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Il Popolo Resiano, lotta contro l'imposizione all'appartenenza alla Minoranza Nazionale Slovena

mercoledì 17 marzo 2010

CARTA D’IDENTITÀ BILINGUE, IL COMUNE DEVE RILASCIARLA

Lo ha scritto il Ministero dell’Interno al Comune di Resia


Vi segnalo un articolo apparso sul Novi Matajur, che come ben sapete è l'organo ufficale degli Sloveni (?) della Provincia di Udine.


Ebbene Gabriele Cherubini,un Bolognese residente a Resia ha chiesto, e otterrà, la CARTA D'IDENTITA' ITALIANA - SLOVENA. La domanda sorge spontanea. Ma come fa Lui a dichirarsi Sloveno? Strano, delle sue origine Slovene non ne sapevo niente. Ma!!!


Eccovi l'articolo:


CARTA D’IDENTITÀ BILINGUE, IL COMUNE DEVE RILASCIARLA
Lo ha scritto il Ministero dell’Interno al Comune di Resia


L'ho incontrato diverse volte assieme agli amici della Val Resia e mai avevo sospettato che non fosse resiano, perché in lui si percepisce amore e vero e proprio orgoglio per la cultura resiana, in particolare per il suo folklore, il più originale e prezioso in Italia, come ama dire, ed anche per i suoi tratti somatici. Invece Gabriele Cherubini non è resiano, o meglio non lo è di nascita ma lo è per scelta.
La sua è una bella storia di condivisione nel momento buio della distruzione e del bisogno e di amicizia. Gabriele Cherubini infatti è arrivato in Val Resia da Bologna nel 1976, all'indomani del terremoto, assieme ad un nutrito gruppo di volontari della sua città. Hanno dato tutto l'aiuto possibile, poi sono tornati alle loro occupazioni e alla loro vita. Ma il legame di amicizia è rimasto, e soprattutto Gabriele Cherubini ha continuato a coltivarlo ed alimentarlo. Del resto lui che aveva militato per anni nel movimento non violento e antimilitarista di Bologna, dove è stato per otto anni anche segretario della LOC (Lega obiettori di coscienza), era molto sensibile ai temi della solidarietà e della pace, che non può esserci senza il rispetto delle differenze culturali, delle minoranze e senza lo sviluppo dei popoli. E il legame con Resia è diventato profondo.
Negli anni sono state frequenti le sue visite in valle, fino a quando due anni e mezzo fa vi si è stabilito definitivamente. Ed ha iniziato a collaborare con il circolo culturale Rozajanski dum e soprattutto con il gruppo folkloristico. Sono molti anni ormai che sta raccogliendo il materiale registrato e la documentazione  sulla danza e sulla musica resiana. Inoltre è responsabile del centro culturale di Prato, Ta rozajanska kulturska hiša, che è sede del gruppo. Lo tiene aperto in occasione di mostre e delle visite dei gruppi, si occupa della parte tecnica, anzi ha messo a disposizione del gruppo la sua attrezzatura audio. “Amo tantissimo questa valle e la sua cultura” ci ha detto “e per questo ho fatto anche una scelta al contrario, dalla città verso la valle”.
Gabriele Cherubini è convinto che si possano fare grandi cose a Resia, ma bisognerebbe superare le divisioni ed i campanili ed aprirsi. Aprire per esempio un tunnel tra Zamlin e Uccea, dice. Puntare sulla cultura e pensare in grande. Resia potrebbe vivere di turismo e dare nuove opportunità ai suoi giovani. A Bovec, aggiunge, hanno cinque alberghi e stanno costruendo il sesto, a Resia uno solo. Ma con le divisioni non si riesce a fare niente.
E ultimamente anche lui, come tutti quelli che sono considerati filo-sloveni, non è ben visto da più di qualcuno, perché ha sposato la causa della tutela della specificità culturale e linguistica resiana e insieme dell'apertura.
Poco dopo il suo arrivo a Resia, Cherubini ha richiesto la carta d'identità bilingue. La risposta, era sindaco Barbarino, fu che l'amministrazione comunale non poteva rilasciarla perché “non in possesso dei programmi e delle apparecchiature informatiche indispensabili”. Cambiata l'amministrazione comunale, il 13 gennaio scorso ha presentato una nuova richiesta. Il sindaco Sergio Chinese a quel punto ha inoltrato una lettera al Ministero dell'Interno in cui scriveva che il comune di Resia è sì compreso nella tabella all'art. 4 della legge 38, inerente la minoranza slovena, ma che la lingua usata in valle è il resiano e non lo sloveno e che anzi “le due parlate sono tra loro sostanzialmente incomprensibili” ed ha richiesto al Ministero dell'interno “un congruo numero di modelli di carta d'identità in italiano e resiano”.
Ma Gabriele Cherubini avrà la carta d'identità bilingue italiano-slovena. Lo ha comunicato lo stesso sindaco Sergio Chinese nel corso dell'ultimo Consiglio comunale, il 18 febbraio scorso. Il Ministero dell'interno ha infatti risposto al sindaco a stretto giro di posta ed in modo inequivocabile. E qualche giorno più tardi ha comunicato anche a Cherubini che “in ordine al rilascio della carta d'identità bilingue italiano-sloveno, si comunica che il Comune di Resia è tenuto a redigere le carte d'identità cartacee in forma bilingue italiano-sloveno a chi ne fa richiesta. Pertanto potrà recarsi presso il Comune per la richiesta”. 



