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Il Popolo Resiano, lotta contro l'imposizione all'appartenenza alla Minoranza Nazionale Slovena

venerdì 15 giugno 2007

TUTTO IL FRIULI SI MOBILITA

MINORANZE LINGUISTICHE IN FRIULI


Quegli italiani che si dichiarano sloveni


Messaggero Veneto    venerdì 15 giugno 2007


L'applicazione della legge 38/2001 ("Norme per la tutela delle minoranza linguistica slovena della regione Friuli Venezia Giulia") è prevista nel territorio in cui la minoranza è " tradizionalmente presente", su richiesta di almeno il 15% dei cittadini iscritti nelle liste elettorali, o su proposta di un terzo dei consiglieri dei Comuni interessati. Tali richieste, valutate dal " Comitato Paritetico " vengono inserite in una particolare " tabella ". La richiesta di tutela della minoranza slovena, con lo scopo di beneficiare dei fondi messi a disposizione della legge, è stata presentata in tutti i 18 comuni della provincia di Udine da un terzo dei consiglieri comunali, che non hanno coinvolto, furbescamente, la popolazione, ma l'hanno messa di fronte al fatto compiuto, perchè sarebbe stato difficile reperire il 15% di eletti disponibili a dichiararsi di nazionalità slovena. Infatti i consiglieri comunali delle Valli del Natisone, Torre , Cornappo e Resia che si sono chiamati eletti di lingua slovena, in questo modo, hanno affermato che non solo loro, ma anche almeno il 15% degli elettori del propio comune, sono cittadini italiani di nazionalità slovena, mentre, in realtà, non si sono mai presentati ai loro elettori, ne prima, ne durante, ne dopo la campagna elettorale, come rappresentanti di una minoranza slovena presente sul territorio comunale. Per questo è opportuno che gli elettori conoscano i nomi dei consiglieri comunali che si sono dichiarati " eletti di lingua slovena ": nessun consigliere nei comuni di Cividale, Attimis, Faedis, Nimis, Prepotto, Resia, Tarvisio e Torreano; 4 a Drenchia: Emanuela Cicigoi, Michele Qualizza, Michele Coren e Riccardo Ruttar ( questi ultimi due non residenti nel comune ); 5 a Grimacco : Lucio Paolo Canaliz, Giuseppe Crainich, Alessandro Feletig, Angelina Gariup, Gianpaolo Pauletig;  5 a Savogna : Germano Cendon, Lorenzo Cernoia, Renata Cromaz, Romano Franz, Fabio Trinco ;  6 a Stregna : Matteo Balus, Antonietta Maria Berto, Davide Clodic, Caterina Dugaro, Claudio Garbaz, Manuela Lepera ; 7 a Pulfero : Pio Coren, Mario Domenis, Piergiorgio Domenis, Giorgio Guion, Gabriele Manzini, Mario Miscoria, Giuseppe Specogna;  5 a San Pietro al Natisone: Simone Bordone, Bruna Dorbolò, Fabrizio Dorbolò, Luca Manig, Giuseppe Manig; 3 a San Leonardo : Beppino Crisetig, Stefano Predan, Francesco Paolo Tomada;  3 a Taipana: Elio Berra, Arturo Blasutto, Fabrio Micheliza; 3 a Lusevera: Mara Cerno, Marina Gelleni, Giordano Micottis; 1 a Malborghetto : Allessandro Oman.  Avete notato che tutti questi consiglieri, che si sono dichiarati eletti di lingua slovena, possiedono tutti, ripeto tutti, nessuni escluso splendidi nomi italiani e non sloveni? E quanti di questi sono in grado di parlare, leggere e scrivare in sloveno e sono disposti a dimostrarlo praticamente? E si dichiarano eletti di lingua slovena! Ogni ulteriore commento è superfluo.


Sandra Medves


Consigliere comunale di Pulfero

1 commento :

  1. Basta che lo facciano nel loro dialetto sloveno...eppoi i loro nomi sono tutti di origine slovena, ma italianizzati. l'italiano è la lingia imposta!

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