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martedì 26 giugno 2007

COMUNI SLOVENI,IL GOVERNO DICE NO

Messaggero Veneto      sabato 18 marzo 2006


Il consiglio dei ministri respinge l'elenco predisposto dal Comitato paritetico. E' la terza volta che il documento non ottiene il via libera dall'esecutivo. Bocciata la tabella. Duro il giudizio di Antonaz: l'ultimo regalo di questa maggioranza.Non è stata approvata dal governo la tabella dei comuni del Friuli Venezia Giulia, predisposta dal Comitato paritetico per i problemi della minoranza slovena. La bocciatura - spiega la nota del Governo - è avvenuta dopo la relazione del ministro degli affari regionali, Enrico La Loggia, preso atto del parere del Consiglio di Stato. La compilazione della tabella riguardante l'ambito di applicazione della legge sulla tutela della minoranza linguistica in Friuli Venezia Giulia è prevista dall'articolo 4 della legge 38 del 2001, che per la sua presentazione aveva fissato un termine di 18 mesi dalla costituzione del Comitato paritetico. A questo punto, il Governo invierà un'ulteriore sollecitazione al Comitato paritetico, affinchè corregga la tabella dei Comuni sloveni secondo le osservazioni già avanzate dal Consiglio di Stato. Non verrebbe quindi esercitato per ora, da parte della presidenza del Consiglio, il potere sostitutivo nella compilazione della tabella, prevista dalla legge38 del 2001. Il comitato paritetico ha presentato il documento per tre volte, il 26 settembre 2003, quindi nel dicembre 2004 e infine nel novembre 2005, stilando un elenco di 32 Comuni da inserire nel territorio di tutela. Il criterio di inclusione previsto dalla legge prevedeva la richiesta di almeno il 15% dei cittadini iscritti nelle liste elettorali o di un terzo dei consiglieri dei Comuni interessati. Il Consiglio di Stato aveva però sottolineato, in un parere richiesto dal Governo, che la tabella contenesse l'indicazione dell'effettiva presenza tradizionale della minoranza slovena in quei territori. Lapidario il commento del senatore ds Milon Budin:"vuol dire che ci penserà il nuovo Governo a fare la lista". Più duro il giudizio di Roberto Antonaz, assessore regionale alle Minoranze Linguistiche del Friuli V. G., "La decisione del Governo di non approvare la tabella dei comuni frontalieri del Friuli Venezia Giulia rappresenta l'ultimo regalo del Governo Berlusconi che fino all'ultimo si è impegnato per impedire l'applicazione e l'entrata in vigore di una legge". " A cinque anni dalla sua approvazione  - ha proseguito Antonaz - la legge 38 è di fatto inapplicata. Questo perchè nel Governo, penso spalleggiato dalla destra regionale, sono prevalsi un anacronistico nazionalismo e la volontà di impedire il superamento, ormai determinato dalla storia di queste terre, delle contrapposizioni tra sloveni e italiani ". " Sono convinto - ha concluso Antonaz - che il prossimo Governo, che auspico di centrosinistra, metterà mano in questo campo e tra i suoi primi atti ci sarà la volontà di applicare una legge attesa da decenni e fortemente condivisa".


I centri interessati sono in tutto 32, più della metà in provincia di Udine. I Comuni in lista sono 32: 18 in provincia di Udine , 8 che ricadono in quella di Gorizia, 6 sono compresi in quella di Trieste. In provincia di Udine  ci sono Drenchia,Faedis, Grimacco,Lusevera,Malborghetto Val Bruna,Nimis (frazione Cergneu ),Prepotto,Pulfero,Resia,San Leonardo,San Pietro al Natisone,Savogna,Stregna,Taipana,Torreano,Attimis,Cividale del Friuli,Tarvisio.In provincia di Gorizia sono compresi Cormons,Doberdò del Lago,Gorizia,Monfalcone,Ronchi dei Legionari,San Floriano al Collio,Savogna d'Isonzo,Sagrado. In provincia di Triestre ci sono invece Dolina,Duino Aurisina,Monrupino,Muggia,Sgonico e Trieste.

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