Tratto dal sito http://www.novimatajur.it/main.php?page_id=articolo&id=1007

15 commenti :


  1. BRAVISSIMO CHERUBINI
    mi auguro che molti seguano la tua strada

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  2. Le vie slovene sono infinite.
    Propongo al Cherubini di candidarsi per il prossimo carnevale a fare il "Babaz", così nel giorno delle ceneri ci riscaldiamo un pò.

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  3. Se è una provocazione o una presa in giro si può anche riderci su, ma se la richiesta della carta d'identità bilingue è cosa seria allora la cosa cambia aspetto.
    Vista la provenienza del Cherubini, Bologna, resiano per sua scelta, non nostra, poteva anche risparmiarsi questo affronto alla resianità della maggior parte della popolazione della Val Resia, a parte quei pochi fanatici filo sloveni. L'ospitalità è sacra, ma ricordati che sarai sempre un estraneo, cioè non conforme alle regole e alle profonde radici di chi ci è nato.

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  4. io direi che di fantocci ce ne sono parecchi senza prendersela con Cherubini,
    ha dato più lui come ospite alla Val Resia che molti Resiani "veri"
    quindi limitiamoci a bruciare i fantocci Resiani che ci sarebbe combustibile da riscaldare parecchie case della valle.


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  5. se posso permettermi, io la carta d'identita te la faccio in resiano mio amato cherubini non in sloveno perche fino a prova contraria siamo a resia, se vuoi la carta d'identita slovena porti la residenza a bovec che li te la fanno subito capito?????vediamo di finirla di vendere i resiani come sloveni e chi si sente sloveno, essendo ignorante in materia geografica si rechi dalle parti di carnizza e passi il confine che e dopo uccea...la potete sentirvi a casa non qui!!!!qui siamo in italia, anzi a resia, siamo resiani per l'ennesima volta non burattini o sloveni totalpiu slavi!!!!spero che la faccenda dellecarte d'identita sia italo resiana non italo slovena che sinceramente nessuno la vuole apparte quei 4 "venduti" che sono nati a resia suppongo per loro sfortuna!!!!!!!!!!

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  6. Nessuno vuol togliere i meriti per quello che ha fatto il Cherubini per Resia, ma va tutto nel dimenticatoio per la scorrettezza e l'affronto da uno che di Resia e dai resiani deve imparare ancora molto.
    Un ospite si comporta da ospite e non da prepotente infangando in quel modo l'onorabilità dei resiani. 

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  7. BRAVISSIMO CHERUBINI
    mi auguro che molti seguano la tua strada  - lungo l'itinerario: Carnizza, Uccea, Saga e Plezzo per ricevere l'applauso ed i complienti dai nostri beneamati cugini e "compaesani".

