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Il Popolo Resiano, lotta contro l'imposizione all'appartenenza alla Minoranza Nazionale Slovena

mercoledì 27 giugno 2007

REGIONE

Avviato l'iter della legge per gli sloveni
E' stato recentemente avviato in Consiglio regionale l'iter di approvazione della legge per la minoranza slovena. La legge è stata presentata, nell'ambito della commissione per la Cultura, dall'assessore Roberto Antonaz, il quale ne ha previsto l'approvazione la prossima primavera o prima della pausa estiva. Una previsione questa condivisa anche dal presidente della commissione, Kristian Franzil (Rifondazione comunista-Skp), che nei prossimi giorni insieme ai rappresentanti dei partiti fisserà i termini entro i quali questa proposta di legge dev'essere discussa. Sono previste anche le audizioni.
La commissione ha ascoltato l'intervento introduttivo dell'assessore Antonaz e la presentazione contenutistica della proposta di legge da parte di Giuliano Abate, direttore dell'assessorato all'Istruzione, cultura, sport e pace. Non c'è stata discussione, dunque, fatta eccezione per alcune pungenti osservazioni da parte del consigliere di Forza Italia, Piero Camber, che per due volte ha chiesto all'assessore a chi sia rivolta in realtà la legge e attraverso quali modalità l'amministrazione regionale intenda verificare formalmente l'appartenenza dei cittadini alla minoranza slovena. Una verifica questa che, a detta di Camper, va fatta previo il censimento degli sloveni, da tempo richiesto da una parte della destra. Né si sono rivelate convincenti per Camber le parole di Abate, che ha sottolineato come la legge regionale sia stata formulata sulla base delle leggi nazionali di tutela, legge quadro 482/1999 e specifica per la minoranza slovena 38/2001, le quali determinano il territorio regionale di tutela in cui risiede la minoranza slovena.
Niente di nuovo dunque, ad ogni modo è stata sottolineata chiaramente la contrarietà alla legge da parte di Forza Italia e di Alleanza nazionale. Posizione contraria che sarà formalizzata innanzitutto in commissione e poi in Consiglio regionale. Non è casuale che a sostegno di Camber sia immediatamente intervenuto l'esponente di An, Bruno Di Natale, mentre il consigliere della Lega, Claudio Violino non ha detto parola. Alla presentazione della proposta di legge erano presenti i consiglieri regionali sloveni Mirko Spacapan (Slovenska skupnost-Ssk), Bruna Zorzini Spetic (Comunisti sloveni) e la vicepresidente della commissione Tamara Blazina (Ds), i quali hanno accolto favorevolmente le parole di Antonaz e hanno rilevato che l'iter non sarà facile, come è stato chiaramente annunciato da Camber e Di Natale.
«La regione ­ ha sottolineato Antonaz ­ ha finora affrontato la questione della minoranza slovena attraverso molti decreti legge e provvedimenti temporanei, che ora intende raccogliere in un unico testo di legge». La proposta di legge si basa sullo statuto regionale preesistente e non sulla mozione di uno nuovo, che proprio in questi giorni nell'ambito della commissione parlamentare per gli Affari costituzionali è oggetto di serie complicazioni. Antonaz ha, inoltre, annunciato che sarà presentata in tempi brevi la legge per i friulani e la loro lingua, che forse contemplerà anche alcune norme per la comunità di lingua tedesca che vive in Friuli e nella Val Canale-Kanalska dolina.
La proposta di legge (che l'assessorato competente ha formulato avvalendosi della collaborazione dell'esperto Bojan Brezigar) è composta da 25 articoli. Il primo verte sul riconoscimento delle minoranze, il secondo sul territorio di tutela, il terzo sui rapporti tra il Friuli Venezia Giulia e la Slovenia, visti dalla minoranza slovena e da quella italiana. Nel quarto articolo si parla di promozione dei rapporti tra la comunità di maggioranza e le minoranze nazionali presenti in regione.
Il quinto articolo verte sull'elenco delle organizzazioni e dei circoli della minoranza slovena, mentre nell'articolo successivo la regione riconosce la Confederazione delle organizzazioni slovene-Sso e l'Unione culturale economica slovena-Skgz quali organizzazioni rappresentative della minoranza slovena. Il settimo articolo riguarda la commissione consultiva Fvg per gli sloveni, mentre in quello seguente si parla di norme elettorali e linguistiche, di scritte esposte al pubblico, di nomi e cognomi e della presenza degli sloveni in varie commissioni regionali e organi consultivi. La legge, inoltre, parla della scuola, di mezzi di comunicazione e dei contributi finanziari per la minoranza.



S. T. (Primorski dnevnik, 18. 1. 2007)

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