«A Resia clima di intolleranza verso gli sloveni»
Ebbene si, eccoci al dunque. Con questo articolo, dal titolo SUPERSONICO, tratto dal Messaggero Veneto del 29 settembre 2010, e dopo la riunione organizzata a Prato di Resia dalla Lista "UN FUTURO PER RESIA" con la presenza di esponeti del PD Regionale compreso il rappresentante Sloveno Igor Gabrovec, gli Onorevoli Alessandro Maran e Ettore Rosato del Partito Democratico chiedendo l'intervento del Consiglio dei ministri e del ministero dell’Interno a tutela della minoranza slovena di Resia.
Ve l'avevo detto e ridetto in tutte le salse, la Lista "UN FUTURO PER RESIA", purtroppo, grazie ai suoi aderenti, lavora a favore di RESIANI = SLOVENI.
Eccovi l'articolo:
L’onorevole del Pd Ivano Strizzolo ha presentato un'’nterrogazione a risposta scritta, co-firmata dagli onorevoli Alessandro Maran e Ettore Rosato, chiedendo l'intervento del Consiglio dei ministri e del ministero dell’Interno a tutela della minoranza slovena di Resia. Un’azione intrapresa dopo una visita di Strizzolo in Val Resia, insieme all’eurodeputata Debora Serracchiani e ai consiglieri regionali Sandro Della Mea e Igor Gabrovec. A preoccupare gli esponenti del Pd, «il clima di intolleranza» venutosi a creare in seguito al rilascio della carta d’identità bilingue italiano-sloveno e al questionario etnico-identitario promosso dall’amministrazione comunale. «Con il decreto del Presidente della Repubblica 12 settembre 2007, il Comune di Resia è stato inserito nell'elenco dei territori di insediamento della minoranza slovena - scrivono i tre parlamentari - in base alle procedure previste dalla legge 482/1999 sulla tutela delle minoranze linguistiche storiche e dalla legge 38/200, che contiene norme per la tutela della minoranza linguistica slovena in Friuli Venezia Giulia». Il Comune quindi deve applicare le disposizoni delle due leggi, consentendo ai cittadini di godere dei diritti individuali in esse previsti. «Dopo l'approvazione della legge regionale 26/2007 sulla tutela della minoranza linguistica slovena – si legge ancora nell’interrogazione –, ma in particolare negli ultimi mesi, sono in corso nel comune vivaci polemiche rispetto alla presenza della minoranza linguistica slovena e alla specificità linguistica resiana; tali polemiche hanno assunto toni molto accesi e aggressivi in occasione del rilascio della prima carta d’identità bilingue, richiesta da un cittadino del comune di Resia, che ha subito, in seguito a questa più che legittima richiesta, gravi minacce personali». Nell'interrogazione viene affrontata anche l'’niziativa dell'amministrazione comunale di Resia che «ha distribuito tra i propri residenti un questionario che conteneva domande riguardanti l’appartenenza etnica, religiosa, linguistica e altre domande di questo tenore». In base a queste premesse, i deputati del Pd chiedono «se il ministro sia stato informato dei fatti rappresentati e del clima di intolleranza che si sta pericolosamente diffondendo nel comune di Resia; se e come il ministro intenda agire per quanto di competenza per fare rispettare le leggi di tutela della minoranza linguistica slovena e in particolare dei diritti individuali dei cittadini appartenenti a tale minoranza».
RispondiEliminaIGNORAREEEEEEE......è la parola d'ordine!!!!
Bravo Sindaco e tutta la Giunta! Andate avanti così.
RispondiEliminaMa a Resia, dove sono gli sloveni di cui parla l'articolo del Messaggero " A Resia clima di intolleranza verso gli sloveni? Non si trovano neppure a cercarli con il lanternino. . . . . .
rositza '75
Mi sembra un po' esagerata questa diffidenza verso gli Sloveni, anche perchè mal che vada i Resiani appartengono comunque al ceppo slavo. In ogni caso, mi sembra corretto difendere l'identità specifica resiana tramite varie iniziative come possono essere anche l'organizzazione di convegni per spiegare ai Friulani ed altri la storia e cultura dei Resiani.
RispondiEliminaPS: La Val Resia è BELLISSIMA
MAXY