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  8. l comune di Resia è sì compreso nella tabella all'art. 4 della legge 38, inerente la minoranza Slovena e gode di contributi derivanti da questa legge, i residenti nel comune di Resia beneficiano pure loro in modo diretto o indiretto di questi benefici,
    Se richiedere la carta d'identità in ITALIANO/SLOVENO è permesso tutti quelli che vogliono la possono richiedere.

    ITALIANO/RESIANO ??
    cos'è questa roba ?
    E' stata fatta una legge di tutela delle minoranze Resiane ?
    non mi sembra, se c'è scrivetemi l'articolo che la cerco...

    Finchè non c'è quella con l'attuale legge 38 bisogna saper cogliere e dare,
    diritti e doveri di un cittadino Italiano vanno rispettati, non per questo uno non deve sentirsi Resiano, non per questo uno deve andare in Slovenia.

    BRAVO CHERUBINI, ci hai aperto ula strada

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  9. vergogna! dove siamo arrivati! se tanto si sentono sloveni non devono fare nemmeno tanti km per raggiungere la loro terra. cherubini se pensi di aver fatto un gesto eroico ti sbagli, fai ridere come tutti i tuoi amici che rinnegano le loro origini ITALIANE!! se stavi a bologna ci facevi solo un piacere!

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  10. Volevo far notare al commento n. 2 che non è affatto carino offendere una persona per il suo aspetto fisico o per l'abbigliamento, in fin dei conti tutti a Resia sanno che il sig. Cherubini non è altro che una marionetta nelle mani dei fanatici filo-sloveni.
    A discolpa di Cherubini, si può dire che pecca di troppa chiamiamola "bontà", effettuando scelte ed azioni che molto probabilmente per lui non hanno alcun significato, mentre per la casta che lo dirige, sono vere e proprie provocazioni.
    Mi sorge quindi spontanea una domanda: ma questi accaniti sostenitori della minoranza slovena, perchè non hanno fatto direttemente loro la richiesta della carta d'identità anche in sloveno????
    Vuoi vedere che alla fine si vergognano di dover esibire i propri documenti in lingua slovena!!

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  11. Ma a Resia la vogliamo capire che per scrollarci di dosso stà minoranza slovena dobbiamo fare qualcosa?
    Prima di tutto rinunciare ai finanziamenti di questa legge di m....che  lo Stato potrebbe comunque darci come minoranza storica.
    In quanto al buon uomo di  Cherubini poteva farsi rilasciare la Carta d'Identità a Bovec, visto che siamo a Resia e non in Slovenia.

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  12. Bravo Cherubini, ci hai aperto una strada. Ma benedetto figliolo, dove ci porta questa strada? Ce la vuoi spiegare in poche parole? Ti rendi conto che, con la questione della carta di identità, hai combinato un grande casino?
    Non è che qualcuno ti ha usato per vedere l'effetto che fa? Oppure il detto:
    Va avanti tu............ che a me scappa da ridere?
    Dopo la carta di identitità non è che pretenderai anche il passaporto bilingue?
    Alla prosima puntata.

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  13. Certi "amici" è meglio perderli che trovarli
    Certi "resiani" sarebbe stato meglio mai averli trovati!!!

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  14. Signor Cherubini,
    Lei che dice di amare tanto la nostra Val Resia, ma si rende conto che richiedendo la carta d'identità slovena, Lei ha rinnegato definitivamente l'amore che dice di nutrire per la nostra Valle?
    Possibile che Lei da persona intelligente, (quale noi pensavamo fosse), non si rende conto che la stanno usando e rigirando come un vecchio calzino?
    Affidandoci alla Sua intelligenza, La preghiamo di riflettere!!!
    Lalla

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  15. il compagno Emiliano Cherubini con il suo comportamento, chiaramente provocatorio, prende in giro, sfida ed offende il popolo Resiano. Aspettiamo che il prefetto lo allontani da Resia in quanto persona pericolosa per la sicurezza pubblica della valle.
    Giovanni M

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