un dialetto sloveno.
    A presto French

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  7. Caro French,
    una sola cosa non capisco, perchè è vergogna considerare il resiano un dialetto sloveno? Che cosa c'è da vergognarsi?
    Io ti parlo da sloveno, che ha le proprie radici da numerose generazioni in Italia, a Trieste.
    E ti dico con tutta onestà: ci sono tantissime parole e/o fonemi, che sono uguali in sloveno (o si assomigliano moltissimo) ed in resiano. Sarà una coincidenza? Sentendo parlare il resiano, lo capisco benissimo eppure non l'ho studiato. Il vostro saluto Sbuogom, me lo diceva mia nonna in sloveno, che nemmeno sapeva, dov'è la Val Resia, lo dicono gli amici in sloveno ecc. Sarà anche questa una coincidenza?
    Mi è veramente difficile capire, dove sta il problema.
    Saluti
    DB

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  8. Bisogna avere rispetto per il signor French che ,non solo si firma,ma anche si dichiara apertamente Sloveno.Se c'é davvero una minoranza Slovena in Resia ,perché i suoi esponenti non ne fanno altrettanto ?
    Daltronde; a supporre che il Resiano e lo Sloveno abbiano avuto ,nella notte dei tempi,una comune radice ;é cio' sufficiente per per fare dei Resiani degli Sloveni puro sugo ?????
    Paolo

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  9. Ciao Paolo,solo per precisare che French del commento 8 non si è dichiarato Sloveno,anzi difende la Resianità,a differenza del commento 9, che apertamente si dichiara Sloveno di Trieste ed è firmato DB.
    Ps.: Volevo congratularmi con Voi per il modo civile in cui viene affrontato l'argomento.BRAVI

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  10. Risposta al n. 10

    Cara amica resiana,
    ma allora in quale identità vi riconoscete che non è per voi offensiva? Se gli studi ad es. dimostrassero, che il resiano discende dal croato o da un'altra lingua di origine slava, sarebbe meglio e non vi offendereste tanto?

    Sarà un'inezia, ma nessuno mi ha ancora risposto, come mai vi salutate in sloveno con lo "Sbuogom", che non esiste in nessun'altra lingua di origine slava ne latina. E si tratta, cari amici, di un saluto, come dirsi, ciao o addio o letteralmente (con Dio).

    Gli Sloveni che vivono in Resia non si espongono, perchè hanno paura. Basta vedere i continui attacchi e le minacce, le pressioni cui sono sottoposti i principali esponenti.

    Vivere accanto al prossimo significa soprattutto rispettarlo, non riempirlo di ingiurie e non avere violenza nei suoi confronti. Se dimenticaste l'odio verso ciò che è sloveno, le cose senza ombra di dubbio migliorerebbero e potrebbe incominciare ad instaurarsi un dialogo che sarebbe positivo per tutti.

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  11. E' così difficle da capire che non ce l abbiamo con gli sloveni? Noi ce l abbiamo con chi CI VUOLE IDENTIFICARE CON UN POPOLO CHE NON CI APPARTIENE. Noi abbiamo la nostra storia, la nostra lingua, la nostra musica.... E tutto questo è SEMPLICEMENTE RESIANO!!!!
    Gradirei che le persone si firmassero quando fanno un commento. Che ognuno si prenda le proprie responsabilità. Che ognuno abbia il coraggio e metta la faccia ....
    Sbuhon usen
    BOBAZ ROBERTA SPERGIA

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  12. Chiedo scusa per la confusione sui nik (French e DB ) .Al  fine che io possa avere un'idea chiara della reale situazione , posso invitare il commento 14 a darci qualche PRECISO esempio sulle pressioni ,gli attacchi , le minacce e le violenze a cui sono sottoposti gli esponenti Sloveni che tra l'altro ,rifiutando di dichiararsi tali , potrebbero anche nemmeno esistere ?
    Paolo

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  13. Salve caro DB
    non è il vergognarsi di considerare il resiano un dialetto sloveno, ma è quel insistere a proclamarlo tale, secondo una vostra teoria, senza tener conto della nostra opinione e della nostra storia, che porta a considerare la cosa vergognosa.
    Noi ci consideriamo un popolo e come tale orgoglioso di esistere, nell'ambito della provincia friulana e della nazione e patria italiana.
    Buon per te che capisci benissimo il resiano, io dello sloveno  ci capisco poco o niente, sia che vada a Lubiana che frequentando o percorrendo i paesi della valle dell'Isonzo.
    Nelle varie lingue slave, da cui deriva anche lo sloveno e, se permetti, pure il resiano, ci sono moltissime parole che si assomigliano, ma questo non vuol dire che per forza di cose il resiano si deve considerare un dialetto sloveno. Non è che da questa considerazione parte il presupposto che la nostra Valle, solo perchè confina con un'altra realtà slava, deve per forza essere un'appendice di questa?
    I vari liguisti che si sono interessati del resiano, fino a prova contraria, sono arrivati soltato a delle ipotesi basate ad ipotetiche teorie, senza trovare niente di concreto.
    A questo punto della nostra storia è meglio che ognuna delle parti rimanga nel proprio ambito e di non cercare più  forzature che inevitabilmente non portano mai ad alcuna conclusione reale.
    Lascia stare questo conflitto di appartenenza, possiamo benissimo convivere in una pacifica e cordiale armonia di intenti, tu tenendoti stretto il tuo sloveno ed io il mio resiano.
    Un abbraccio e sbugan da French
    Alla prossima

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  14. rispondo ai commenti 9 e 14 che ritengono che il saluto di commiato in resiano derivi dallo sloveno.in realtà questo saluto, come il duale,i giorni della settimana e qualche altra parolina li portarono dei monaci che restarono in valle per 200 anni e che furono inviati in val Resia dall'abbazia di Moggio. leggendo qualche libro di storia riguardante Resia si trova questo. oppure suggerisco di leggere l'ultimo libro di Gilberto Barbarino "Lastavizzé". il resiano ha dei vocaboli in comune anche con altre lingue slave. e allora come la mettiamo? perchè tanti linguisti hanno studiato e continuano a studiare l'unicità e la peculiarità del resiano?
    commenti 9 e 14 la minoranza slovena ci è stata imposta politicamente; non l'ha certamente voluta la popolazione resiana che invece la respinge.
    rositza '75

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  15. Cara rositza '75,

    Su quale libro di storia esattamente hai letto questo? Sò solo che secondo Steenwijk la parola jëru dev'essere un prestito dall'antico tedesco perché quei monaci di Moggio erano tedeschi. Ma il saluto, il duale, i giorni della settimana, mai sentito o letto nominare che fossero prestiti dal tedesco. E nemmeno che li avrebbero portati a Resia i monaci.

    zbugan,

    Ğwän

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  16. caro del commento n20
    non hai capito: i monaci inviati in valle dall'abate di Moggio provenivano dai monasteri di Admont e di Sankt Paul ed erano originari della Carniola (vedasi Mlinarcic).jeru ci giunge dalla Grecia via Metodio che fu vescovo in Pannonia per circa 10 anni.
    rositza '75

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  17. Cara rositza '75, potresti indicarmi un libro o un articolo di Mlinarič sull'abazia di Moggio che potrei leggere? E lui che dice che questi monaci carniolani avrebbero "slovenizzato" il resiano con il loro saluto ecc.?

    Ğwän

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